mercoledì 16 settembre 2015

Casa: prezzi ancora in picchiata, ma crescono i mutui

Circola una battuta tra gli addetti ai lavori. Eccola: «E’ ora di comprare casa? E’ sempre meglio aspettare domani». Dopo sette anni di Grandi Crisi lo smottamento dei prezzi delle case non conosce più fine. Tecnocasa, uno dei leader di mercato nell’intermediazione immobiliare, ha diffuso oggi uno studio secondo il quale anche nel primo semestre 2015 sono ulteriormente scesi i prezzi per un valore percentuale medio del 2,5%. Dal 2008 ad oggi è una flessione continua, che fa disperare chi ha comprato casa nei primi anni Duemila e ora si vede deprezzato il valore dell’acquisto, a meno che si tratti di un’abitazione di pregio. Anno 2008: - 6,3%. Anno 2009: -4,2%. Anno 2010: -1,1%. Anno 2011: -4,7%. Anno 2012: -10,5%. Anno 2013: -8,9%. Anno 2014: -7,3%.
Viviamo nell’era dei tassi zero, con le banche centrali ad aver inondato di liquidità gli istituti di credito che ora vanno a caccia di potenziali clienti proponendo tassi fissi (a 20 anni) che sfiorano il 3%. Così la sensazione è che convenga ritardare l’acquisto se stiamo parlando di un investimento da mettere a reddito (sono scesi in media anche i contratti di locazione, anche se la cedolare secca al 10% ha abbassato di molto il prelievo fiscale), perché domani quella casa finita nel nostro radar di interesse potrebbe valere persino meno.
Molti addetti ai lavori in questi anni segnalavano una ripresa del mercato immobiliare. Evidente - e lo rileva anche Tecnocasa - se parliamo di ammontare di compravendite complessive ridottesi in dieci anni di oltre la metà. Nel 2004 sfioravano quasi quota un milione, oggi a stento superano le 430mila. A ben vedere la ripresina c’è se si considera il mercato delle erogazioni dei mutui, nel primo trimestre 2015 cresciute del 35% rispetto al primo trimestre 2014, per un totale di oltre 7 miliardi di euro. L’importo medio di mutuo supera i 110mila euro con una prevalenza del tasso fisso (quasi il 70% viene erogato con questa tipologia) e una durata media tra i 21 e i 30 anni, L’analisi della domanda rileva anche che sta crescendo la richiesta di trilocali, seguiti dai bilocali, soprattutto nelle grandi città.

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