Negli Stati Uniti fenomeni atmosferici devastanti sono frequenti, ma negli ultimi anni sono aumentati, e l’agenzia di intelligence ci vuole vedere chiaro.
La California sta attraversando una delle siccità peggiori nella storia del paese. Alcune zone in Texas sono così aride da sembrare pianure di terra rossa su Marte. Nel frattempo, il nord est degli Stati Uniti è sommerso dalla neve. A Boston, questo inverno, ne sono caduti quasi tre metri.
La CIA ha scomodato un noto climatologo per tentare di stabilire se questi fenomeni atmosferici siano dovuti a manipolazione climatica, operazioni di geoingegneria.
Ma la geoingegneria, non era tutta una bufala? Di modifica climatica infatti, non parla mai nessuno, anche se il 10 Maggio 2007 il TG1 affermò che i russi avevano utilizzato questa tecnologia per evitare che piovesse in occasione di una festa nazionale
Come mai se esistono queste tecnologie, non vengono utilizzate per evitare danni all’agricoltura dovuti alla siccità? Che negli ultimi 10 anni, secondo Coldiretti, ci è costata 14 miliardi di euro di danni?
Questa sortita della CIA sulla geoingegneria è probabilmente un tentativo di depistaggio, ma da una parte, conferma che esistono queste tecnologie, che l’umanità ha iniziato a sprimentare sin dagli anni cinquanta. Quando vi diranno che le operazioni di modifica climatica sono una bufala, possiamo chedere a queste persone come mai, se è una bufala, la CIA perderebbe tempo a investigare.
Ovviamente se qualcuno interagisse con il clima, sarebbe immediatamente scoperto. Per farlo, è necessario rilasciare nell’ambiente varie sostanze, tramite aerei (vedi inseminazione igroscopica) oppure mediante frequenze in grado di interagire, per esempio le onde ELF che emetteva la tecnologia HAARP: ma anche in questo caso, certo tali interferenze non passerebbero inosservate. A meno che, non ci si sforzi, di farle passare inosservate.
Di seguito uno stralcio di una conferenza del dott. Stefano Montanari, dove egli afferma che “le scie chimiche le vede anche lui” ma che per stabilire con precisione e metodo scientifico quali sostanze contengono, sarebbe necessario analizzarle.
Se vengono fatte operazioni di geoingegneria, a farle non sono certo “paesi ostili”, ma gli stessi governi occidentali, che hanno secretato questo genere di operazioni. Altrimenti dovrebbero spiegarci a cosa si riferiva l’accordo tra Bush e Berlusconi sulla sperimentazione di tecnologie per la modifica climatica.
Sarebbe interessante effettuare delle analisi alle scie persistenti rilasciate dagli aerei che quotidianamente passano sopra le nostre teste; scie piuttosto dense, che tendono ad allargarsi con le ore e creare una coltre bianca. Secondo chi nega che si tratti di geoingegneria, sarebbero normali scie di condensazione, peccato che queste si formano solo a quote superiori agli 8.000 metri ed in presenza di determinate condizioni atmosferiche e di umidità.
Riporto dalla scheda di Wikipedia:
scie di gas di scarico dovute al rapido raffreddamento dei gas di scappamento dei motori, i quali immettono nell’atmosfera, già molto umida, una quantità di vapore acqueo e nuclei di condensazione sufficienti a provocare il fenomeno. Normalmente si riscontrano oltre gli 8 000 m, dove la temperatura dell’aria tende ad essere molto bassa, inferiore a −40 °C. Fanno eccezione alcuni luoghi come in Alaska e in Canada, il cui clima molto rigido può favorire la loro formazione ad altitudini anche prossime al terreno
Nonostante decine di uomini di scienza, come il nostro Stefano Montanari, abbiano affermato pubblicamente che quelle che solcano i nostri cieli non sono normali scie di condensazione, e nonostante decine di interrogazioni presentate alle istituzioni, sia in Italia che in altri paesi che al Parlamento Europeo, non c’è mai stata un’indagine seria in merito. Solo negazionismo, relegando il tutto a “bufala”… senza nessun dibattito serio. Quando i media ne parlano, è per denigrare i “complottisti del web”…
Video completo della conferenza qui: http://youtu.be/4dl6bAxAFu4
PS: puoi giudicare l’autorevolezza del dr. Montanari, leggendo il suo curriculum. Ovviamente non c’è solo lui a parlarne, ma è senza dubbio uno dei più grandi accademici a farlo. Una voce autorevole, che dovrebbe essere ascoltata e considerata, anche dalle istituzioni…
veritanwo
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