giovedì 20 ottobre 2016

Carcere duro x la deputata di Forza Italia Elvira Savino che non conosce la dieta MDA

LA DIETA MDA

Fino a un anno di carcere. Secondo la proposta di legge presentata alla Camera dalla deputata scientificamente babba  Elvira Savino, è quanto dovrebbero scontare i i genitori che scelgono per i minori di 16 anni un regime alimentare privo di “elementi essenziali per la crescita” ( hahahahahahahahahahahah..... che babba scientifica hahahahahahah ....) con   l’introduzione nel codice penale di due nuovi articoli ad hoc.

Ma non si tratta di una proposta generica bensì che mira a colpire la scelta vegan come viene spiegato nel testo con cui la firmataria Savino chiede di discutere (uhahahahahahahahha.......ma chi minkia discuterà mai una cagata simile? ) la proposta di legge. Secondo la deputata nulla da obiettare se la scelta “cruelty free” è adottata dagli adulti, il problema si pone quando a essere coinvolti sono i figli. Così l’esponente azzurra sottolinea – nell’introduzione alla proposta di legge (Atto Camera 3972 di luglio 2026: qui il testo in pdf) – che  intende “stigmatizzare le condotte alimentari incaute e pericolose imposte dai genitori”. Secondo l’onorevole l’alimentazione vegetale non sarebbe adatta a tutti in quanto  “carente di zinco, ferro tipo eme (contenuto in carne e pesce), vitamina D, vitamina B12 e omega-3”... bhuhahahahahahahahahahahhaha mando vive questa scientificamente babba?

Una presa di posizione che ovviamente fa discutere e che arriva dopo le recenti bufale (tutte smontate dal senatore M5S Lello Ciampolillo) che hanno coinvolto bambini vegan.

Se da un punto di vista nutrizionale è appurato che un’alimentazione sia vegetariana che vegana (se ben programmata e bilanciata) è adatta a qualsiasi fascia di età (come sostiene da anni l’Accademia Americana di nutrizione e dietologia – una delle più autorevoli fonti in materia di nutrizione – e come ha spiegato in un post su questo blog il pediatra Leonardo Pinelli), le critiche e le polemiche sull’argomento non accennano a diminuire. Anzi. Con l’aumentare del numero di vegetariani e vegani in Italia (circa l’8% della popolazione) da un lato e con il calo dei consumi di carne e latticini dall’altro, il dibattito si fa sempre più acceso. Soprattutto se riguarda i bambini. E non sono mancati i casi in cui i Comuni (ad esempio in Emilia Romagna) hanno scelto di penalizzare chi aveva scelto un’alimentazione veg per i figli, obbligando i genitori a presentare un certificato medico per ottenere nelle mense scolastiche piatti vegetali.  Tanto che – poche mesi fa – è dovuto intervenire il ministero della Salute per ribadire che la scelta veg, anche per i minori, è totalmente legittima e che nelle scuole devono essere garantite alternative vegetariane e vegane ai bambini se chieste dai genitori e senza alcuna certificazione medica.


“La scelta vegana ben pianificata non è mai priva di elementi essenziali, possono esserlo invece molte altre – commenta Paola Segurini, responsabile Lav Area Scelta Vegan – Ben venga l’affermazione, anche in sede legislativa, dei doveri di corretta alimentazione dei minori da parte dei genitori, che porterà ad una maggiore attenzione di tutti i genitori. Ci auguriamo che, supportati anche dal sempre crescente allarme degli enti preposti, ogni intervento in questa materia sia compiuto con la massima obiettività e competenza, estendendo eventuali ipotesi di reato anche alla malnutrizione per eccesso, alla disattenzione o ignoranza di base, che conduce alla somministrazione di cibi, come le merendine industriali, le bevande zuccherate e i sacchetti di patatine a go-go, i quali portano a numeri – questa volta davvero  elevatissimi – di giovanissimi con alterazioni di peso e metabolismo  e quindi con rischi per la salute: l’Italia è ai primi posti in Europa per obesità, con il 20,9% di bimbi in sovrappeso e il 9,8% obeso.”

Intanto comunque ci sono segni di cambiamento anche nel mondo della politica. In parlamento sono tre le proposte di legge – bipartisan e opposte a quella di Savino –  per promuovere l’alimentazione vegan: una  della senatrice pd Monica Cirinnà, una della deputata azzurra Michela Brambilla, una del Movimento 5 Stelle.  Tutte mirano a introdurre nei luoghi di ristorazione il menù vegetariano per un giorno a settimana e l’obbligo di prevedere quotidianamente l’opzione di un menu  privo di alimenti di origine animale. Mentre a Torino, la sindaca Chiara Appendino ha annunciato che la sua Giunta si occuperà anche del tema alimentare, sia dal punto di vista di sostenibilità che da quello della salute.

 http://veggoanchio.corriere.it/2016/08/08/carcere-per-chi-sceglie-la-dieta-vegan-per-figli-minorenni-la-proposta-di-legge-di-elvira-savino-fi/

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