lunedì 12 dicembre 2016

Taranto-Milano 9 ore in treno

Da ieri è a disposizione dei cittadini della Basilicata il Frecciarossa , partito alle 5,48 da Taranto, ha attraversato per la prima volta la regione che fu di Francesco Nitti e Rocco Scotellaro, oltre che di Pitagora e Quinto Orazio Flacco, collegandola al resto del Paese: Napoli, Roma, Firenze, Bologna e Milano.


Si andrà avanti così per un anno: con fermate quotidiane a Metaponto, Ferrandina e Potenza. L’opera è stata voluta dalla Regione, che nel 2017 dovrà assicurare 3,17 milioni di euro per coprire gli oneri di Trenitalia. Poi si vedrà, sulla base dell’affluenza. Poco meno dovrà garantire la Puglia, partner del progetto, che da un anno ha già un Frecciarossa che raggiunge ogni giorno Bari e Lecce. Questa volta la scelta è ricaduta su Taranto, «le cui speranze corrono anche su questi binari», per dirla con le parole del governatore Michele Emiliano.

Invece che alle 14,40, il Frecciarossa «Pietro Mennea» ha raggiunto la stazione di Milano Centrale quand’erano da poco passate le 16. Il ritardo, come ha spiegato Trenitalia, è stato dovuto «a un guasto al deviatoio tra Firenze e Bologna che ha rallentato l’intera circolazione». Il Frecciarossa è giunto pieno a Milano per il termine del ponte dell’Immacolata. «La conquista dell’alta velocità non risolverà i problemi della nostra terra, ma rappresenta un sensibile passo in avanti», è il pensiero degli studenti Oreste e Gianluca, 25 e 26 anni, al rientro da una breve vacanza in terra natìa. Partiti da Melfi e da Maratea, sono saliti sul treno a Potenza, alle 7,35. «La svolta sta nella maggiore facilità con cui i turisti potranno raggiungere la Basilicata», partendo ogni giorno da Milano (15,20), Bologna (16,22), Firenze (16,59), Roma (18,50), Napoli (20) e Salerno (20,47). Come accaduto iersera, con arrivo a Potenza alle 22,35 e ultima fermata a Taranto subito dopo la mezzanotte


Che il marketing territoriale passi anche dalle infrastrutture lo sanno bene i politici locali. Per Nicola Benedetto, assessore ai Trasporti della Basilicata, «chi viaggia con l’alta velocità potrà ammirare le bellezze della nostra terra». Medesimo è l’obiettivo del governatore pugliese Emiliano, che alla nemesi di Taranto si sta dedicando anima e corpo. Dopo averne raccontato le vicissitudini nell’incontro avuto con Papa Francesco, all’alba di ieri mattina l’ex magistrato era nel capoluogo ionico, a pochi metri dalle ciminiere di quell’Ilva che vorrebbe vedere marciare a gas, come unica alternativa alla chiusura. Il suo viaggio s’è interrotto a Potenza, dove l’occasione è servita a rinsaldare l’alleanza per il Sud con il collega Marcello Pittella, renziano della prima ora. «Questo è solo il primo passo nell’opera di potenziamento dei trasporti in atto dalla Puglia e dalla Basilicata verso il resto d’Italia».

Il collegamento va a sommarsi a quelli su gomma già garantiti da Trenitalia e da Ntv per trasportare i passeggeri che scendono a Salerno verso Potenza, Matera e Taranto. Ma il Frecciarossa 1000 - per il viaggio completo si spenderà una cifra compresa tra 79 e 120 euro: a seconda del periodo e della classe di viaggio - non viaggerà a velocità massima fino a (e da) Taranto.
I binari non lo consentono e la situazione rimarrà tale fino al termine dell’anno sperimentale: dopodiché si potrà trarre un bilancio del progetto. Come già accade, i 300 chilometri orari saranno toccati nel tragitto tra Salerno e Milano. Secondo Rosa D’Amato, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, «è inutile parlare di alta velocità per un treno che da Taranto a Salerno è costretto a marciare a 70 chilometri orari». Diversi passeggeri però hanno ricordato come «il potenziamento della tratta tra Taranto e Salerno rappresenti un’opera strategica per lo sviluppo del Meridione».

Non sarà un Frecciarossa ancora a mezzo servizio ad azzerare un divario che sembra un segno del destino. «Ma vuoi mettere che in tre ore potremo essere a Roma?», diceva in serata Francesca, 20 anni, studentessa di ingegneria a Milano. È di Potenza e ha in mente ha già la «fuga» nella capitale per i saldi di gennaio. Era un’utopia, fino a ieri. Oggi non lo è più. L’alta velocità in Basilicata è realtà.

@fabioditodaro

http://www.lastampa.it/2016/12/12/italia/cronache/potenza-milano-ad-alta-velocit-la-basilicata-si-ricollega-al-paese-IyJ4KAmuwYlRAHa770ycsK/pagina.html


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