venerdì 24 febbraio 2017

Sospesi gli sbirri accusati della morte di Stefano Cucchi

Sono stati sospesi dal servizio i tre carabinieri accusati della morte di Stefano Cucchi e per i quali la procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio preterintenzionale. Altri due militari dell’Arma sono imputati di calunnia e falso, reati che però non prevedono, in questa fase, la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio. 

 I tre militari sospesi, con stipendio dimezzato, sono i carabinieri scelti Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro e il vicebrigadiere Francesco Tedesco: la sospensione è stata disposta a titolo precauzionale, dopo la richiesta di rinvio a giudizio, dal Comando generale dell’Arma per i primi due, mentre per il graduato è stata decisa dal Ministero della Difesa, sempre su richiesta del Comando generale
I tre sono i militari che il 15 ottobre 2009 arrestarono Stefano Cucchi in flagranza di reato per detenzione di droga. Secondo l’accusa sarebbero i responsabili del pestaggio che il giovane avrebbe subito e che ne determinò la morte, una settimana dopo, nell’ospedale `Sandro Pertini´ di Roma


Per altri due carabinieri, Roberto Mandolini e Vincenzo Nicolardi, è stato chiesto il rinvio a giudizio per calunnia (il primo anche per falso): in questo caso il Comando generale dell’Arma non ha ancora adottato alcun provvedimento

http://www.lastampa.it/2017/02/24/italia/cronache/i-carabinieri-accusati-per-la-morte-di-stefano-cucchi-sono-sospesi-dal-servizio-DgjaFkwEIcf4wzPtrPUXRO/pagina.html

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