In poco più di quindici anni, fra il 1929 e il 1945, su quest'isola sono state prodotte qualcosa come 7 mila tonnellate di gas velenosi. Il programma militare è sempre stato tenuto segreto, tant'è che anche Okunoshima per un periodo scomparve dalle mappe
Un oscuro passato, che oggi ha lasciato in eredità un Museo dei gas velenosi e un hotel per congressi. Ma nessuno vive sull'isola, dove quotidianamente fanno tappa i traghetti che partono da Tadanoumi e Omishima per portare in visita centinaia di turisti e studenti. E ad accoglierli sono altrettanti conigli, che si sono letteralmente impossessati di tutta l'isola e vanno sempre alla ricerca di cibo
Resta un mistero anche come ci siano arrivati qui i primi conigli. C'è chi dice siano stati lasciati liberi nel 1971 dagli studenti di una scuola della vicina città di Takehara. Secondo altre testimonianze, invece, quando la Seconda Guerra Mondiale finì gli animali - probabilmente utilizzati come cavie - vennero lasciati liberi dagli stessi impiegati, dando inconsapevolmente il via alla trasformazione di Okunoshima in Usagi Shima, l'isola dei conigli
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