Chiamare dall’estero costerà come in Italia, ma attenzione: ecco le limitazioni e i nuovi paletti da non superare per non ritrovarsi di nuovo con maxi bollette
Niente più extra-costi per usare il nostro cellulare quando viaggiamo all’estero. Dal 15 giugno chiamare, navigare, inviare sms, mentre siamo in un Paese Ue, costerà come in Italia
Il tanto atteso addio al roaming internazionale tra i Paesi europei, deciso da Bruxelles nel settembre 2016, sembra un passaggio automatico e senza complicazioni che ci permetterà di fare telefonate senza pensieri. In realtà occorre sapere che, insieme alla novità sull’addio al roaming, sono state introdotte anche limitazioni al traffico che si può fare dall’estero. Se superate faranno lievitare il conto finale. Meglio quindi tenere gli occhi bene aperti e verificare la tariffa che stiamo utilizzando. In più insieme alla cancellazione del roaming sono state introdotti nuovi pacchetti tariffari e occorrerà quindi capire bene come muoversi al meglio tra queste nuove proposte.
Di sicuro, per le famiglie, la novità che scatterà il 15 giugno significherà un importante risparmio. Il Codacons ha fatto i conti e ha calcolato che il roaming costava agli utenti europei ben 8,5 miliardi di euro l’anno, pari al 10% dei ricavi delle società telefoniche (nel 2006 un utente pagava da 1 a 6 euro al minuto per fare una telefonata dall’estero, e dai 35 centesimi a 1 euro per riceverla).
Le compagnie, che si sono opposte a lungo alla fine di questa extra tariffazione, non staranno a guardare. Per le associazioni di consumatori, occorre prestare la massima vigilanza. Il timore è che i costi del roaming vengano reintrodotti in modo mascherato. «Il rischio concreto è che alcuni operatori possano decidere di rientrare dei mancati ricavi legati al roaming introducendo altri balzelli o applicando rincari tariffari agli utenti», afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. Intanto meglio conoscere le possibili «trappole» in cui potremmo cadere senza rendercene conto.
INTERNET ANCORA A RISCHIO
Occorre sapere che Bruxelles ha stabilito che gli operatori possono fissare un limite al traffico roaming che gli utenti possono utilizzare in vacanza. Prima di partire occorre quindi informarsi su quali sono i limiti decisi dal nostro operatore soprattutto per quanto riguarda Internet. È soprattutto sull’uso della rete che tante volte perdiamo il conteggio. Per fare un esempio, Fastweb Mobile indica il suo tetto massimo in 500 minuti e 1 giga.
SE SI SFORANO I LIMITI
Superati questi limiti per i giga scatterà la tariffazione a consumo, con una tariffa massima di 0,0077 euro per ogni mega di traffico in più (7,8 euro a giga) stabilita da Bruxelles. Le compagnie comunque saranno obbligate a inviare all’utente una notifica non appena l’utente avrà superato i 60 euro di traffico Internet. Anche i minuti di chiamate in più rispetto ai limiti previsti costeranno di più, così come gli sms. Bruxelles ha stabilito che devono avere un costo massimo di 3,2 centesimi al minuto (+Iva). Gli sms in più dovranno costare al massimo 1 centesimo (+Iva).
ATTENTI ALLE OPZIONI E AI BONUS
Va ricordato che il roaming gratuito è garantito solo sul traffico incluso nella propria offerta. Quindi se alla nostra offerta abbiamo aggiunto eventuali «opzioni», per esempio quelle che con pochi euro permettono di aumentare i minuti di telefonate, è bene tenere le antenne ben alzate. Queste opzioni (così come i bonus in regalo, per esempio quelli delle promozioni «porta un amico») non entrano nel conto del roaming. Prima di andare all’estero, meglio verificare bene il piano tariffario che abbiamo per non rischiare di sforare e pagare.
OCCHIO AI PAESI NON IN LISTA
A partire da quest’estate, gli extra-costi del roaming saranno in carico alle compagnie telefoniche che dovranno quindi accollarsi le spese per l’utilizzo delle reti telefoniche in 29 Paesi Ue in cui si recano gli utenti. Nella lista ci sono anche la Norvegia, l’Islanda e il Liechtenstein. Non c’è invece una meta molto battuta dai turisti e dai viaggiatori italiani che è la Svizzera e manca San Marino e l’Albania. È inoltre esclusa anche la repubblica Turca di Cipro del Nord. Sono invece incluse nella lista Guadalupa, Guyana francese, La Reunion, Mayotte, Martinica. Così come pure la Gran Bretagna nonostante la Brexit. I futuri accordi sull’uscita del Paese dalla Ue potrebbero però modificare il quadro.
LIBERI SOLO PER 4 MESI
La rivoluzione che scatterà tra poche ore vale soltanto per chi viaggia e si reca all’estero per soggiorni occasionali. Significa per non più di quattro mesi. Vuol dire che non si potrà utilizzare la propria sim all’estero per più di questo lasso di tempo. Una volta superato questo limite, gli utenti rischieranno extra-costi su tutti i servizi
http://www.lastampa.it/2017/06/14/economia/roaming-addio-cosa-sapere-per-non-finire-in-trappola-tvz7FZsQiuWE02z6TgpbmM/pagina.html
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