Mistero risolto quello della data per le elezioni regionali in Sardegna, alla fine è stato ufficializzato il 24 febbraio come giorno della consultazione
Ora che è stata indicata la data, è ufficiale anche l’elenco dei candidati in corsa con i sondaggi ufficiali che in questi giorni stanno provando a ipotizzare quello che potrà essere l’esito di queste elezioni regionali in Sardegna
Proprio il 20 gennaio si sono tenute le elezioni suppletive nel collegio di Cagliari, necessarie dopo le dimissioni dell’ormai ex deputato del Movimento 5 Stelle Andrea Mura
Inizialmente quindi si è parlato anche di un accorpamento
Per il 20 gennaio però non c’erano i tempi tecnici
A questo punto rimanevano in piedi le ipotesi del 17 o il 24 febbraio, con questa seconda opzione che già aveva trovato il parere favorevole da parte della Giunta regionale
Un emendamento del governo nella legge di Bilancio prevedeva invece uno slittamento al 26 maggio, data delle elezioni europee, creando così una sorta di election day unendo anche le regionali e il primo turno delle amministrative
Dopo poche ore però il governo ha subito fatto un passo indietro
Alla fine è arrivata la tanto agognata ufficializzazione della data:
le elezioni regionali in Sardegna si terranno domenica 24 febbraio, proprio come inizialmente indicato dalla Giunta regionale
La legge elettorale per le elezioni in Sardegna è stata modificata per l’ultima volta nel 2013
Per garantire la governabilità, sarà eletto governatore il candidato più votato:
se dovesse ottenere tra il 25% e il 40% dei voti ci sarà un premio di maggioranza del 55% dei seggi, oltre il 40% invece il premio sarà del 60%
Con meno del 25% invece non scatterà alcun premio di maggioranza
Inoltre la legge elettorale sarda prevede la possibilità di effettuare un voto disgiunto (si può votare per una lista e per un candidato presidente non collegati fra loro),
mentre la soglia di sbarramento è del 10% per le coalizioni e del 5% per le liste non coalizzate
Già prima che la data delle elezioni regionali in Sardegna fosse ufficializzata, la situazione nell’isola per quanto riguarda i candidati si era già quasi del tutto delineata con sette aspiranti governatori in campo
Francesco Desogus - Movimento 5 Stelle
Vindice Lecis - Sinistra Sarda-Rifondazione-Comunisti Italiani
Paolo Maninchedda - Partito dei Sardi
Andrea Murgia - Autodeterminazione
Mauro Pili - Sardi Liberi
Christin Solinas - Partito Sardo d’Azione, Lega Salvini Sardegna, Forza Italia, Fratelli d’Italia, UdC, Energie per l’Italia, Riformatori Sardi, Unione dei Sardi, Sardegna20Venti, Sardegna Civica e Fortza Paris
Massimo Zedda - Partito Democratico, Campo progressista Sardegna, Liberi e uguali Sardigna Zedda presidente, Cristiano Popolari socialisti, Progetto Comunista per la Sardegna, Sardegna in comune con Massimo Zedda, Noi la Sardegna con Massimo Zedda, Futuro comune con Massimo Zedda, Giovani sardi con Massimo Zedda
Tra i principali partiti o coalizioni, chi aveva giocato d’anticipo era stato il Movimento 5 Stelle che a inizio agosto tramite il voto online ha ufficializzato il proprio candidato:
Mario Puddu, ex sindaco di Assemini
Dopo che però che Puddu è stato condannato a un anno per abuso d’ufficio, l’ex sindaco ha ritirato la sua candidatura
Con una nuova votazione online i 5 Stelle hanno quindi designato Francesco Desogus, di professione bibliotecario a Cagliari
Nel centrosinistra alla fine non si faranno le primarie
Il candidato infatti è Massimo Zedda, attuale sindaco di Cagliari, che ha annunciato la sua disponibilità a guidare una ampia coalizione di centrosinistra
Si stacca dal PD anche Andrea Murgia che sarà il candidato di Autodeterminazione,
una sorta di polo indipendentista formato da sette movimenti: RossoMori, Irs, Sardigna Natzione, Liberu, Sardegna Possibile, Gentes e Radicales Sardos
Possibile un appoggio esterno anche di Caminera Noa
Il centrodestra dopo il vertice di Palazzo Grazioli si presenterà compatto
La sintonia ritrovata tra Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, ha portato a una sorta di divisione dei candidati alle regionali con la Sardegna che dovrebbe spettare alla Lega
La scelta quindi è ricaduta sul senatore Christian Solinas, segretario del Partito Sardo d’Azione che alle ultime politiche ha stretto un accordo con la Lega
A formare la folta coalizione di centrodestra saranno Lega-Psd’Az, Forza Italia, Fratelli d’Italia, UdC, Unione Democratica Sarda, Fortza Paris e Riformatori Sardi
Non ci sarà invece il Partito dei Sardi, che alle elezioni del 2014 si è presentato con il centrosinistra ma che in queste elezioni andrà da solo
Dopo le primarie, è stato scelto come candidato Paolo Maninchedda che ho ottenuto l’85% dei voti
Alcuni ex esponenti del Partito Sardo d’Azione, insieme a ProgReS (Progetu Repùblica de Sardigna) e a diverse altre associazioni, hanno dato vita alla lista Sardi Liberi con l’ex deputato di Forza Italia e governatore della Sardegna (2001-2003) Mauro Pili come candidato
Inizialmente si era detta pronta a correre anche Ines Pisano
Dopo che il suo nome era circolato nel toto-candidati che c’è stato nel centrodestra, il magistrato aveva annunciato la sua presenza alle elezioni con una sua lista appoggiata dal Movimento Nazionale per la Sovranità salvo poi fare un passo indietro e annunciare il suo appoggio esterno alla candidatura di Massimo Zedda
Per ultima è arrivata anche l’ufficializzazione della candidatura di Vindice Lecis, con il giornalista che sarà sostenuto da Rifondazione, Comunisti Italiani e Sinistra Sarda
Secondo le 'estimation' di Affaritaliani.it
(analisi innovativa sugli ultimi trend elettorali),
il candidato del Centrodestra Christian Solinas, appoggiato dal Partito d’Azione Sardo, Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, più altre liste civiche, sarebbe nettamente in testa con il 35-39% dei consensi
Al secondo posto con valori molto simili ci sarebbero il candidato del Centrosinistra Massimo Zedda (appoggiato dal Partito Democratico, Più Europa e altre liste civiche) e quello del Movimento 5 Stelle Francesco Desogus, entrambi accreditati tra il 27 e il 31%
Quanto alle singole formazioni politiche, il Movimento 5 Stelle sarebbe accreditato del 24-25% (alle Politiche del 2018 ottenne il 42,5%);
boom della Lega che sfiorerebbe il 20% dei voti e sarebbe nettamente il primo partito del Centrodestra
Crollo al 5-6% per Forza Italia, Fratelli d'Italia e Partito d’Azione Sardo si attesterebbe intorno al 3%
In calo il Partito Democratico attorno all'11-12%
https://www.money.it/elezioni-regionali-Sardegna-2019-risultati-candidati-sondaggi
http://www.affaritaliani.it/politica/elezioni-sardegna-sondaggi-lega-boom-m5s-pd-in-calo-tonfo-forza-italia-dati-585565.html
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