mercoledì 17 aprile 2019

Cellulari CANCEROGENI: Di Maio non vuole fare la campagna informativa ordinata dai giudici



Un appello per annullare la sentenza del Tar del Lazio del 2019, che imponeva allo Stato di adottare una campagna informativa sui rischi per la salute dei cittadini e dell’ambiente provocati dall’uso scorretto del cellulare, è stato presentato al Consiglio di Stato dai ministeri dell’Ambiente, della Salute, dello Sviluppo Economico ( Di Maio) e dell’Istruzione
 E poco importa che, il giorno dopo la decisione del Tar, i dicasteri avessero diramato un comunicato stampa in cui annunciavano di recepire con favore la sentenza, «convinti della necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema e di promuovere misure di prevenzione»


A poche ore dalla scadenza dei termini di legge, fissati per il 15 aprile, è arrivata l’impugnazione pagata coi soldi dei contribuenti

La causa era stata intentata dallo studio legale Ambrosio e Commodo di Torino per conto dell’Associazione per la prevenzione e la lotta all’elettrosmog

 «Questo atto d’appello - dichiarano gli avvocati Renato Ambrosio, Stefano Bertone e Luigi Angeletti - tradisce la fiducia che i cittadini avevano riposto nei ministeri quando, il 16 gennaio, subito dopo la sentenza, avevano assicurato una campagna informativa»


 I legali, che si preparano a dare battaglia, aggiungono: «vigileremo sugli sviluppi
E faremo un accesso agli atti per verificare a che punto è la preparazione della campagna»

 Lo studio torinese aveva deciso di rivolgersi al Tar dopo che il Tribunale civile aveva riconosciuto a un dipendente Telecom, che ha contratto un tumore all’orecchio proprio a causa dell’uso prolungato del cellulare

 La vicenda ora è in appello e cause simili sono state intentante anche a Monza e a Firenze






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