venerdì 10 maggio 2019

Giovanni Impastato caccia "a pedate" parlamentari M5S al corteo x Peppino Impastato


Un corteo lunghissimo, circa diecimila persone
 E, in mezzo, un gruppetto di attivisti 5Stelle con in testa due parlamentari nazionali e una regionale
 Per Giovanni Impastato, fratello di Peppino, il militante di Democrazia Proletaria ucciso dalla mafia 41 anni fa e ricordato con la manifestazione ieri, un affronto intollerabile
 «Sono al governo con i fascisti e lì tra noi non potevamo starci», racconta
Ed è per questo che, dopo averli visti, si è avvicinato e ha detto loro, senza mezzi termini, che dovevano andarsene
 «Prima gliel’ho chiesto, poi li ho proprio buttati fuori di peso», spiega
Poco prima aveva saputo che il gruppetto di esponenti 5Stelle era andato al cimitero in cui è sepolto Peppino, il giovane che, da Radio Aut, sfidava il boss di Cinisi Tano Badalamenti, «Tano Seduto» lo chiamava sfottente «Sono venuti con le telecamere, sono andati al cimitero per farsi fotografare
 È scandaloso», racconta

Così dopo aver chiesto al gruppetto di allontanarsi, Impastato ha chiamato la Digos, che gli ha risposto di non poter intervenire
 «A quel punto li ho buttati fuori di peso (ndr: un mito..gli Impastato sono dei miti..) perché il nostro è un corteo molto politicizzato e non si dovevano presentare», racconta

 Con gli attivisti c’erano la deputata del M5s Piera Aiello, ex testimone di giustizia, il sen. Michele Giarrusso, entrambi componenti dell’Antimafia, e la deputata regionale Roberta Schillaci

 «Mi spiace per Piera Aiello, che è una donna coraggiosa e con una storia alle spalle - dice Impastato - ma non dovrebbe farsi strumentalizzare da questi farabutti»

Della coerenza Peppino Impastato aveva fatto una religione
 «Mio fratello era un comunista, che c’entrano con lui gli alleati dei fascisti?», ripete Giovanni

 Peppino venne ucciso il 9 maggio ’78 
(ndr: stesso giorno della morte di Aldo Moro, ovviamente la morte del grandissimo Peppino Impastato dal punto di vista mediatico fu totalmente oscurata dalla morte del democristiano..)

 Il corteo in sua memoria ieri è partito dalla sede di Radio Aut a Terrasini ed è arrivato alla Casa memoria intitolata al militante di Democrazia proletaria e alla madre Felicia, una donna che si è battuta tutta la vita per conoscere gli assassini del figlio

Felicia è morta nel 2004, due anni dopo la condanna all’ergastolo del boss Tano Badalamenti come mandante dell’omicidio




https://www.lastampa.it/2019/05/10/italia/il-fratello-di-peppino-impastato-allontana-il-ms-governate-con-i-fascisti-XVVvDXNboqSRxc3oOpZSGO/pagina.html

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