martedì 14 maggio 2019

I pompieri invece che salvare la gente tolgono INNOCUI striscioni su Salvini e non hanno l'INAIL..


“Quello striscione contro Salvini esposto a Brembate non costituiva alcun pericolo per l'incolumità pubblica...perché quindi l'hanno fatto rimuovere a noi?”
 Se lo chiede Costantino Saporito, agguerrito segretario del coordinamento nazionale Usb, sigla sindacale dei Vigili del Fuoco, che ha appena finito di scrivere una lettera indirizzata alla prefetta di Bergamo, Elisabetta Margiacchi, per chiedere chiarimenti
 Saporito offre qualche dettaglio in più su come si sia mossa la catena di comando
 “Ho parlato con i miei colleghi del comparto di Bergamo, e mi hanno confermato che l'ordine è arrivato 'da molto in alto', quindi la prefetta ha ordinato a una delle nostre squadre di portarsi sul posto e di togliere lo striscione esposto da una privata cittadina. Tutto questo non è normale e non è opportuno
  Invece di preoccuparsi del dissenso, il ministro Salvini si occupi del contratto nazionale dei pompieri, che ancora manca della tutela dell'Inail

 Nella lettera rivolta a Margiacchi, ma anche ai dirigenti territoriali dei vigili del fuoco Calogero Turtorici e Dante Pellicano, Saporito scrive: “Ci chiediamo quale tipo di pericolo, all'incolumità delle persone o delle cose, abbia spinto chi in indirizzo a utilizzare l'opera del Corpo Nazionale, distogliendo il personale da altri eventuali interventi di soccorso tecnico urgente che sarebbero potuti accadere in concomitanza”

Per il comandante dei vigili del fuoco di Bergamo, Calogero Turturici è stato un "intervento tecnico" eseguito "sulla base di una decisione della questura"

  "Abbiamo ricevuto una chiamata dalla questura - spiega il comandante - in cui ci veniva chiesto un supporto tecnico", ad una decisione "presa dal dirigente del servizio di ordine e sicurezza pubblica predisposto dalla questura" in occasione della visita del ministro"

Un supporto che è regolato da norme precise e che rientra nella "collaborazione istituzionale tra corpi della Stato"

 La richiesta è arrivata alle 7.58 ed è stata presa in carico dal turno montante delle 8
 Una volta sul posto il caposquadra  "ha chiesto al funzionario della polizia la conferma dell'intervento e quest'ultimo ha ribadito la decisione della questura"

Ma qual è la motivazione? "A noi non c'è stata detto - conclude Turturici - tutte le valutazioni sono state adottate dalle questura e dunque vanno chieste alle Questura"


Le foto dello striscione, affisso sulle finestre di una casa provata e poi rimosso grazie a un’autoscala dei pompieri, sono state pubblicate su Twitter dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori che scrive: “Stamattina alle 9 Salvini parlava a Brembate ad un’iniziativa di partito. Una signora ha esposto alla finestra uno striscione (vedi foto). Poco dopo lo striscione è stato rimosso dai vigili del fuoco. Domando: chi ha dato loro l’ordine di intervenire? A che titolo?”

La questione ha scatenato polemiche anche di una parte della rappresentanza sindacale dei vigili del fuoco: “Non è lavoro per i vigili del fuoco. Quanto accaduto a Brembate, in provincia di Bergamo, poco prima dell’arrivo del ministro dell’interno, Matteo Salvini, è inaccettabile”, hanno affermato. Il gesto dei colleghi di Brembate è stato giudicato “inaccettabile” perché i pompieri “fanno soccorso, non propaganda”

Nella nota si legge ancora: “Non si può consentire che si utilizzi una squadra dei vigili del fuoco, rimuovendola dal lavoro quotidiano, per costringerla a rimuovere uno striscione. Si opera un danno all’erario, perché i vigili del fuoco non fanno ‘pubblica sicurezza’ ma operano per portare soccorso, e si colpisce un diritto inalienabile del cittadino, quello al legittimo dissenso. Siamo solidali con i colleghi costretti ad operare in questa non prevista operazione e chiediamo ai vertici del corpo e del Viminale che si faccia immediata chiarezza”, conclude

Fonti vicine alla Questura di Bergamo hanno motivato la rimozione dello striscione con "ragioni di ordine pubblico". Quel "non sei benvenuto" vergato con vernice rossa su uno striscione di sei metri non sarebbe piaciuto alla Digos che, secondo quanto appreso dall'Agi, durante i sopralluoghi prima dell'arrivo di Salvini avrebbe chiesto ai Vigili del Fuoco di togliere lo striscione per "evitare possibili disordini"..








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