venerdì 6 ottobre 2017

Cruciani: come si muore ai ritiri del 'respiriano' Nicolas Pilartz , morto il BERGAMASCO GIAMBATTISTA BATTAGLIA DETTO VANNI


Giuseppe Cruciani racconta il magico mondo dei respiriani e focalizza l’attenzione su Nicolas Pilartz, leader del movimento respiriano e organizzatore di un evento in Francia dove, secondo la testimonianza dell’italo-peruviana Helena Linares, c'è stato un morto


 L’evento era nella parte meridionale della Francia, esattamente nell’Oasi di Lentiourel, in una casa colonica gestita da Pilartz e dalla fidanzata, che è anche la sua assistente


«Si pagano seicento euro a persona per venti giorni. Senza ricevuta»

Cioè,fammi capire. Si paga per digiunare. 
«Sì, è un corso di alimentazione pranica. Cioè sostenersi senza cibi solidi e liquidi»


Ma voi siete matti. E anche il capo, questo Pilartz, digiunava con voi? 

«Ecco, ho scoperto che lui in realtà almeno due volte a settimana mangia la carne. Ce lo ha detto chiaramente. Per me che sono vegana è stato uno choc. Compra anche del foie-gras e consiglia ai vegetariani di mettere nel brodo vegetale anche una coscia di pollo»


Ora, a parte l’evidente genialità di Pilartz che merita soltanto per questo tutta la stima del mondo, la situazione raccontata dalla Linares somiglia a quella del Maharishi Mahesh Yogi, guru indiano che a un certo punto divenne guida spirituale dei Beatles, i quali però lo mollarono, come racconta Peter Norman in Shout!, quando si accorsero che il detto “predicar bene e razzolare male” e che il suo interesse per Mia Farrow non fosse esattamente spirituale


Il punto è che Helena Linares, che parla anche di dormite su materassi per terra, sporcizia ovunque e assenza di bagni nel soggiorno pagatissimo di Pilartz, racconta anche la storia di un uomo che si sarebbe sentito male e sarebbe morto senza che nessuno abbia fatto niente

 Eppure quando si registra una morte del genere la polizia si muove:

«Al sedicesimo giorno di digiuno eravamo tutti stanchi, spossati. C’era questa persona, un 65enne, bergamasco. Era arrivato con la moglie. L’ho conosciuto bene, una bellissima persona. Ma aveva un problema cardiaco già prima di venire in Francia. A un centro punto si è accasciato sotto la doccia, ho sentito le urla dei suoi compagni. Dopo un po’ è arrivata l’ambulanza, hanno cercato di salvarlo ma dopo mezz’ora era morto. Era la mattina del 25 luglio»

Scusa, non c’erano medici pronti a intervenire? 
«Nessuno, in questo posto non c’era un dottore. Eppure stavamo digiunando. Nessuno ha potuto fare a questa persona un massaggio cardiaco di primo soccorso»

E Pilartz che ha fatto? 
«Nulla, il corso è andato avanti come se nulla fosse»




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