Almeno un ramo del parlamento, stavolta sarà il Senato, infatti approva la riforma dei regolamenti, che in mancanza di meglio, può ridurre le lentezze e semplificare i bizantinismi del processo legislativo
Una riforma cui Grasso tiene molto e non a caso i falchi renziani sono stati tentati fino all’ultimo di impedirgli di sfoggiare in campagna elettorale questo fiore all’occhiello
Che brilla di luce per diversi motivi, innanzitutto sono impediti i cambi di casacca in corsa, che hanno toccato livelli record: dall’anno prossimo, vietato creare gruppi diversi da quelli dei partiti votati alle urne
E sarà possibile solo fondere tra loro i gruppi parlamentari esistenti. Ogni gruppo parlamentare, pur mantenendo la soglia minima di dieci senatori, deve rappresentare un partito o movimento politico, anche frutto dell’aggregazione di più sigle, che abbia presentato alle elezioni per il Senato propri candidati con lo stesso contrassegno
Chi vorrà uscire, potrà approdare solo al gruppo misto
Dunque la riforma, sulla quale ha dato un contributo notevole un mago dei regolamenti come il leghista Calderoli, segnerà uno spartiacque tra un prima e un dopo e farà diventare il Senato più “moderno”
Lasciando giocoforza l’amaro in bocca alla Boldrini, che dal 2013 ad oggi non è riuscita a farla approvare per la Camera
Cambia per ora la vita dei senatori
Due settimane al mese si lavorerà nelle commissioni, che lavoreranno molto di più in sede deliberante sui testi di legge e due settimane in aula
E ancora: dimezzati i tempi di intervento in aula, ovvero secca riduzione dell’ostruzionismo
E come si è arrivati a questo piccolo miracolo? Dopo la bocciatura della riforma costituzionale, la linea della presidenza è stata di vedere quali limitate riforme si potessero fare
Grasso ha fatto stilare un decalogo, il capogruppo del Pd Luigi Zanda ha coordinato un comitato ristretto con tutti i gruppi, per una bozza di testo condiviso. E la giunta del regolamento ha dato mandato all’unanimità al relatore Calderoli. Un percorso breve, iniziato a giugno e finito mercoledi 20 dicembre 2017
Non potranno più essere costituiti nuovi gruppi parlamentari nel corso della legislatura
Quindi niente più casi come quello di Ala, Ncd o Articolo 1-Mdp
Via libera alla norma che limita i cambi di casacca dei senatori durante la legislatura, iter più rapido e certo per le leggi di iniziativa popolare, abolizione del parere del Cnel
Sono alcune delle modifiche della riforma del regolamento approvata oggi dal Senato
Il testo modifica 66 articoli su 167. Ecco cosa cambia:
LIMITE A NASCITA NUOVI GRUPPI E STOP CAMBI CASACCA
Ogni gruppo parlamentare, pur mantenendo la soglia minima di dieci senatori, deve rappresentare un partito o movimento politico, anche frutto dell'aggregazione di piu' sigle, che abbia presentato alle elezioni per il Senato propri candidati con lo stesso contrassegno
Nuovi gruppi, dunque, potranno essere costituiti, anche in corso di legislatura, solo se corrispondono a partiti o movimenti politici che si siano presentati alle elezioni uniti o collegati
Giro di vite sui cambiamenti di gruppo da parte dei singoli senatori, che potranno trasferirsi solo all'interno di Gruppi gia' esistenti;
i vicepresidenti e i segretari che entrino a far parte di un gruppo diverso da quello al quale appartenevano al momento dell'elezione, decadono dall'incarico e, con riguardo alle Commissioni permanenti, e' prevista la decadenza da tutte le cariche dell'Ufficio di presidenza
Disposizione che non vale nel caso in cui la cessazione sia stata deliberata dal gruppo di provenienza o in caso di scioglimento o fusione con altri gruppi, secondo quanto previsto da un emendamento del relatore, Roberto Calderoli, approvato oggi
SENATORI A VITA
I senatori di diritto e i senatori a vita, nella autonomia della loro legittimazione, possono non entrare a far parte di alcun gruppo
MINORANZE LINGUISTICHE
La costituzione di Gruppi in deroga, di almeno cinque componenti, e' una possibilita' che riguarda solo i senatori appartenenti alle minoranze linguistiche riconosciute dalla legge, eletti nelle regioni di insediamento delle minoranze stesse, e i Senatori eletti nelle regioni speciali il cui statuto preveda la tutela di minoranze linguistiche
ITER LEGGI PIU' SPEDITO
Arriva il criterio dell'assegnazione, di norma, dei disegni di legge alle commissioni in sede deliberante o redigente, ovvero senza un ulteriore passaggio per l'Aula, fatta eccezione per i disegni di legge costituzionali e di revisione costituzionale, in materia elettorale, deleghe legislative, ratifiche di trattati internazionali, bilanci e consuntivi, decreti-legge recanti disposizioni in materia di ordine pubblico e disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica
Se la commissione lavora in sede referente, i tempi per la conclusione dell'esame sono stabiliti dalla Conferenza dei Capigruppo. Nel caso in cui vangano introdotte disposizioni che comportino conseguenze finanziarie, prima del conferimento del mandato al relatore, gli emendamenti approvati dovranno essere esaminati, entro quindici giorni, dalla commissione permanente Bilancio
Se la commissione lavora in sede redigente,i provvedimenti arriveranno in Aula non soloper la votazione finale, ma anche per quella sugli articoli che li compongono, come avviene alla camera dei deputati
MAGGIOR TRASPARENZA LAVORI COMMISSIONI
L'Aula del Senato ha approvato, con una riformulazione, un emendamento a firma M5s che cancella dal regolamento di Palazzo Madama la previsione per cui non sono pubbliche le sedute delle commissioni riunite in sede referente e consultiva
Ora si prevede che il presidente del Senato su richiesta della commissione possa disporre la trasmissione dei lavori sul circuito interno
Cancellata anche la norma che stabiliva la necessita' che la richiesta fosse avanzata 24 ore prima
PIU' COMPETENZE A COMMISSIONE AFFARI UE
Ok dell'Aula all'aumento delle competenze della commissione Affari europei del Senato. E' stato, infatti, approvato un emendamento del relatore, Roberto Calderoli, che le assegna l'esame in sede referente, oltre che dei disegni di legge comunitari, anche degli altri ddl che abbiano contenuto analogo e che recano disposizioni urgenti per l'attuazione degli obblighi che derivano dall'appartenenza alla Ue e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia dell'unione europea
RAZIONALIZZAZIONE LAVORI E NORME ANTI OSTRUZIONISMO
Si prevede l'introduzione di sedute d'Aula uniche, anziche' suddivise in antimeridiane e pomeridiane, con la riserva di due settimane al mese dedicate esclusivamente ai lavori delle Commissioni
Si riducono a dieci minuti i tempi di intervento, fatti salvi i richiami strettamente procedurali, la cui durata e' ridotta a cinque minuti
Viene circoscritta la possibilita' di presentare determinate richieste - proposte di modifica del calendario, questioni incidentali, proposte di rinvio in Commissione, proposte di non passaggio all'esame degli articoli, richieste di votazione per parti separate - ad un solo rappresentante per ciascun Gruppo, mentre, ad oggi, tale facolta'` appartiene ad ogni singolo senatore
VOTO ASTENSIONE NON VALE CONTRO Ogni deliberazione del Senato e' presa a maggioranza dei senatori presenti. Il voto di astensione contera' ai soli fini del numero legale e non potra` essere piu` considerato sostanzialmente equivalente al voto contrario
Non si potra' chiedere la verifica del numero legale prima dell'approvazione del processo verbale
VOTO SEGRETO
Si introduce una disciplina analoga a quella della Camera per le votazioni che riguardano materie inerenti rapporti civili ed etico-sociali
Il testo, per essere sottoposto a scrutinio segreto, dovra' contenere norme che incidono su queste
Non ci sara' inoltre piu' il voto segreto per le decisioni in materia di tutela delle minoranze linguistiche
DDL DI INIZIATIVA POPOLARE
L'esame deve terminare entro tre mesi dall'assegnazione in commissione
Passati questi, il disegno di legge viene inserito d'ufficio nel calendario dei lavori dell'Aula e la discussione si svolge nel testo dei proponenti, senza che sia possibile avanzare questioni incidentali
FIDUCIA
Nel caso vengano presentati dal governo dei maxiemendamenti su cui porre la questione di fiducia vi e' l'obbligo di sottoporli in modo previo alla Presidenza
Una volta posta la questione di fiducia, il contenuto dell'emendamento potra'` essere corretto dal Governo solo per ragioni di copertura finanziaria o per evidenti errori materiali e difetti di coordinamento
http://www.lastampa.it/2017/12/18/italia/politica/dal-al-senato-cambia-tutto-basta-ostruzionismo-e-trasformismo-CJsKp1B0faYlEvbPIS2ZzJ/pagina.html
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Il-Senato-rivoluziona-regolamento-le-nuove-disposizioni-tra-novita-freno-a-voltagabbana-e-nuovi-gruppi-7422cc09-900e-491c-998c-27d5a6b76adb.html
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