martedì 26 marzo 2019

I tatuaggi sono tossici ma il vero hennè non fa male: parola di biologo (e c'è il colore fruttariano)

Biologo De Matteis x Collana eXoterica
Negli ultimi anni si sta parlando molto di questi argomenti, soprattutto in relazione
alla possibilità o meno che tali tecniche possano essere ritenute o meno dannose per
la salute umana
 E´ necessario pertanto entrare nei dettagli tecnici 
di tali argomenti
per cercare di far luce


TINTURE TRADIZIONALI PER CAPELLI

Vengono definite tinture 
ad ossidazione
 Le creme coloranti non contengono il colore
così come lo vediamo, bensì delle sostanze chimiche incolori che sviluppano il colore
in seguito alla miscelazione della crema colorante con acqua ossigenata capace di
sviluppare ossigeno

 Tali sostanze, definite precursori, appartengono a due categorie:
basi e copulatori

 La base più utilizzata si chiama Parafenilendiamina,
 i cupulatori più
utilizzati si chiamano Resorcina e Alfa Naftolo

 Tutte queste sostanze sono tossiche e
potenzialmente allergeniche, soprattutto la parafenilendiamina

 Da premettere che
il colore finito si sviluppa all´interno del capello, per cui le creme coloranti hanno un
pH tale da aprire le squame del capello per permettere l´ingresso dei precursori
successivamente le squame vengono richiuse per intrappolare il colore dentro
 il capello

 Va da sé che questo tipo di colorazione, essendo intrappolata dentro il
capello, ha una durata 
molto lunga

TINTURE CON HENNE´
Da diversi anni ormai esistono in commercio tinture per capelli a base di una pianta
chiamata Henné (Lawsonia Inermis), colorazione che si ottiene dalla frantumazione di
foglie essiccate

 L´Henné ha la capacità di legarsi esternamente alla keratina dei
capelli conferendo una colorazione rosso ramato

 Esiste anche una seconda varietà di Henné definita Henné Nero, ricavata da una pianta chiamata Indigo (Indigofera Tinctoria)

 Rilascia una colorazione castana, molto intensa e profonda, fino al nero vero e proprio, con sfumature blu che sui capelli bianchi o decolorati si trasformano in riflessi
azzurri o verdi

Altre piante tintorie sono le seguenti:
• Katam (Buxus Dioica) riflessi castano-violacei
• Robbia (Rubia Cordifolia) riflessi rosso-ramato
• Ibisco (Hibiscus Sabdariffa) riflessi rosso-prugna
• Cassia (Cassia Obovata/Italica) effetto schiarente e rinforzante
• Curcuma (Curcuma Longa) effetto biondo-oro
• Rabarbaro (Rheum officinalis) effetto biondo intenso
• Nagar Motha, riflessi castano-nocciola

Mallo di noce, riflessi castani
(COLORE FRUTTARIANO)

• Caffè (Coffea Arabica) riflessi castano scuro

Le colorazioni effettuate con Henné o miscele di piante tintorie, se non contengono
sostanze chimiche aggiunte, sono naturali, non provocano allergie e non danneggiano
il capello in quanto rimangono attaccate al suo esterno

 Naturalmente hanno una
durata più breve rispetto alle tinture tradizionali, in base alla eccessiva frequenza di shampoo (ndr: ma avrete i capelli sani e non velenosamente chimici)


Non dimentichiamo però che prima di acquistare un prodotto con Henné, bisogna
sempre leggere l´etichetta per evitare di incorrere in prodotti che si definiscono
naturali, ma che in realtà non lo sono in quanto possono contenere anche tante
sostanze chimiche

 Se un prodotto contiene anche alcune sostanze naturali, infatti, è errato definirlo naturale..
 Questo stratagemma viene spesso utilizzato da molte aziende truffaldine per indurre
 all´acquisto

I TATUAGGI
In generale gli inchiostri utilizzati per fare i tatuaggi sono costituiti da sostanze organiche

 Tali inchiostri sono tutti costituiti da due componenti: il pigmento e il veicolo

Il veicolo può essere tossico e ha la funzione di sciogliere in maniera uniforme il pigmento in una soluzione
liquida, in modo da rendere più scorrevole l’iniezione sottocute

Tra i veicoli più adoperati troviamo acqua purificata, glicerina, alcol isopropilico,
amamelide di origine vegetale, glicole propilenico, biossido di titanio e resine acriliche

L´alcool isopropilico è tossico come anche lo sono il glicole propilenico e le resine
acriliche

Per quanto riguarda la colorazione, sono i pigmenti a conferire il colore desiderato
alla pelle

 Alcuni pigmenti hanno origine vegetale e dunque si ottengono per estrazione diretta dalle piante, ma in molti casi si tratta di sostanze sintetiche

 Tutti i coloranti sono riconoscibili sull´etichetta dalla dicitura inci mediante la sigla CI seguita da un numero
 (es. CI 77266)

Per sapere se si tratta di colorante chimico o naturale
dovremmo ricercare la sigla trovata su un sito specializzato come biodizionario.it

Alcuni inchiostri contengono Henné Nero, naturale, ma a volte viene miscelato con
Parafenilendiamina tossica e allergenica, di cui abbiamo già parlato

Non dimentichiamo inoltre che alcuni inchiostri possono contenere nichel, cromo,
manganese, cobalto e
 biossido di titanio

Un problema non trascurabile è rappresentato dalle possibili reazioni allergiche agli
inchiostri, causate soprattutto al colore rosso, mentre il nero/blu pare essere più sicuro

 Le manifestazioni allergiche si possono manifestare anche a distanza di anni

Recentemente tramite PUBMED si è anche scoperto che i tatuaggi liberano nanoparticelle che
viaggiano nel sangue 
ed arrivano ai linfonodi 
[fonte la rivista Scientific Reports, la scoperta si deve al gruppo coordinato da Ines Schreiver, dell’Istituto Federale tedesco per la valutazione dei rischi (Bfr) e European Synchrotron Radiation Facility (ESRF) di Grenoble]

Autore: Dottore in biologia Giuseppe De Matteis, docente Cosmetologia, Dermatologia e Tricologia


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