Biologo De Matteis x Collana eXoterica
Negli ultimi anni si sta parlando molto di questi argomenti, soprattutto in relazione
alla possibilità o meno che tali tecniche possano essere ritenute o meno dannose per
la salute umana
E´ necessario pertanto entrare nei dettagli tecnici
di tali argomenti
per cercare di far luce
TINTURE TRADIZIONALI PER CAPELLI
Vengono definite tinture
ad ossidazione
Le creme coloranti non contengono il colore
così come lo vediamo, bensì delle sostanze chimiche incolori che sviluppano il colore
in seguito alla miscelazione della crema colorante con acqua ossigenata capace di
sviluppare ossigeno
Tali sostanze, definite precursori, appartengono a due categorie:
basi e copulatori
La base più utilizzata si chiama Parafenilendiamina,
i cupulatori più
utilizzati si chiamano Resorcina e Alfa Naftolo
Tutte queste sostanze sono tossiche e
potenzialmente allergeniche, soprattutto la parafenilendiamina
Da premettere che
il colore finito si sviluppa all´interno del capello, per cui le creme coloranti hanno un
pH tale da aprire le squame del capello per permettere l´ingresso dei precursori,
successivamente le squame vengono richiuse per intrappolare il colore dentro
il capello
Va da sé che questo tipo di colorazione, essendo intrappolata dentro il
capello, ha una durata
molto lunga
TINTURE CON HENNE´
Da diversi anni ormai esistono in commercio tinture per capelli a base di una pianta
chiamata Henné (Lawsonia Inermis), colorazione che si ottiene dalla frantumazione di
foglie essiccate
L´Henné ha la capacità di legarsi esternamente alla keratina dei
capelli conferendo una colorazione rosso ramato
Esiste anche una seconda varietà di Henné definita Henné Nero, ricavata da una pianta chiamata Indigo (Indigofera Tinctoria)
Rilascia una colorazione castana, molto intensa e profonda, fino al nero vero e proprio, con sfumature blu che sui capelli bianchi o decolorati si trasformano in riflessi
azzurri o verdi
Altre piante tintorie sono le seguenti:
• Katam (Buxus Dioica) riflessi castano-violacei
• Robbia (Rubia Cordifolia) riflessi rosso-ramato
• Ibisco (Hibiscus Sabdariffa) riflessi rosso-prugna
• Cassia (Cassia Obovata/Italica) effetto schiarente e rinforzante
• Curcuma (Curcuma Longa) effetto biondo-oro
• Rabarbaro (Rheum officinalis) effetto biondo intenso
• Nagar Motha, riflessi castano-nocciola
• Mallo di noce, riflessi castani
(COLORE FRUTTARIANO)
• Caffè (Coffea Arabica) riflessi castano scuro
Le colorazioni effettuate con Henné o miscele di piante tintorie, se non contengono
sostanze chimiche aggiunte, sono naturali, non provocano allergie e non danneggiano
il capello in quanto rimangono attaccate al suo esterno
Naturalmente hanno una
durata più breve rispetto alle tinture tradizionali, in base alla eccessiva frequenza di shampoo (ndr: ma avrete i capelli sani e non velenosamente chimici)
Non dimentichiamo però che prima di acquistare un prodotto con Henné, bisogna
sempre leggere l´etichetta per evitare di incorrere in prodotti che si definiscono
naturali, ma che in realtà non lo sono in quanto possono contenere anche tante
sostanze chimiche
Se un prodotto contiene anche alcune sostanze naturali, infatti, è errato definirlo naturale..
Questo stratagemma viene spesso utilizzato da molte aziende truffaldine per indurre
all´acquisto
I TATUAGGI
In generale gli inchiostri utilizzati per fare i tatuaggi sono costituiti da sostanze organiche
Tali inchiostri sono tutti costituiti da due componenti: il pigmento e il veicolo
Il veicolo può essere tossico e ha la funzione di sciogliere in maniera uniforme il pigmento in una soluzione
liquida, in modo da rendere più scorrevole l’iniezione sottocute
Tra i veicoli più adoperati troviamo acqua purificata, glicerina, alcol isopropilico,
amamelide di origine vegetale, glicole propilenico, biossido di titanio e resine acriliche
L´alcool isopropilico è tossico come anche lo sono il glicole propilenico e le resine
acriliche
Per quanto riguarda la colorazione, sono i pigmenti a conferire il colore desiderato
alla pelle
Alcuni pigmenti hanno origine vegetale e dunque si ottengono per estrazione diretta dalle piante, ma in molti casi si tratta di sostanze sintetiche
Tutti i coloranti sono riconoscibili sull´etichetta dalla dicitura inci mediante la sigla CI seguita da un numero
(es. CI 77266)
Per sapere se si tratta di colorante chimico o naturale
dovremmo ricercare la sigla trovata su un sito specializzato come biodizionario.it
Alcuni inchiostri contengono Henné Nero, naturale, ma a volte viene miscelato con
Parafenilendiamina tossica e allergenica, di cui abbiamo già parlato
Non dimentichiamo inoltre che alcuni inchiostri possono contenere nichel, cromo,
manganese, cobalto e
biossido di titanio
Un problema non trascurabile è rappresentato dalle possibili reazioni allergiche agli
inchiostri, causate soprattutto al colore rosso, mentre il nero/blu pare essere più sicuro
Le manifestazioni allergiche si possono manifestare anche a distanza di anni
Recentemente tramite PUBMED si è anche scoperto che i tatuaggi liberano nanoparticelle che
viaggiano nel sangue
ed arrivano ai linfonodi
[fonte la rivista Scientific Reports, la scoperta si deve al gruppo coordinato da Ines Schreiver, dell’Istituto Federale tedesco per la valutazione dei rischi (Bfr) e European Synchrotron Radiation Facility (ESRF) di Grenoble]
Autore: Dottore in biologia Giuseppe De Matteis, docente Cosmetologia, Dermatologia e Tricologia
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