mercoledì 4 marzo 2015

Google e Facebook: «Uniti per connettere tutto il mondo»

Chris Daniels, vicepresidente di Internet.org spiega la strategia di Zuckerberg per eliminare il digital divide e portare Internet ovunque. Con buona pace degli operatori

di Martina Pennisi

Ecco cosa vuole fare Mark Zuckerberg da grande: diventare il tramite fra le persone e Internet. Ed è così che sta pensando di superare la disaffezione dell’utenza più giovane dal social network da 1,3 miliardi di utenti. Se Facebook riuscirà davvero a diventare la porta d’accesso per quanti non hanno ancora scoperto le potenzialità della Rete avrà maggiori possibilità di sopravvivere nel tempo e di stringere relazioni più forti anche con il mondo offline, a partire dalle aziende che acquistano la pubblicità sulle sue pagine. Per questo motivo il programma Internet.org potrebbe non fermarsi alle economie di sviluppo, come ha dichiarato al Corriere della Sera e a un altro numero ristretto di testate il vice presidente del progetto Chris Daniels. Che Internet.org sia una delle priorità di Facebook era chiaro
da lunedì sera, quando Mark Zuckerberg ne ha parlato sul palco del Mobile World Congress di Barcellona. Nello stesso contesto Daniels ribadisce come i Paesi a più alto potenziale di crescita siano in cima alla lista del progetto che porta connessione gratuita in mobilità a chi non ha mai provato Internet con l’obiettivo di trasformarlo nel tempo in un utente pagante a tutti gli effetti. Ma non esclude, come detto, di intervenire anche nelle zone già sviluppate con la (stessa) missione di azzeramento del divario digitale. In realtà in Italia e in altri 13 Paesi un primo tentativo è già stato fatto lo scorso anno, quando Facebook ha fatto un accordo con gli operatori - 3 nel nostro caso - per permettere agli utenti di utilizzare Facebook Messenger senza pagare il traffico dati per qualche mese. Quando si parla di Facebook in mobilità, infatti, non ci si riferisce solo al social network ma a tutto l’ecosistema di app del gruppo, da Messenger a Whatsapp passando per Instagram.

 “Le applicazioni per rimanere in contatto gli uni con gli altri sono le più utilizzate dagli utenti di Internet.org. In cima alla classifica però ci sono i siti per trovare lavoro e questo ci dà molta soddisfazione, vuol dire che Internet migliora la condizione economica di molte persone”, prosegue Daniels.

Il ruolo preponderante delle Web company (anche) nel campo della fornitura della connettività è sempre meno in discussione: qui a Barcellona Google, per voce del responsabile di Android e della quasi totalità dei prodotti Sundar Pichai, ha annunciato l’intenzione di diffondere collegamento wireless e servizi di telefonia utilizzando le infrastrutture degli attori tradizionali del settore delle telecomunicazioni. Il termine tecnico è operatore mobile virtuale. E l’obiettivo è, ancora una volta, l’azzeramento del digital divide. A questo proposito, il vero colpo di scena di questo primo giorno di Mobile World Congress è stata l’apertura a una collaborazione reciproca sia da parte di Zuckerberg sia da quella di Pichai. L’importante, nelle economie in via di sviluppo ma anche in quelle mature, è che tutti siano connessi (ai loro servizi).

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