lunedì 11 maggio 2015

Boxe: il Teatro Principe e la rinascita del grande pugilato a Milano

Dopo mezzo secolo il Teatro Principe di Milano riapre i battenti e sul suo memorabile ring torna la boxe. Un passo decisivo per riportare il pugilato ai vecchi splendori

Riapre il Teatro Principe, uno storico punto di riferimento sportivo e culturale situato nel cuore di Milano che tra il 1949 e il 1961 è stato il simbolo dei fasti della boxe del nostro dopoguerra. Il regista Luchino Visconti scelse proprio questo luogo per girare nel 1960 le scene di pugilato del suo capolavoro Rocco e i suoi fratelli, una location ideale dove avevano già combattuto Duilio Loi, Sandro Lopopolo, Carmelo Bossi, Tiberio Mitri e tanti altri campioni divenuti oggi leggendari.

Dopo mezzo secolo, il 5 dicembre 2014, salgono sullo stesso memorabile ring Antonio “Big” Moscatiello e Riccardo “El Pimienta” Pintaudi per il titolo italiano pesi welter. Sono due pugili milanesi di due tra le più importanti palestre del capoluogo lombardo, Opi Gym e Boxe Ursus
. Due atleti definiti sotto l’aspetto tecnico fighter, combattenti, in grado di assicurare uno spettacolo sportivo di altissimo livello.

“Un vero derby a ridosso di Sant’Ambrogio in una bomboniera da 500 posti, 200 a bordo ring e 300 sulla balconata.

Altro che Milan Inter!” assicura Alessandro Cherchi, fiero di un sold out che fa ben sperare per il futuro della Principe Boxing Events fondata insieme al giovane imprenditore Silvio Rognoni.

“Siamo entrambi convinti che offrendo un programma di prim’ordine con regolarità, gli appassionati ritroveranno le suggestioni del passato e faranno tornare grande il Principe e la boxe. In questo progetto, infatti, sono coinvolti anche mio padre Salvatore fondatore della più importante scuderia pugilistica italiana, la OPI2000, e mio fratello Christian.”

Alessandro Cherchi assicura che il suo impegno vuole assicurare continuità con quanto è già stato fatto dalla sua famiglia per tenere alto il livello della boxe italiana nel mondo. “L’incontro tra Moscatiello e Pintaudi inaugura il calendario del Teatro Principe con l’unico scopo di riproporre il pugilato dell’epoca d’oro e, contrariamente a chi storce il naso perché viviamo in tempi di crisi, sono convinto che questo sia il momento giusto.”

Ecco, in cinque mosse, l’idea di Alessandro Cherchi per dare nuova linfa al pugilato.

1) USCIRE DALL’ANGOLO
“Negli anni Ottanta la boxe italiana ha avuto un momento importante e nel decennio successivo, dopo le vittorie di Giovanni Parisi, è stata abbandonata dagli sponsor e dagli addetti alla comunicazione. Era un’epoca in cui ci si illudeva che tutto fosse facile. Oggi è più immediato percepire l’idea della vita come sacrificio e lotta. La boxe ha la possibilità di imporsi nell’immaginario collettivo come metafora di vita e nella realtà come esempio di rispetto, impegno e riscatto.”

2) UN PONTE CON IL PASSATO
“Per mio padre Salvatore il pugilato è stato un amore che lo ha portato in ogni angolo del pianeta a rappresentare i migliori atleti. C’è tanto da imparare dal passato, specialmente dai difficili anni nel dopoguerra. Per questo la OPI ha rilevato la gestione del Teatro Principe, il tempio dei milanesi che amavano la boxe e sul ring del Principe hanno visto combattere i più grandi campioni italiani e internazionali tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio dei Sessanta. Ora il nuovo Principe permetterà agli appassionati di seguire la nobile arte da vicino, sarà possibile fare crescere giovani campioni, assistere alla nascita di nuove storie e leggende.”

3) PALESTRA E RING
“Oltre a essere un richiamo al passato il Principe è parte di un progetto attivo e concreto. La boxe è uno sport praticato da un numero crescente di persone che ne ricavano un enorme beneficio mentale e fisico. Ci sono troppe persone che frequentano i corsi di pugilistica senza avere mai visto un match. Penso sia il momento di portare il pugilato al centro. Nelle palestre come la mia si allenano i professionisti e gli amatori vivono una situazione paragonabile a quella di un ragazzo che inizia a giocare a calcio e ha la possibilità di interagire con i campioni di serie A. Questo non avviene solo all’Opi Gym ma anche alla Brutus dove si allena il prossimo avversario del nostro Moscatiello. L’attuale campione italiano dei pesi welter è un nostro insegnante ed è il simbolo di un modello che collega la boxe amatoriale a quella agonistica.”

4) CULTURA, PUGILATO E COMUNICAZIONE
“Ci vuole una dose di follia prima di salire su un ring a menare e schivare pugni per 10 o 12 riprese. È una pazzia nel senso buono del termine di cui conservo lo spirito dagli anni in cui ho fatto il pugile. Con la stessa sana follia intendo ricostruire qualcosa che a Milano non c’è più. Nel mio progetto la palestra si collega alla conoscenza del vero pugilato e riaprire un posto simbolico come il Teatro Principe ha un valore enorme che ha lo scopo di colpire al volto il torpore culturale in cui sta cadendo Milano. Il centro sarà polifunzionale. Lo scopo è dare al Principe un’impronta retrò da vivificare e portare al suo originario splendore, come il cabaret, il burlesque e la buona musica. Non mancheranno gli eventi culturali e commerciali idonei a stare nella cornice di un teatro storico. La Principe Boxing Events, figlia della Opi2000 avrà un sito dove sarà disponibile il palinsesto completo di ogni serata.”

5) DRINK E CAZZOTTI
“Il Teatro Principe è un investimento per la boxe e tutto dovrà aiutare il pugilato, comprese le ultime novità. La Federazione Pugilato Italiano ha da poco approvato la light box, incontri tra amatori dai 14 ai 65 anni.
Chi frequenta le palestre può ambire a salire sul mitico ring del Principe e nella giornata degli aperitivi disputare tre riprese da due minuti con il caschetto e i guanti. Il regolamento della light boxe prevede un contatto leggero senza colpi da KO. I punti vengono assegnati in base alle schivate e alla tecnica. I colpi non possono essere portati con forza o fare male altrimenti c’è la squalifica. È una disciplina per tutti.
Negli Stati Uniti la gente adora gli incontri tra White collar, i colletti bianchi. Tutto contribuirà a lanciare il grande evento mensile: la Principe Boxing Night. Così i professionisti avranno un luogo dove combattere e i giovani potranno crescere. Faremo grande il pugilato.”

http://www.gqitalia.it/news/2014/12/02/boxe-il-teatro-principe-e-la-rinascita-del-grande-pugilato/

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