martedì 12 maggio 2015

Nella corsa vale più la distanza o il tempo? Benefici e consigli tecnici

Un toccasana anche per il cervello: riduce l’ansia e migliora l’umore

di Antonella Sparvoli

Se avete deciso di darvi alla corsa, fareste bene a partire col piede giusto per godere appieno dei numerosi benefici che offre questa “medicina” a costo zero, piacevole, con poche controindicazioni e, che in vista della prova costume, potrebbe rivelarsi anche una valida alleata per perdere qualche chilo di troppo. Ma come bisogna iniziare?

Risponde Gianfranco Beltrami, medico dello sport, docente al corso di laurea in Scienze Motorie dell’Università di Parma

«La prima cosa da fare è un controllo medico sportivo per verificare lo stato di salute complessiva e l’assenza di controindicazioni, soprattutto a livello cardiovascolare (ipertensione, aritmie, malattie della valvole cardiache). Se si ha una certa età, bisogna anche essere certi che le articolazioni di anche, ginocchia e caviglie possano reggere le sollecitazioni dello jogging. In alternativa conviene accontentarsi della camminata veloce. Lo stesso vale se ci sono problemi alla schiena legati a ernie o protrusioni - spiega Gianfranco Beltrami, docente del corso di laurea in Scienze Motorie dell’Università di Parma -. Stabilita l’idoneità, è saggio iniziare in modo graduale, alternando camminata a corsa, dando così tempo all’organismo di dare il là a una serie di trasformazioni positive che rendono più forti e resistenti. Attenzione alla scelta delle scarpe, che devono essere concepite per il running. Ai principiante conviene usare calzature ammortizzate, mentre i professionisti possono utilizzare anche le ultraleggere».


Quali sono i benefici offerti dalla corsa?
«Sono tantissimi e aumentano con l’allenamento. Essendo lo jogging un’attività aerobica, a trarne vantaggio è innanzitutto l’apparato cardiovascolare. Man mano che si intensifica la corsa e la si pratica con regolarità nell’organismo avviene una piccola rivoluzione: diminuiscono la pressione, la frequenza cardiaca, il colesterolo “cattivo” (Ldl), la glicemia (glucosio nel sangue) e aumenta il colesterolo buono (Hdl). Tutte queste variazioni metaboliche si traducono in un minor rischio di diabete, ictus, infarto e trombosi in generale. Migliora anche la capacità polmonare, si dorme meglio e si tiene alla larga l’osteoporosi. La corsa è un toccasana anche per il cervello, perché favorisce la produzione di endorfine e di altri oppioidi naturali, le encefaline, che riducono l’ansia e migliorano l’umore.

Anche se il programma di allenamento che ci si è prefissati è abbastanza blando, conviene sempre farlo precedere da un breve riscaldamento, per esempio con qualche esercizio a corpo libero e alcuni minuti di camminata a passo spedito: un avvio graduale prepara all’attività e riduce il rischio di infortuni. Infine, visto che spesso per un principiante è difficile trovare gli stimoli per uscire a correre, può essere utile trovare un compagno con cui condividere fatica e gioie della corsa».

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