sabato 20 giugno 2015

Regole per un’abbronzatura sicura

La bella stagione è iniziata, si fanno gite fuori porta anche al mare e i genitori sono alle prese con la prima tintarella. Regole e cautela vanno usati soprattutto nei confronti dei bambini, che devono assolutamente evitare le scottature . I raggi del sole infatti hanno la capacità di generare in loco i radicali liberi, che inducono la formazione precoce di rughe, la perdita di elasticità, alterazioni nei tessuti e nella pigmentazione cutanea, tumori. Questi ultimi sono il principale rischio per i bambini: diversi studi indicano infatti che le scottature nei primi anni di vita aumentano il rischio i melanoma in età adulta.

di Silvia Turin con la consulenza del dott. Antonio Cristaudo, presidente ADOI

Questa immagine http://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMicm1104059 tre anni fa fece il giro del mondo. È il volto di un uomo fotografato all’età di 69 anni e che per 18 anni aveva fatto il camionista. La parte sinistra del suo volto sembra molto più vecchia perché essendo quella lato finestrino, per anni è rimasta molto più esposta ai raggi del sole nelle ore in cui l’uomo era al volante. La grande differenza tra le due parti del volto indica il drammatico effetto che ha avuto il sole sulla sua pelle, facendola invecchiare in modo precoce.

Il caso è stato studiato da scienziati della Northwestern University di Chicago e pubblicato sul «New
England Journal of Medicine» http://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMicm1104059 . L’esame della pelle aveva evidenziato che il paziente è affetto da «dermatoheliosis», ovvero invecchiamento precoce della pelle causato dall’esposizione cronica ai raggi Uva, che provocano l’ispessimento e l’icrespatura della cute e la distruzione delle fibre elastiche.Il caso è certamente estremo, ma la cattiva esposizione ai raggi solari può rivelarsi molto pericolosa. Ecco qualche consiglio per proteggere al meglio la pelle dai raggi solari.

Bisogna evitare di esporsi quando l’irraggiamento è all’apice della sua intensità, specie nel caso dei bambini piccoli. Al mattino il sole, rispetto a mezzogiorno, ha meno raggi UVB, quelli che scottano la pelle, ma la stessa intensità di raggi UVA, quelli che invecchiano la pelle e nel tempo causano i tumori, l’unico vantaggio quindi, rimane quello di non scottarsi. Non basta, inoltre, stare all’ombra: i raggi solari sono riflessi dalla sabbia e dall’acqua, quindi rimanere seduti all’ombra o sotto l’ombrellone vuol dire prendere circa il 50 per cento dei raggi presenti direttamente sotto il sole. Attenzione alle giornate nuvolose: i raggi UV riescono a filtrare e a scottare la pelle. Occorre, quindi, non esporsi a lungo anche con questo tempo. Infine non bisogna dimenticare che i colpi di sole, in estate, non si prendono solo in spiaggia, ma anche in altri luoghi assolati.



http://www.corriere.it/salute/pediatria/cards/otto-regole-un-abbronzatura-sicura-anche-prova-bambini/quale-fattore-protezione_principale.shtml

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