Gli addetti ai lavori lo chiamano «binge drinking». È nato in Nord Europa, ma presto si è diffuso anche da noi (sebbene non con gli eccessi inglesi). La pratica non è salutare: persone, molto spesso giovani e altrettanto spesso astemie o quasi, si riempiono di alcol in una sera, trangugiando qualunque cosa abbia una gradazione. Statisticamente viene definito “binge drinker” chiunque abbia bevuto anche solo una volta in un anno più di sei bicchieri in una sera e in Italia è un fenomeno che monitoriamo dal 2003.
I suoi effetti sono devastanti. Tanto quelli a breve termine (incidenti stradali) quanto quelli a lungo termine (sindromi psicotiche, epatopatie). L’Ue cerca di contrastarlo con l’Action plan on youth drinking and on heavy episodic drinking. Sebbene i dati sull’alcolismo siano in costante calo, infatti, il binge drinking resta un fenomeno da tenere costantemente sotto controllo.
Secondo l’ultimo rapporto Istisan (2016) la fascia di età più colpita è quella tra i 18 e i 24 anni dove la percentuale di consumatori binge drinking è del 21% per i maschi e al 7,6% per le femmine. Salta agli occhi che la prevalenza maschile è netta in tutte le fasce di età, tranne in quella tra gli 11 e i 15 anni (quando in teoria sarebbe addirittura vietato avvicinarsi all’alcol).
Per contro lascia ben sperare il fatto che negli ultimi anni nella fascia d’età tra i 16 e 17 anni, quella considerata più a rischio, il fenomeno sia in forte calo.
Guardando alla geografia, l’allarme rosso è in provincia di Bolzano, dove un bevitore su quattro è considerato un binge drinker. Un allarme che non è solo vuota statistica. Se si guardano i dati della mortalità da alcol, le province dov’è più diffuso il binge drinking sono anche quelle dove si muore più facilmente: Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia.
Nella mappa qui sotto, passando con il mouse sulle regioni, è possibile vedere dove il binge drinking è più diffuso e quali sono le percentuali sui bevitori.
Conoscere il binge drinking significa contrastarlo. In tutte le regioni ci sono servizi che aiutano fornendo informazioni su questo fenomeno. Per avere una prima panoramica e sapere chi sono i soggetti più esposti e le tentazioni da evitare, esplora i dati qui sotto.
http://www.lastampa.it/2016/05/13/italia/cronache/pensate-che-a-anni-siano-bambini-attenti-ai-party-alcolici-e-al-binge-drinking-oYiwfrMPSTHMKhjEIsMqEN/pagina.html
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