Il Comune: “Non obblighiamo nessuno. Ma studiano la domenica senza carne”
La giunta della sindaca Appendino vuole promuovere la cultura vegana e il rispetto degli animali
Stefania Giannuzzi, assessore all’Ambiente e alla tutela degli animali della giunta Appendino, mette subito le mani avanti: «Non vogliamo imporre a nessuno una dieta vegana o vegetariana». Certo è che nel programma di governo della sindaca Chiara Appendino si annuncia la volontà di promuovere «la dieta vegetariana e vegana sul territorio comunale» come «atto fondamentale per salvaguardare l’ambiente, la salute e gli animali attraverso interventi di sensibilizzazione sul territorio».
«Il nostro ragionamento parte una valutazione a 360 gradi sulle misure necessarie per rendere sostenibile dal punto di vista ambientale e della salute la nostra città».
LE INIZIATIVE
Adesso resta da capire come sarà articolata questa attività di promozione. Giannuzzi sottolinea che il lavoro di programmazione è appena iniziato e che non ha «intenzione di decidere da sola» ma attraverso il coinvolgimento delle diverse associazioni operanti in città».
Dal suo punto di vista si potrebbe studiare la riproposizione del Veg-festival ma anche momenti simbolici sul modello delle domeniche ecologiche, «cioè una giornata dove si invitano i cittadini a non consumare carne spiegando le ragioni di questa scelta ma chiarendo anche che si tratta di una partecipazione assolutamente volontaria e che nulla sarà imposto».
LOTTA ALL’INQUINAMENTO
Nel programma Appendino, così, la promozione della dieta senza carne è inserita tra le diverse azioni per combattere l’inquinamento dell’aria, favorire la riduzione dei rifiuti e degli sprechi alimentari. Che cosa c’entra la dieta vegana o vegetariana? «Noi - continua l’assessore Giannuzzi - prendiamo spunto dalle indicazioni dell’Onu e della Fao che mettono in evidenza l’impatto ambientale degli allevamenti intensivi anche sulla produzione di gas serra». Indicazioni di carattere generale che si sposano con quelle del territorio. Secondo l’assessore, infatti, «Torino, storicamente, è una città molto sensibile con la presenza di una trentina di locali che fanno una ristorazione specificatamente vegetariana e vegana».
La giunta Appendino, dunque, intende partire da qui per promuovere «diete alimentari ambientalmente sostenibili» ma senza penalizzare gli allevatori. Giannuzzi si dice convinta
di sostenere una posizione che ricalca quella di «Slow Food, la quale sottolinea la necessità di un consumo consapevole della carne anche attraverso una riduzione di questo tipo di alimentazione».
TUTELA ANIMALI
La giunta Appendino, poi, si impegna «a promuovere una cultura del rispetto che riconosca tutti gli animali come soggetti di diritti».
Tra le iniziative da realizzare c’è la proposta di modificare il regolamento comunale per disincentivare la presenza di circhi con animali sul territorio comunale.
E poi si prevede l’introduzione di criteri per l’uso di prodotti cruelty-free (non testati sugli animali) negli appalti delle pulizie degli edifici pubblici e negli appalti di fornitura di prodotti nelle scuole.
Infine si punta alla realizzazione di colombaie in alcune aree verdi per fornire alimentazione adeguata ai colombi e ridurne il numero in modo incruento.
http://www.lastampa.it/2016/07/20/cronaca/una-torino-a-misura-di-vegano-pVIQKizrTR4ykAVJ48SZiK/pagina.html
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