Dopo la Germania, anche l’Austria ha varato un piano di incentivi a sostegno della mobilità elettrica. Il bonus massimo approvato a Vienna è di 4.000 euro, esattamente lo stesso importo al quale aveva dato il via libera poco prima dell’estate anche il governo di Berlino.
Obiettivo 16.000 veicoli elettrici, a idrogeno, ibridi plug-in
Investimenti e obiettivi sono diversi: la Germania ha stanziato 1,2 miliardi di euro, quasi la metà dei quali a carico dei costruttori, con l’obiettivo di raggiungere almeno quota 500.000 veicoli elettrificati entro il 2020. L’Austria si è limitata a 72 milioni e punta a 16.000 veicoli elettrici, a idrogeno (l’austriaca Magna è impegnata nello sviluppo di questa tecnologia ed ha esibito un prototipo al Salone di Hannover) e ibridi plug-in. Gli incentivi valgono sia per i privati sia per le imprese e sono equamente divisi tra i ministeri dei Trasporti, dell’ambiente e gli importatori.
Fino a 4.000 euro di bonus per le auto elettriche
Nel dettaglio, i modelli a zero emissioni (elettrici o a idrogeno) beneficiano di 4.000 euro (3.000 per le aziende), mentre quelli ibridi plug-in di 1.500, fino a un totale massimo di 48 milioni. Cinque milioni sono espressamente riservati alle due ruote a batterie e ai veicoli commerciali leggeri elettrici.
I restanti 19 milioni serviranno per il potenziamento della rete di ricarica pubblica, di quella rapida in particolare: ciascuna colonnina realizzata a partire dal 2017 verrà incentivata con 10.000 euro.
I privati che optassero per l’installazione di una Wallbox ottengono altri 200 euro. Le auto elettrificate di distingueranno da una specifico segnale di riconoscimento.
In Germania, Tesla trova il modo di accedere agli incentivi
In Germania, dove il governo aveva fissato in 60.000 euro (Iva esclusa) il limite di prezzo per accedere al bonus (4.000 euro per le auto a zero emissioni, 3.000 per le ibride plug-in), Tesla ha lanciato la propria offensiva. Dopo aver inizialmente criticato l’iniziativa per il suo mancato coinvolgimento e per l’esclusione dei propri modelli dall’incentivo, adesso ha limato di 7.000 euro il listino di Model S. Al netto dell’imposta sul valore aggiunto costa 58.250 euro (69.400 con l’Iva) ed è quindi fra le vetture ammesse al contributo. L’operazione ha comportato il sacrificio di diverse dotazioni, prima di serie. Tipo il navigatore, i sensori di parcheggio, la retrocamera o l’avviso sull’angolo morto. Gli equipaggiamenti perduti sono stati raggruppati in un Comfort pack da 5.200 euro, ma per il bonus conta il prezzo base.
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