domenica 26 marzo 2017

Al Nord-Ovest il record degli outlet

In Piemonte salgono a quattro i centri commerciali. Clienti europei e asiatici grazie al traino del turismo




«A Tokyo ci sono agenzie turistiche che organizzano brevi soggiorni nelle città d’arte, soprattutto Venezia, Milano, Torino, Firenze e Roma. Compresa c’è anche una giornata di shopping nell’outlet più vicino»

 L’ultima trovata nei pacchetti del Sol Levante, secondo Sandro Castaldo, professore ordinario di marketing all’Università Bocconi di Milano, è utile a spiegare come intrattenimento e fascino del made in Italy, uniti ai prezzi scontati, siano alla base dell’ascesa sociale ed economica dei grandi outlet. 



Nati spesso ai bordi delle periferie di città e province, in quelle che urbanisti e antropologi chiamano «le terre di mezzo», «i non luoghi», sembrano funzionare bene nel Nord-Ovest dello Stivale, dove migliaia di Millenials e Post-Millenials trascorrono spesso il sabato pomeriggio

 Un caso particolare è il Piemonte, dove nel giro di una quindicina d’anni sono sorti quattro outlet nello spazio di un centinaio di chilometri

L’ultima apertura è stata a Settimo con il Torino Outlet Village dell’azienda di Percassi che si aggiunge agli altri tre maxi-centri commerciali: Mondovicino (Mondovì), Vicolungo (Novara) e Serravalle (Alessandria). «Nel Nord-Ovest - spiega il professore Castaldo - spesso hanno contribuito a creare un volano economico importante, creando centinaia di posti di lavoro, tra negozi, ristoranti, bar più l’indotto. Ma hanno anche rilanciato i consumi grazie ai marchi del made in Italy con prezzi scontati in media dal 30 al 70%»

 A fare da apripista è stato Serravalle, il primo outlet di nuova generazione, con centinaia di negozi all’interno, inaugurato all’inizio del 2000 dalla società McArthurGlen
 Il colosso inglese, oltre 3,5 miliardi di ricavi, gestisce anche i centri commerciali di Noventa di Piave (Venezia), la Reggia a Marcianise (Caserta) e Castel Romano (Roma). «Il nostro outlet - spiega la center manager di Serravalle, Daniela Bricola - riesce ad attirare migliaia di persone grazie alla sua presenza strategica. Si trova in Piemonte ma è a pochi chilometri dalla Liguria, dalla Lombardia e soprattutto da Milano, la città della moda»
 Qui la metà delle vendite arriva proprio dai turisti stranieri, francesi, svizzeri e tedeschi, ma anche russi, cinesi e giapponesi attratti dalle griffe. Con un investimento di 115 milioni di euro la struttura è stata arricchita di 60 negozi in più per un totale di 250 punti vendita

Il traino di Milano vale pure per Vicolungo, la struttura di Novara gestita dalla spagnola Neiver, che vanta una quindicina di outlet che generano oltre un miliardo di vendite l’anno. In Italia Neiver è proprietaria anche dell’outlet di Castelguelfo a Bologna. La ricetta rodata passa per prezzi con forti sconti, tanti brand della moda e intrattenimento con musica e mostre d’arte. Una formula usata anche a Serravalle, dove accanto alla rassegna jazz, che va avanti da dieci anni, l’anno scorso ci sono stati concerti di Antonello Venditti, Elio e le Storie Tese e Fedez.  

Al Centro e al Sud però i centri commerciali fanno più fatica a decollare. Spesso perché sono di vecchia generazione, più piccoli, non riescono a stare al passo con gli investimenti, hanno meno negozi e quindi anche meno griffe

 «Gli outlet hanno avuto più fortuna degli ipermercati - ragiona Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione - perché possono fare promozioni in modo più aggressivo rispetto alle aziende tessili e di abbigliamento. Ora anche la grande distribuzione si sta organizzando per creare centri commerciali come quello di Arese, seguendo formule più innovative che uniscano l’abbigliamento all’alimentare». 


Ma non è solo oro quel che luccica negli outlet. La cronaca annovera più di un episodio di gestioni poco trasparenti o finite in aule di tribunale. Basti pensare ai migliaia di capi falsi prodotti in Cina e venduti in più negozi ospitati nella struttura di Marcianise e o alle indagini sulla costruzione di The Mall, l’outlet di Sanremo, di cui era consulente anche Tiziano Renzi, padre dell’ex premier



http://www.lastampa.it/2017/03/25/economia/moda-musica-e-prezzi-bassi-cos-il-nordovest-taglia-il-record-degli-outlet-IOWlArsNyNWBidoJfnc7EN/pagina.html

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