domenica 26 marzo 2017

Col metodo Genova M5S rischia alle comunali

Cassimatis ha denunciato Beppe Grillo e Alessandro Di Battista. La querela penale è stata depositata in Procura a Genova nei giorni scorsi. E adesso il rischio, concreto, è che il M5S sia escluso dalla corsa a Palazzo Tursi.

«La mia assistita si è sentita diffamata dalle affermazioni di Beppe Grillo, in qualità di garante del Movimento — spiega il legale di Marika Cassimatis, Lorenzo Borré — nelle parole utilizzate proprio nel post in cui la si esclude dalle elezioni. Inoltre ugualmente diffamanti ha ritenuto le parole pronunciate dal parlamentare Alessandro Di Battista, pronunciate proprio in occasione della pubblicazione del post».

Cassimatis è chiusa in silenzio stampa dal giorno del ribaltone di Grillo, ma dovrebbe arrivare nelle prossime ore la convocazione di una conferenza stampa, a Genova, in cui illustrerà tutte le azioni intraprese e le ragioni che l'hanno spinta ad agire


La candidata sindaca grillina di Genova, Marika Cassimatis, disarcionata dal vertice della lista dallo stesso leader, in qualità di Garante, lo aveva promesso, il giorno stesso dell'esclusione: «Beppe ci vediamo in tribunale, mi hai diffamato», e ha mantenuto la parola. La querela infatti è stata presentata nei giorni scorsi dalla stessa Cassimatis, ma oltre alla denuncia penale, è molto probabile che Cassimatis abbia imboccato anche la via civile, con una procedura d'urgenza, che potrebbe innescare, a giorni, una sospensiva del risultato delle "comunarie" rifatte, ovvero quelle che sono state celebrate, dopo la squalifica da parte di Grillo, della stessa Cassimatis. E che hanno incoronato quello che era indicato come il candidato favorito, Luca Pirondini.

E a confermare la probabilità del percorso, anche civile, è lo stesso legale Borré, che dice sibillino: «Non è da escludere questa eventualità», si limita a commentare.

Insomma: l'effetto delle azioni legali, intraprese da Cassimatis potrebbe essere immediato. Con il congelamento del candidato sindaco scelto dalla seconda tornata di urne telematiche, Luca Pirondini. Ma con lo speculare congelamento della stessa Cassimatis che aveva vinto la prima tornata di urne telematiche.

Ma se il primo effetto potrebbe essere, se il giudice lo riterrà opportuno, immediato, è molto remota la possibilità che invece prima della data delle elezioni (per ora si parla dell'11 giugno, con eventuale ballottaggio il 25) non arriverà alcuna sentenza. Questo renderà impossibile dunque, per il M5S, di partecipare alle elezioni amministrative.

Beppe Grillo, con il post sul suo blog, aveva definito "incandidabile" Cassimatis perché "molti esponenti" della sua lista "hanno ripetutamente e continuativamente danneggiato l'immagine del MoVimento 5 Stelle", ha scritto. Decidendo dunque di "squalificare" una delle prime attiviste, che aveva cominciato a partecipare al Movimento nel 2012, riaprendo le urne, con un'altra azione irrituale: aprendo la platea di votanti non agli iscritti genovesi, ma in tutta Italia.

Ieri Cassimatis ha per la seconda volta rotto il silenzio stampa che si è imposta dal giorno del clamoroso post di Grillo: sul suo profilo Facebook ha pubblicato per la seconda volta l'appello allo stesso Beppe Grillo. «Ripeto questo post perché non ho ancora ricevuto notizie da Beppe Grillo», ha scritto. E prosegue: 

«Lista non idonea? 1) fedina penale linda e pulita 2) militanza con altri partiti? non pervenuta 3) precedenti candidature con liste concorrenti al M5S? Non pervenute 4) anni di attivismo sul territorio? Pervenuti 5) lavoratori e lavoratrici economicamente indipendenti? Pervenuti... Ma allora? Di che stiamo parlando?»

 E pubblica la foto "Beppe io sono qui". Anche il sindaco Marco Doria, ieri, è intervenuto sul "caso" Cassimatis: «Una vicenda sconcertante»




http://genova.repubblica.it/cronaca/2017/03/25/news/in_primo_piano-161329934/

Nessun commento:

Posta un commento