giovedì 26 ottobre 2017

CACCIATORI ASSASSINI DI UMANI: LA STRAGE CONTINUA, ammazzato un altro cercatore di castagne

Poche settimane dopo aver ucciso un cercatore di castagne ed essere scappati cacciatori ne uccidono un altro..


L’Enpa chiede la sospensione della caccia nei fine settimana

La tragedia in località Principi: la vittima è un assicuratore di Diano Marina di 59 anni che è morto sotto gli occhi della compagna a Bardineto (Savona), ucciso da un cacciatore nel bosco mentre cerca funghi e castagne


È stato ucciso dal colpo di fucile sparato da un cacciatore, sotto gli occhi della compagna

Insieme stavano cercando funghi e castagne quando è avvenuta la tragedia. È morto così, questo pomeriggio, Roberto Viale, 58 anni, che abitava a Diano Marina dove era titolare di un’agenzia di pratiche auto e di assicurazioni

È lui la vittima dell'ennesimo tragico incidente di caccia avvenuto in località Principi a Bardineto

Il cacciatore, un venticinquenne di Bardineto, è indagato per omicidio colposo: fucile e documenti di caccia sono stati sequestrati dai carabinieri. Secondo quanto ricostruito dai militari della Compagnia di Cairo Montenotte, il cacciatore con la sua squadra stavano braccando un cinghiale

All’improvviso, il venticinquenne (che era in una posizione rialzata) se lo è trovato a una ventina di metri e ha sparato, mancando però il bersaglio. Il colpo ha invece centrato Roberto Viale che era a una distanza di una settantina di metri

Un colpo al petto. Che non gli ha dato scampo. Sotto gli occhi, appunto della compagna, che si è messa a urlare, gridare aiuto. Il cacciatore è subito accorso, ha visto il fungaiolo agonizzante, ha cercato di rianimarlo

Nel frattempo è stato chiamato il 118: sono intervenuti i sanitari con l’automedica, i militi della Croce Verde di Bardineto, i vigili del fuoco. Ma per l’uomo non c’è stato niente da fare

«Siamo ancora sotto choc per quanto accaduto ieri. Mio fratello amava quelle zone. Mia mamma è una Franchelli ed è originaria proprio di Bardineto. Conosceva quei posti. Ci andavamo da bambini»

Marco Viale è il fratello di Roberto, l’agente assicuratore morto colpito da una fucilata al petto sparata per errore da un cacciatore, persona altrettanto stimata e conosciuta da tutti. «A Bardineto abbiamo una casa e ci conosciamo tutti – racconta il fratello della vittima –. Mio fratello era andato con la compagna a raccogliere del fogliame per abbellire il giardino. Era una persona amata e stimata da tutti. Una tragedia senza senso»

L’ENPA: PROIBIAMO LA CACCIA NEI FINE SETTIMANA  

Sulla tragedia avvenuta nei boschi di Bardineto, oggi si è registrato un intervento dll’Enpa. «L’incidente - si legge in una note - che si aggiunge a diversi altri egualmente tragici verificatisi nel resto d’Italia, dovrebbe far prendere coscienza ai politici amici della caccia che la amministrano, che deve essere ricondotta a modalità meno pericolose

La Protezione Animali savonese ricorda infatti che, a fronte degli attuali, per fortuna in continua diminuzione, 3.885 cacciatori savonesi, vi sono migliaia di persone che frequentano i boschi disarmati, soprattutto nel fine settimana; sono gli escursionisti, i bikers, i cercatori di funghi, gli arrampicatori, che hanno il diritto di esercitare la loro attività non pericolosa, almeno per gli altri, senza dover correre rischi di essere feriti o perdere la vita per una pallottola vagante»

Proseguono gli zoofili: «Ed allora, in un paese serio in cui la cosa pubblica è amministrata in nome dei cittadini e non dei soli cittadini-cacciatori, la caccia deve essere subito ridimensionata, proibendone l’attività nei giorni della settimana di maggior afflusso di persone nei boschi e tutti i giorni finché il fogliame è fitto; e quindi il sabato, la domenica ed i giorni festivi, ad esempio permettendola solo al lunedì ed al mercoledì, da un’ora dopo il sorgere del sole ad un’ora prima del tramonto, senza nessuna delle deroghe e concessioni attualmente vigenti»



È stata eseguita l’autopsia sul corpo di Roberto Viale, il cinquantanovenne titolare dell’omonima agenzia di assicurazioni a Diano Marina che ha perso la vita domenica pomeriggio nei boschi di Bardineto, in località Principi, dopo essere stato raggiunto dal colpo di fucile esploso dal cacciatore Luigi Maule, di 25 anni. E’ stata una vastissima emorragia interna, sono le prime conclusioni del medico legale Marco Canepa, ad uccidere l’assicuratore

L’esame autoptico ha accertato che il colpo esploso dal fucile del cacciatore venticinquenne Luigi Maule (ora indagato per omicidio colposo) ha raggiunto la vittima alla schiena, mentre era in piedi

Il proiettile, di grosso calibro, purtroppo ha danneggiato il polmone e il fegato causando lesioni interne gravissime che, nonostante i soccorsi, non hanno lasciato scampo a Roberto Viale

Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri della stazione di Calizzano, Luigi Maule avrebbe sparato verso un cinghiale che si trovava ad una ventina di metri di distanza da lui. Purtroppo il proiettile, un calibro 306 esploso da un fucile a canna rigata (ora sotto sequestro), ha mancato il bersaglio ed ha finito per raggiungere Roberto Viale che si trovava una settantina di metri più in basso rispetto al cacciatore

I primi rilievi avrebbero stabilito che dalla posizione in cui si trovava, per la conformazione del terreno (in discesa), Luigi Maule non poteva vedere quello che c’era sotto il punto il cui si sarebbe trovato il cinghiale (al momento di sparare quindi non si sarebbe minimamente accorto della presenza di due persone nella stessa linea di tiro del suo bersaglio). Una circostanza aggravata dal fatto che in questo periodo nei boschi la vegetazione è ancora molto folta, con il fogliame che impedisce una corretta visione

I militari dell’Arma, nei prossimi giorni, svolgeranno ulteriori accertamenti sullo stato dei luoghi per confermare questa ricostruzione. Sul fatto invece che il cacciatore avesse tutti i permessi in regola e si trovasse in una zona dove l’attività venatoria era consentita non sembrano esserci dubbi

Nel frattempo i carabinieri hanno anche ascoltato nuovamente la testimonianza di Luigi Maule, che dovrà rispondere dell’accusa di omicidio colposo, sul drammatico incidente

Il giovane, che è assistito dall’avvocato Emi Roseo, è apparso molto provato per quanto successo e, soprattutto, per aver causato la morte di Roberto Viale (“Io sono qui vivo e lui non c’è più” avrebbe ripetuto più volte). «Sia il ragazzo che la sua famiglia sono davvero disperati per il dolore delle persone vicine alla vittima», ha detto il legale che ha anche precisato che sono già state avviate tutte le procedure di risarcimento attraverso l’assicurazione

http://www.lastampa.it/2017/10/23/edizioni/savona/bardineto-il-fratello-dellassicuratore-ucciso-da-un-cacciatore-tragedia-senza-senso-O2tAl1FMp0TR3qVHP2oPwN/pagina.html


http://www.lastampa.it/2017/10/22/edizioni/savona/cacciatore-ferito-a-bardineto-L47cGChZwnbjKjuUQRAsyL/pagina.html


http://www.lastampa.it/2017/10/24/edizioni/savona/il-cacciatore-disperato-io-sono-vivo-lui-non-c-pi-EvGZjdysOrmzGQfbRW17zJ/pagina.html


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