Quorum mancato per i due quesiti del referendum sulla messa a bando di gara del servizio pubblico di Roma, l’affluenza finale dei votanti alla chiusura dei seggi alle ore 20 è stata del 16,38%
A partire dalle 8 hanno votato 386.785 cittadini, il quorum richiesto per questo referendum consultivo era del 33,3% degli aventi diritto
schierati per il No il M5s della sindaca Virginia Raggi,
i sindacati confederali,
Fratelli d’Italia e le sinistre
Non senza polemiche sulle difficoltà al voto, non ultima la richiesta della tessera elettorale
Il Campidoglio in una nota ha precisato che bastava il solo documento di riconoscimento per votare regolarmente
«Ci arrivano dai seggi numerose segnalazioni di fatti gravissimi che stanno impedendo a molti cittadini di esercitare regolarmente il loro diritto di voto»,
la denuncia di Riccardo Magi, Alessandro Capriccioli e Francesco Mingiardi,
promotori della consultazione, e Simone Sapienza, segretario di Radicali Roma
«In particolare, molti presidenti impediscono di votare a chi è sprovvisto di tessera elettorale, mentre il regolamento afferma con inequivocabile chiarezza che per accedere alle urne è sufficiente il documento di identità
Alcuni seggi, inoltre, non risultano accessibili ai disabili, altri sono stati spostati, in pressoché tutti manca un presidio delle forze dell’ordine
Documenteremo tutte le violazioni di cui avremo notizia, per utilizzarle già da domani in ogni sede opportuna», promettono
E Magi esorta:
«Ribelliamoci con la partecipazione!»
L’Atac è una delle aziende di trasporto pubbliche più grandi d’Europa, ma anche tra quelle che possiede gli autobus più anziani e un debito “monstre” stimato in circa 1,4 miliardi di euro
La municipalizzata dei trasporti di Roma, è un malato che si sta sottoponendo ad una complessa cura per la guarigione
Si tratta del concordato preventivo in continuità, una strada difficile e ricca di ostacoli, che consiste in una sorta di accordo con i creditori sotto l’egida del tribunale
A dicembre l’assemblea dei creditori dovrà dare l’ok definitivo al concordato sul quale si è espresso già positivamente il tribunale
L’azienda del trasporto pubblico locale ha oltre 11 mila dipendenti e un parco bus di quasi 2000 autobus ma in media - secondo stime del Campidoglio - sono 1.300 quelli che riescono ad uscire ogni giorno, gli altri o sono troppo anziani, o vengono fermati dai guasti
«Ce l’hanno lasciata con 1 miliardo e trecento milioni di euro di debiti, soltanto 850 bus circolanti sui 2.000 necessari per garantire un servizio adeguato a lavoratori, studenti e turisti», ha sottolineato in passato la sindaca Virginia Raggi rimarcando di fatto l’aumento di mezzi in funzione
Mentre il presidente dell’Atac Paolo Simioni ha ricordato: «Quando sono arrivato a agosto 2017 l’azienda non riusciva più a pagare gli stipendi, i fornitori non rispondevano al telefono ed erano arrivati i primi pignoramenti dei conti correnti
Abbiamo subito preso atto della gravità della crisi e ci siamo messi immediatamente al lavoro»
Tra nuovi mezzi già messi su strada e quelli in arrivo (il Campidoglio ha stanziato 167 milioni di euro per l’acquisto di 600 nuovi autobus nel prossimo triennio, 227 già disponibili a breve, e di recente ha previsto circa 18 milioni di euro per l’acquisto di altri nei prossimi 3 anni), l’obiettivo più volte esplicitato dal Comune a 5 Stelle è quello di rinnovare la flotta
Che al momento ha un’età media di oltre 12 anni
Sui bus, spesso vetusti, si registrano non di rado incendi - come quello divampato a bordo di un mezzo di 15 anni a maggio nella centralissima via del Tritone - o, più spesso, principi di incendio
Tanto che su twitter spopola l’hashtag #FlamBus che conteggia, con tanto di numero di linea e lungo dell’incidente, tutti i «bus flambe’ alla romana»
Un capitolo a parte anche la manutenzione non sempre facile, visti i fondi, e che riguarda anche le strutture delle fermate metro, come ascensori e scale mobili, non da ultimo la scala mobile della metro Repubblica dove sono rimasti feriti alcuni tifosi russi
Iter concordatario a parte l’appuntamento col referendum, seppure consultivo, sulla messa a gara del trasporto pubblico di Roma è un test politico importante per il Campidoglio:
si saprà se i cittadini, primi fruitori del servizio martoriato, sono per la strada scelta dai pentastellati o guardano alla liberalizzazione come ad una soluzione possibile
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