mercoledì 20 marzo 2019

Domenica 24 marzo si vota in Basilicata: FILOTTO Salvini o Di Maio..?


Domenica 24 marzo gli elettori della Basilicata saranno chiamati a scegliere il nuovo 
presidente di Regione
 Le elezioni regionali in Basilicata si terranno dalle 7 alle 23, in una sola giornata
  E appena chiusi i seggi si procederà con lo spoglio
 delle schede
 Le ultime regionali sono state quelle del 2013, quando si affermò Marcello Pittella, candidato del centrosinistra. In teoria si sarebbe dovuto rivotare a novembre del 2018, ma in seguito all’inchiesta sulla sanità, che ha coinvolto anche il presidente uscente Pittella, si è arrivati a un rinvio della data e un balletto sul nuovo 
giorno delle elezioni
dopo una serie di ipotesi – tra cui quella di un election day il 26 maggio insieme alle europee – si è deciso di votare il 24 marzo

Come si vota alle elezioni regionali in Basilicata
Si voterà con un
 nuovo sistema elettorale
Intanto i consiglieri sono passati da 30 a 20
 È stato poi inserito un criterio per la parità di genere
da una parte la doppia preferenza per il voto, dall’altra il principio per cui in ogni lista gli esponenti di un sesso non possono essere più del 60% del totale

 Gli elettori potranno esprimere una o due preferenze:
 nel secondo caso dovranno essere per un uomo e per una donna, pena l’annullamento della seconda preferenza

È stata annullata, con la nuova legge elettorale, la possibilità di voto disgiunto

Se si vota un consigliere esprimendo la preferenza, il voto andrà anche al presidente a cui la lista è collegata

 Non ci sarà un ballottaggio, per cui viene eletto chi prende più voti

Viene adottato un sistema proporzionale, ma con un premio di maggioranza che sarà progressivo, in base al numero di voti raccolti
 Con il 30% i seggi saranno 11 (cioè il 55%)
Per un massimo di 14 seggi

Sono previste due circoscrizioni: quella di Potenza in cui verranno eletti 13 consiglieri e quella di Matera con 7

La soglia di sbarramento è prevista al 3% per le liste e all’8% per le coalizioni

 Nel caso in cui la coalizione non raggiunga l’8%, le liste al suo interno che hanno ottenuto almeno il 4% dei voti verranno comunque rappresentate in consiglio regionale

I candidati alle elezioni regionali in Basilicata

I candidati alla presidenza della Regione sono quattro:
 Vito Bardi per il centrodestra, Antonio Mattia per il Movimento 5 Stelle, Valerio Tramutoli per la lista Basilicata Possibile e Carlo Trerotola per il centrosinistra

 La sfida sembra sostanzialmente a tre, con il candidato di sinistra – Tramutoli – tagliato fuori
 Il centrodestra ha scelto come candidato – per volontà di Forza Italia – un generale

 Mentre il centrosinistra ha optato per un farmacista, sostenuto dalla coalizione allargata (con Pd e Leu), conosciuto in quanto figlio di un ex sindaco vicino a
 Giorgio Almirante

Sulle regionali in Basilicata non sono stati realizzati sondaggi ufficiali e quindi è difficile prevedere il risultato in una Regione che negli ultimi anni si è confermata un fortino rosso

Le regionali del 2013 hanno visto il trionfo del centrosinistra con Pittella:
 per lui quasi il 60% dei voti

 Dietro di lui arrivò Salvatore Di Maggio, per il centrodestra, al 19,4%
 Terzo Piernicola Pedicini del M5s al 13,2%
 La candidata di Sel raccolse il 5,2%

Andando a vedere invece le elezioni più vicine, quelle del 2018, le cose sono
 molto cambiate
 Anche se in questo caso si è votato per il rinnovo del Parlamento nazionale
 Alla Camera si è affermato il Movimento 5 Stelle con il 44,4% dei voti in regione

Nettamente dietro il centrodestra, fermo al 25,4%
 Ancora peggio il centrosinistra, solo al 19,6%
 Buono, invece, il risultato di Leu che ha fatto registrare uno dei migliori risultati in Italia proprio in questa regione,
 con il 6,4% dei voti


COME è ANDATA LA SCELTA DELLA DATA
 DEL VOTO

  La Regione Basilicata «dovrà provvedere a convocare, nel termine di 20 giorni dalla comunicazione della presente decisione, i comizi per le elezioni del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale, da tenersi nella data utile più ravvicinata»

Lo ha deciso il Tar per la Basilicata
 Il Tribunale amministrativo ha accolto il ricorso presentato dal Movimento cinque stelle contro la decisione della Giunta regionale di votare il 26 maggio, in concomitanza con le Europee

Il Tar per la Basilicata, con la sentenza di accoglimento del ricorso presentato dal M5s, ha voluto quindi «assicurare il più celere ripristino della piena legittimazione democratica» e «l'ordinaria funzionalità» della Regione, rispetto alla previsione di un «election day» - con l'accorpamento delle elezioni regionali a quelle europee - che invece era alla base del decreto con cui la presidente facente funzioni della Regione, Flavia Franconi, aveva fissato la data della consultazione elettorale al 26 maggio, circa sei mesi dopo la scadenza naturale della legislatura

 Per il Tribunale amministrativo, infatti, le norme regionali fanno un esplicito riferimento alla legge nazionale del 2004 che si limita a stabilire che «le elezioni non possono avere luogo oltre i 60 giorni successivi al termine del quinquennio o nella domenica compresa nei sei
 giorni ulteriori»: 
si tratta così di un «rinvio ricettizio» e diretto della legge regionale a questa norma nazionale - in quanto «legislazione cornice» - ma non a quella che invece contemplerebbe l’election day, e quindi l'accorpamento 
delle due votazioni

 Per i giudici «la legge regionale di riferimento e la legge statale di cornice», ovvero la numero 165 del 2004, «non contemplano alcuna previsione che imponga la celebrazione delle elezioni regionali in concomitanza con quelle europee», e quindi «risulta preclusa l’eterointegrazione di tale quadro disciplinare»

LA REGIONE NON FARÀ RICORSO 
 La Regione Basilicata non presenterà ricorso contro la sentenza emessa oggi dal Tar sulla data delle elezioni regionali

 In una nota diffusa dall’ufficio stampa della Giunta, l’ente ha espresso «la propria volontà di darle piena esecuzione»
 Le elezioni si terranno nella prima domenica dopo il 60/o giorno dalla convocazione
 dei comizi:
 l'ipotesi al momento più accredita è quella del voto il 24 marzo

LA NOTA DEL CANDIDATO M5S MATTIA 
 «Il Tar della Basilicata ci ha dato ragione e ha ripristinato la democrazia in questa regione»

 Lo scrive, in una nota, il candidato M5S alla Presidenza della Regione, Antonio Mattia «Certo è che - aggiunge - si poteva evitare questo teatrino imbarazzante e per certi
 aspetti vergognoso»

 «Ci auguriamo - prosegue - che Flavia Franconi (presidente della Giunta facenti funzioni) e i suoi 'sostenitori' interessati abbiano la decenza di evitare, dopo questa sacrosanta sentenza, ulteriori manovre finalizzate a tenere bloccata la democrazia 
in Basilicata
La sentenza pone fine a qualunque maldestro tentativo in tal senso»

IL COMMENTO DI SANTARSIERO 
  «Non commento la sentenza,
 è chiara
Ho chiesto con una nota ufficiale alla presidente facente funzioni Franconi di procedere senza indugio alla indizione delle elezioni regionali»

Così il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vito Santarsiero (Pd), dopo la decisione del Tar Basilicata che ha accolto il ricorso del M5s sulle elezioni regionali 

LIUZZI (M5S) «LUCANI SI RIAPPROPRINO DELLA DEMOCRAZIA» 
«Il tentativo di restare aggrappati alla poltrona oltre ogni limite consentito dalla legge è miseramente fallito:
 il Tar ci ha dato ragione dicendo che occorre andare senza indugio a nuove elezioni e ripristinare la sovranità popolare come affermato a chiare lettere nel testo della sentenza»
 Lo afferma in una nota Mirella Liuzzi, segretario di presidenza e parlamentare M5S alla Camera, a margine della sentenza con cui il Tar ha accolto il ricorso del M5S contro il decreto della vice presidente della giunta regionale con cui erano state indette le elezioni regionali per il 26 maggio in accorpamento con le Europee
«La Basilicata finalmente potrà riappropriarsi della democrazia vilipesa, il Tar ha stabilito che la Regione dovrà convocare entro 20 giorni i comizi elettorali quindi si preannunciano elezioni a Marzo

 Usciamo finalmente da un tunnel durato sette lunghi mesi in cui un’intera Regione è rimasta ostaggio di un ex governatore, di un partito e dei suoi tristi scandali
 La parola torni al popolo!», conclude Liuzzi



https://www.fanpage.it/elezioni-regionali-basilicata-2019-chi-sono-i-candidati-alla-presidenza-di-regione/


https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/potenza/1099243/elezioni-in-basilicata-tar-accoglie-ricorso-m5s-non-si-votera-a-maggio.html


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