mercoledì 20 marzo 2019

'Siamo terrapiattisti, noi non paghiamo': buttati giù dal treno e denunciati


“Noi siamo Terrapiattisti e siamo ambasciatori diplomatici fuori ogni giurisdizione”:
 in questo modo quattro italiani sul treno Intercity che da Milano è diretto a Ventimiglia, hanno motivato ai carabinieri il rifiuto di pagare il biglietto
Al momento del controllo del biglietto, questi hanno tirato fuori un foglio plastificato dicendo di essere “soggetti di diritto internazionale pregiuridico e stati di sé stessi”, ragion per cui il solo controllo effettuato su di loro è stato un “attacco ad uno stato libero perseguibile alla corte mondiale” essendo cittadini del mondo e avendo il diritto di viaggiare gratis senza aver bisogno di pagare alcun ente
I controllori del treno, stupefatti da tale motivazione, hanno avvertito subito i carabinieri in quanto i quattro insistevano sul viaggiare gratis
 Arrivati sul posto, i carabinieri sono stati costretti a portarli in caserma sotto denuncia per interruzione di pubblico servizio e rifiuto di fornire le proprie generalità, per non aver voluto neanche mostrare i documenti di identità

I soggetti, anche durante l’interrogatorio, hanno continuato a ribadire il loro “credo da terrapiattisti” come motivazione alla mancata collaborazione con le forze dell’Ordine

 È accaduto a Pavia:
 protagonisti della vicenda quattro persone tra i 26 e i 43 anni, tre uomini (un 43enne di Verona, un 37enne di Messina e un 26enne di Ancona) e una donna (una 37enne di Savona)

Dopo essere stati beccati privi del titolo di viaggio, i quattro hanno ostacolato le operazioni per la loro identificazione, provocando un ritardo di quasi
 un'ora del treno:
 per questo sono stati denunciati per rifiuto di fornire le loro generalità e per interruzione di pubblico servizio dai
 Carabinieri di Pavia
 I quattro, che si sono definiti «terrapiattisti e cittadini del mondo» infatti anziché tirare fuori i documenti hanno esibito un foglio plastificato definito «Autodeterminazione»

Sotto gli occhi increduli dei Carabinieri, racconta oggi La Provincia Pavese, i quattro - che non avevano volutamente i documenti - hanno affermato di essere «soggetti di diritto internazionale pregiuridico», «ambasciatori diplomatici fuori da ogni giurisdizione planetaria» nonché
 «Stati di se stessi»

Di conseguenza, a loro dire, il controllo costituiva un «attacco a uno Stato libero perseguibile dalla corte mondiale»

Un pretesto da furbetti o una seria rivendicazione? Probabilmente la seconda ipotesi, sebbene sia difficile capire il nesso tra la Terra eventualmente piatta e il diritto a viaggiare gratis

Secondo il Corriere della Sera, le persone denunciate erano in grado di intendere e di volere, non avevano fatto uso di alcol o sostanze stupefacenti ed erano tutte senza precedenti penali










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