Domenica 3 marzo in tutta Italia si sono svolte le primarie del Partito democratico
Il voto era aperto non solo a chi aveva la tessera del Pd,
ma a tutti i cittadini:
anche ragazzi tra i 16 e i 18 anni, italiani residenti all'estero e stranieri residenti in Italia e studenti fuorisede
Per votare le regole erano
poche ma chiare:
era necessario semplicemente portare con sé ai seggi di riferimento rispetto al proprio indirizzo di residenza un documento d'identità, la tessera elettorale e due euro come contributo per il voto
e mezzo di votanti
Alla fine il candidato Nicola Zingaretti ha trionfato sugli sfidanti Maurizio Martina e Roberto Giachetti, divenendo il nuovo segretario del Partito democratico
Da più parti si è sottolineato come l'elemento più importante delle primarie Pd sia stato la grande partecipazione
dei cittadini
Non sono però
mancati i problemi:
come documentato da Fanpage.it, infatti, a Milano il rispetto delle regole per esprimere il proprio voto ai seggi
non è stato così rigoroso
Una collaboratrice della nostra testata si è recata a votare ben 11 volte nel giro di due ore in diversi seggi cittadini, contravvenendo alla regola base che vieta di votare più di una volta
Secondo il regolamento delle primarie, infatti, per votare bisognerebbe recarsi nel seggio corrispondente al proprio indirizzo di residenza
Ma la realtà mostra come sia bastato dire ai rappresentanti del seggio di non avere con sé la tessera elettorale e comunicare a voce un indirizzo limitrofo a quello del seggio in cui la collaboratrice si è recata, per essere ammessa a esprimere la propria preferenza pur non risultando nell'elenco
In questa maniera, nel giro di un paio di volte, la collaboratrice ha potuto esprimere 11 voti: ovviamente, per non inficiare la votazione, ha sempre lasciato scheda bianca
Fanpage aveva già dimostrato l’assenza di controlli alle primarie dem nel 2016:
“Noi di Fanpage.it” avevano raccontato nel febbraio di quell’anno “siamo andati nei seggi delle primarie di Milano per vedere quanto
scarsi fossero i controlli
In meno di un’ora siamo riusciti a votare ben 5 volte in 5 seggi diversi
Solo in un caso ci hanno risposto che non essendo residenti in quell’area non potevamo votare, esattamente come previsto dal regolamento
Un regolamento che ovviamente vieta categoricamente di votare più di una volta e di votare fuori dal proprio seggio di residenza
Nei fatti basta dichiarare a voce di risiedere in una via limitrofe a quella del seggio per essere ammessi alla votazione, pur non risultando in elenco
È così che in meno di 60 minuti, ho votato 5 volte, ovviamente lasciando sempre scheda bianca”
https://milano.fanpage.it/milano-ho-votato-11-volte-alle-primarie-del-pd/
https://www.silenziefalsita.it/2019/03/04/primarie-pd-la-giornalista-di-fanpage-in-2-ore-ho-votato-11-volte-a-milano-anche-nello-stesso-seggio/
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