sabato 18 febbraio 2012

Le TRUFFE dei CORSI sulla FORMAZIONE motivazionale



         Come certi “guru” manipolano le menti dei più deboli

di Donatella Fazzino x Collana eXoterica

Da alcuni anni a questa parte l’Italia è una terra baciata dalla fortuna: infatti i grandi guru della formazione motivazionale statunitense vengono sempre più spesso nel Bel Paese a tenere i loro rinomati corsi. Per le migliaia di persone che vi prendono parte è un’esperienza a dir poco indimenticabile, soprattutto grazie alle cosiddette “prove speciali” (firewalking, power pole, ecc.). E per chi avesse perso l’occasione di incontrare un vero guru dal vivo, nessun problema: alcuni zelanti imitatori italiani – da circa una quindicina d’anni – provvedono con regolarità a diffondere il Verbo del pensiero positivo di matrice USA per mezzo di corsi (assai brevi per la verità) che costano la modica cifra di poche migliaia di euro.
Purtroppo – superato l’iniziale peak state emotivo – l’esperienza si dimostrerà sì indimenticabile, ma non per i contenuti del corso (decisamente risibili), quanto per lo stato del portafoglio, che risulterà molto alleggerito. Infatti il nostro frastornato partecipante – una volta rientrato in sé – dovrà accorgersi suo malgrado di avere sottoscritto (non ricorda bene quando e perché) l’acquisto di una serie di “corsi avanzati” grazie ai quali dovrebbe imparare come fare per cambiare davvero vita e – perché no? – diventare nel contempo milionario entro un paio d’anni (cosa che non guasta mai). Più volte col pensiero, negli anni a venire, quando la sua vita sarà andata a rotoli e i pochi risparmi si saranno ormai volatilizzati, si chiederà come ha potuto apporre la propria firma in calce a così tanti contratti con finanziamento annesso. Non solo la sua vita non è per nulla cambiata (o è cambiata in peggio perché sull’onda dell’entusiasmo ha preso decisioni avventate che lo hanno ridotto in miseria), ma per giunta – ogni mese – al danno si aggiunge la beffa: la rata da pagare!
Si consoli il nostro sprovveduto corsista: non è il solo ad essere passato attraverso questa deprecabile esperienza. Sono decine di migliaia gli italiani che ogni anno vengono adescati da amici e parenti – loro sì in perfetta buona fede – e convinti ad iscriversi all’imperdibile evento condotto dal “guru della formazione” di turno. I più fragili (o i più scontenti) abboccano come tanti pesciolini all’amo, e nell’arco di un paio di ore sono pronti a riempire di denaro sonante le reti tese ad hoc dal furbastro che in quel momento si avvale del miglior battage pubblicitario.
Una cosa non è chiara: perché – o per chi – vengono tenuti questi corsi? L’intento è davvero quello di orientare l’uditorio verso un miglioramento della propria condizione psichica, relazionale e/o finanziaria? I trainer sono tutti degli “innocui agnellini” votati al bene dell’umanità? O qualcuno di loro persegue finalità non dichiarate e non immediatamente percepibili?

Sia chiara una cosa: il mega-guru straniero non si scomoda certo a venire in Italia per una sala che contenga meno di tremila persone; inoltre vuole essere pagato in anticipo (si parla di cifre di milioni di euro) e il suo obiettivo PRIMARIO sarà… guarda un po’: vendere i fantomatici “corsi avanzati”. Infatti molti dei più rinomati eventi motivazionali pubblicizzati oggi in Italia non sono altro che “corsi civetta”: servono semplicemente per adescare migliaia di sprovveduti che acquisteranno il corso avanzato completo – convinti così di entrare a far parte di un’élite di privilegiati.

Già, perché di questo si tratta: diffondere fra le classi sociali medio-basse gli ideali e il tenore di vita delle classi egemoni ed illudere il malcapitato di turno che anche lui (o lei) potrà presto entrare a far parte di quella “dorata ristretta cerchia di eletti”.

La domanda interessante da porsi è: chi – o cosa – ha indotto l’ignaro corsista a firmare? Era nel pieno delle proprie facoltà mentali quando ha sottoscritto quei contratti? O il “guru” è ricorso a ben precise tecniche di manipolazione mentale volte a “spingere” (letteralmente) migliaia di persone verso il banco su cui stanno in bella mostra centinaia di contratti, ciascuno con la propria penna sopra, pronti per essere firmati? La risposta è scontata: i cosiddetti “guru” si avvalgono abitualmente di “armi di comunicazione di massa non convenzionali”. Sarebbe auspicabile che le tecniche da loro utilizzate venissero studiate e rese note, al fine di riuscire a salvare almeno qualche tenero agnellino dalla successiva preordinata mattanza.  


3 commenti:

  1. Ciao, io sono stato in una setta per diversi anni e di tecniche di manipolazione degli ingenui ne ho viste. Pensavo che sarebbe proprio utile riuscire a descriverne il più possibile ma non so da dove cominciare. Qualche suggerimento?

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  2. Anche io ho identificato parecchie tecniche di manipolazione e ho intenzione di descriverle. Per iniziare potresti scrivere un articolo - come sto facendo io - oppure creare un breve manuale (anche in formato e-book), o ancora realizzare contenuti web da condividere.

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