martedì 29 aprile 2014

Dormire serve al cervello per «fare le pulizie»


Durante il sonno vengono eliminate le tossine dal sistema nervoso. L’importanza dell’ozio cerebrale e i pericoli del web

di Elena Meli

Perché tutti gli animali, nessuno escluso, dormono? Durante il sonno sono (siamo) del tutto inermi nei confronti dei pericoli esterni, eppure non è possibile sopravvivere senza il regolare «spegnimento» temporaneo del cervello. Gli studi sull’uomo hanno dimostrato che il riposo serve tra le altre cose a consolidare la memoria e a migliorare l’apprendimento, ma deve esserci qualcosa di ancora più importante per una funzione che nei fatti risulta primaria e indispensabile come nutrirsi o bere. Una ricerca pubblicata sulla rivista Science spiega che forse il principale scopo del sonno è consentire al cervello di «fare le pulizie» eliminando le scorie prodotte dalle cellule cerebrali; inoltre, alcune patologie neurologiche potrebbero dipendere proprio dal mancato «lavaggio» di proteine tossiche
durante la notte.

La ricerca è stata condotta visualizzando l’attività del cervello di topolini svegli e durante il sonno, soffermandosi soprattutto sul cosidetto sistema glinfatico: si tratta di vie, individuate dagli stessi autori, che sarebbero responsabili della pulizia del sistema nervoso smaltendo i «rifiuti metabolici» del cervello. Questo infatti, pur essendo uno degli organi più delicati dell’organismo, è privo dei vasi linfatici che ovunque, nel resto del corpo, servono per portar via le scorie. «Ci siamo accorti che il sistema glinfatico è dieci volte più attivo quando i topolini dormono - spiega Maiken Nedergaard, responsabile dello studio e direttrice del Laboratorio di studi sulle malattie gliali dell’università di Rochester -. Alcune cellule cerebrali, probabilmente quelle gliali che servono a mantenere vitali i neuroni, si rimpiccioliscono durante il sonno: lo spazio fra queste cellule aumenta del 60 per cento e ciò consente l’ingresso di una maggiore quantità di fluidi che aiutano a drenare sostanze tossiche e scorie».

È una funzione vitale per i neuroni, ma pare non sia possibile svolgerla mentre il cervello è sveglio: «Sembra che sia necessaria molta energia per pompare fluidi nel cervello e pulirlo, e questo potrebbe essere incompatibile con le normali attività cognitive - dice l’esperta -

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