domenica 28 dicembre 2014

Fiumicino: imbarchi senza controlli, i «buchi» usati da politici e vip

Ufficialmente, nessun passeggero può evitare i controlli di sicurezza. Ma chi lavora nello scalo rivela presunte tecniche per passare senza verifiche. L’ex sindaco Alemanno smentisce: «Mai saltato un controllo nei miei viaggi all’estero»

di Valeria Costantini

 Ufficiosamente, politici e vip sarebbero una categoria a parte. Apparterrebbero a un altro mondo. Un mondo in cui non ci si mette in fila. Un mondo in cui le proprie valigie non vengono né controllate né passate ai raggi x. Questa, leggenda vuole, è la realtà all’aeroporto più importante d’Italia, lo scalo del Leonardo Da Vinci di Fiumicino. Una groviera, con «buchi» riservati a very important person, politici di ogni ordine e grado, più personaggi noti o meno del mondo dello spettacolo
. Chi lavora allo scalo descrive così i viaggi dei vip. Che l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno possa esser passato nei varchi di sicurezza con valigie piene di soldi e non esser controllato non sorprende molti addetti ai lavori. Una possibilità emersa dalle intercettazioni dell’inchiesta «Mondo di mezzo» sulla mafia capitolina che sta sconvolgendo Roma e non solo.

«Alemanno ha fatto quattro viaggi lui e il figlio con le valigie piene de’ soldi in Argentina, se so’ portati con le valigie piene de contanti, ma te sembra normale che un sindaco... me l’ha detto questi de Polaria»: è il contenuto dell’intercettazione ambientale finita agli atti della Procura di Roma nel dialogo tra Luca Odevaine, ex capo segreteria di Veltroni, e Mario Schina, anche lui al Comune di Roma con l’ex sindaco Pd. La Polaria sarebbe in gergo la Polizia di Frontiera che a Fiumicino, insieme a carabinieri, dogana e finanzieri si occupa dei varchi di sicurezza, i passaggi obbligati di controllo in cui transito ogni singolo passeggero. Solo millanterie per lo stesso Alemanno e la Procura ha confermato la mancanza di conferme a tali affermazioni. «Io in Argentina sono stato solo una volta, a Capodanno del 2011-2012, con la mia famiglia. Se volete vi mando il mio passaporto così la semttiamo con queste illazioni» dice l’ex sindaco.

Come si fa a passare senza esser controllati? Se ti scorta una divisa, spiegano sempre le «voci» da Fiumicino, nessuno ti ferma: il vip e il politico sono accompagnati al varco, la scorta mostra il tesserino e si passa non attraverso il metal ma è sufficiente l’alzata di una sbarra, la stessa da cui transita chiunque abbia il famoso tesserino aeroportuale. Una telefonata e il meccanismo si avvia. «Figurati se io mi metto a dire al sindaco Alemanno o all’onorevole di turno se gentilmente mi apre la valigetta, non esiste, non succede proprio», insistono gli addetti ai lavori. I tesserini aeroportuali poi non sarebbero cosi difficili da recuperare, sempre secondo le fonti non ufficiali.

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