lunedì 8 giugno 2015

Ilva, finita la latitanza di Riva: arrestato dopo due anni e mezzo

È accusato di associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale
avvelenamento di sostanze alimentari e corruzioni in atti giudiziari
Atterrato a Fiumicino da Londra è stato preso in consegna dalla polizia di frontiera

Dopo due anni e mezzo di latitanza, Fabio Riva, figlio dell’ex patron dell'Ilva di Taranto, Emilio, è rientrato in Italia ed è stato subito arrestato all’aeroporto di Fiumicino dagli agenti della polizia di frontiera. Riva, ai vertici del gruppo Ilva era atteso in Italia dalla fine del 2012, quando il gip tarantino, Patrizia Todisco, il 26 novembre, firmò contro di lui un’ordinanza di custodia cautelare. Il manager è accusato di associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale, avvelenamento di sostanze alimentari e corruzioni in atti giudiziari.

Appena sceso dall’aereo Alitalia proveniente da Londra — dove è stato rintracciato dall’Interpol — poco dopo le 21 del 5 giugno, Fabio Riva è stato preso in consegna dagli agenti della polizia di frontiera che, insieme a uomini della Guardia di Finanza e altri dell’Interpol lo hanno accompagnato negli uffici di polizia giudiziaria,
nel terminal 1 dello scalo romano, per notificargli l’ordinanza di custodia cautelare e trasferirlo momentaneamente nel carcere di Rebibbia (la destinazione finale è Taranto).

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