mercoledì 26 agosto 2015

New York Times: 2 litri di acqua al giorno? Sciocchezze

Il quotidiano Usa: «Un equivoco, non si tiene conto dei liquidi contenuti nei cibi»

Ogni persona ha bisogno di 2,5 litri d’acqua al giorno, ma la maggior parte di questa quantità è contenuta nei cibi che ingeriamo

Lidia Catalano

Due litri d’acqua al giorno. È la formula magica per la salute, il mantra che torna di moda ogni estate sui giornali, nelle riviste da spiaggia, alla tv. Sempre in cima alla lista delle banalità per sconfiggere «il caldo-record».

Per il New York Times però c’è ben poco di banale, tanto che il quotidiano di Manhattan dedica al «mito più duro a morire» la pagina 3, quella delle notizie di primo piano, con un titolo che invita a prendere fiato e rilassarsi: «No, non dovete bere otto bicchieri d’acqua al giorno». Non serve. Perché si tratta, appunto, di un mito. «Il più difficile da estirpare, nonostante – scrive l’autore Aaron Carroll, docente di pediatria all’Università di Medicina dell’Indiana -, non esista alcuna evidenza scientifica a supporto di questa tesi».

L’equivoco sarebbe nato nel 1945 con una prescrizione del “Comitato per il cibo e la nutrizione”, secondo cui ogni persona ha bisogno di 2,5 litri d’acqua al giorno. Peccato che quasi nessuno si sia spinto alla frase successiva, che specifica: «La maggior parte di questa quantità è contenuta nei cibi che ingeriamo». Ne sono pieni frutta e verdura, la birra, il the e il caffè. Inoltre non esiste alcuna prova che bere più acqua del necessario abbia effetti significativi sulla salute, come rendere la pelle più levigata o favorire la funzionalità renale. Eppure neanche la più autorevole delle pubblicazioni scientifiche riesce a scardinare il mito. E la corsa all’abbeveramento continua.


Negli Stati Uniti, oltre ai media, ci si mette anche il governo. Nel 2013 Sam Kass, allora consulente nutrizionale della Casa Bianca, dichiarò che «il 40 per cento degli Americani beve meno della metà della quantità d’acqua raccomandata», mentre la first lady Michelle Obama lanciava la campagna “Drink up” per promuovere uno stile di vita sano tra i bambini, facendo impennare le vendite dell’acqua in bottiglia.

«Ma non è possibile - scrive Carroll - stabilire la quantità d’acqua di cui un individuo ha bisogno. Dipende, naturalmente, da cosa mangia, dalla corporatura, da cosa fa e dove vive. Siamo in una Nazione in cui l’accesso alle bevande è pressoché illimitato, è assurdo affermare che siamo tutti disidratati».

Quindi, ancora, l’invito a rilassarsi e respirare: «Il corpo umano è un congegno piuttosto intelligente. Quando è in riserva lancia segnali chiari, inequivocabili, che invitano ad afferrare la bottiglietta d’acqua più vicina. E lo fa molto prima di rischiare la disidratazione».

http://www.lastampa.it/2015/08/25/societa/due-litri-dacqua-al-giorno-solo-sciocchezze-il-new-york-times-abbatte-il-mito-salutista-uiAKPmvOE5xwa5S1edkXAK/pagina.html

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