sabato 15 agosto 2015

Valerio Sanfo: l'uomo che fa "parlare" le piante.

Valerio Sanfo è l'inventore del " BIOSPEAKER", e di altre apparecchiature elettroniche che hanno permesso di dimostrare alla comunità scientifica ed al largo pubblico, in modo eclatante, la presenza nelle piante di una sensibilità interattiva nei confronti del mondo esterno.

Primo in Italia ad occuparsi in modo approfondito di sensibilità vegetale (il primo brevetto risale al 1979), le sue ricerche hanno occupato le pagine della stampa nazionale ed internazionale per anni.

Le apparecchiature, dotate di componenti all'avanguardia per l'epoca, (il Biospeaker utilizzava in anteprima per l'Italia il primo sintetizzatore vocale in lingua italiana) sono state presentate nelle maggiori reti televisive nazionali e in convegni e manifestazioni, riscotendo sempre un notevole interesse da parte del pubblico e della stampa.

Le sue ricerche pionieristiche precedono di molti anni le recenti conferme derivanti dagli studi compiuti da laboratori universitari italiani.

Ogni volta che una pianta deve modificare il suo comportamento fisiologico, ad esempio aprire maggiormente gli stomi per aumentare la traspirazione, deve obbligatoriamente valutare il grado di umidità presente nell'ambiente, elaborarlo e reagire di conseguenza. 

Tutto ciò è possibile solo con la presenza di una coscienza ambientale.

Lo stato di coscienza è legato sempre e comunque ad una comparazione e ad una emozione. Quindi il regno vegetale, al pari di quello animale, vive di gratificazioni e di penalizzazioni Sappiamo che ad ogni stato emozionale (per l'attività elettrochimica) corrisponde una variazione di differenza di potenziale e di conseguenza anche di resistenza elettrica e di attività fito-ormonale.



LE PIANTE E LA MUSICA
E’ da molto tempo che vengono condotti esperimenti per stabilire il rapporto delle piante con la musica.

Personalmente li ho iniziati nel 1977, ma in India erano già stati effettuati nel 1960 dal dr. Singh, capo del dipartimento di Botanica all’Università di Annamalai. Un altro ricercatore che si addentrò nel campo delle relazioni pianta-suono, fu il botanico George E. Smith di Normal, nell’Illinois.

Furono utilizzati suoni semplici, tipo il LA di un diapason, oltre a suoni e brani musicali orchestrati. Si è osservato che alcuni suoni sono adatti a stimolare la crescita delle piante.


Il suono ha una incontestabile influenza sulla psiche umana. A seconda del brano che stiamo ascoltando, la musica può renderci allegri o felici, oppure, al contrario, può darci noia o irritarci.

La musica è in grado di creare ripercussioni anche fisiologiche sul nostro organismo; difatti avvengono vere reazioni cellulari in presenza di certi suoni.

La stimolazione delle piante tramite il suono è complessa a causa delle numerose variabili.

Le piante gradiscono la musica classica, ed in special modo quella sacra. Anche gli animali, del resto, vengono influenzati dalla musica; nelle stalle olandesi viene utilizzata la diffusione di brani musicali per aumentare la produzione di latte.

Per un certo periodo, (dal 1982 al 1992 circa), ho condotto degli esperimenti interessanti, eseguiti con l’impiego di una apparecchiatura elettronica con circuito a soglia; con questa apparecchiatura la pianta poteva agire direttamente su di un registratore, accendendolo o spegnendolo. Ogni volta che si faceva udire alla pianta della musica da discoteca o rock, essa interrompeva l’alimentazione del registratore dopo alcune decine di secondi, ed erano inutili gli interventi manuali da parte mia, perché ogni volta che attivavo il registratore, questo veniva nuovamente spento. Quando invece il registratore diffondeva della piacevole musica rilassante, la pianta lo riaccendeva immediatamente, e questa volta erano vani i tentativi di tenerlo spento.

IPOTESI SCIENTIFICA

La reazione fisiologica delle piante ai suoni si può ipotizzare come dovuta alle pressioni elastiche che l’onda sonora esercita sui tessuti. Un’onda meccanica rappresenta una perturbazione delle particelle nella materia, e nel nostro caso, nelle cellule del vegetale. Nel 1990 è stata scoperta la presenza di un gene sensibile alle variazioni di pressione; ciò avvalorerebbe maggiormente tale ipotesi. Ovviamente questa peculiarità servirebbe alla pianta per ricevere delle informazioni ambientali quali: vento, pioggia, connubio con gli insetti, ecc. mentre la percezione del suono orchestrale rientrerebbe in una sollecitazione casuale prodotta dall’uomo. Per quanto riguarda gli esperimenti empirici effettuati con brani musicali di diversa natura, il fatto che le piante migliorino il loro metabolismo basale se inondate da alcuni brani specifici, potrebbe chiamare in causa la legge della risonanza e della consonanza, che porterebbe ad accettare positivamente alcuni stimoli sonori e a rifiutarne altri. Purtroppo a tal guisa non esistono constatazioni scientifiche tali da avallare attualmente tale ipotesi.

ESPERIENZE CON I SUONI

1° Esperienza - stimolazione sonora

Materiale necessario :

- pianta in vaso
- riproduttore sonoro (giradischi, magnetofono, ecc.)
- brani musicali (vedasi descrizione)
L’esperimento consiste nel sottoporre la pianta ad una stimolazione ambientale sonora. La pianta viene posta a circa un metro dalla fonte di diffusione (box acustico) e durante l’arco della giornata, per alcune ore, vengono diffusi brani musicali il cui scopo è quello di stimolare il metabolismo basale del vegetale.

Si consigliano i brani :

- in genere tutte le composizioni di Bach
- Rapsodia in blu di Gershwin
- La Passagère, George Schmitt Randall, RCA
- Ravi Schankar, Sitar; Ravi Schankar, D. Grammphon
- Ragas Hameer & Gara; Ravi Schankar; D. Grammophon
- Se l‘esperimento viene eseguito su semi interrati : Suite in Re maggiore e Aria sulla IV° corda, di J. S. Bach

Si ricorda che il volume del suono dev’essere medio-basso.
L’illuminazione ambientale deve risultare sufficiente e in generale la pianta deve essere curata a seconda delle proprie esigenze botaniche. A tal proposito è consigliabile consultare un esperto nel settore (fioraio, giardiniere, ecc.).

2° Esperienza - percezione selettiva

Materiale necessario :

- pianta, possibilmente fiorita
- riproduttore sonoro
- apparecchiatura elettronica denominata “circuito a soglia”
- brani musicali (vedasi descrizione)
L’esperimento in questione si propone di verificare se le piante siano in grado di selezionare la stimolazione sonora, quando questa può rappresentare una qualità positiva o, al contrario, negativa. Dalle esperienze effettuate dai vari ricercatori, si è potuto stabilire che le piante (alla pari dell’uomo e dell’animale) gradiscono un certo tipo di stimolazione sonora, perchè favorevole alle funzioni vitali dell’organismo. In generale la musica rock ha un’azione negativa, mentre alcuni brani di musica classica, in special modo quelli usati come coadiuvanti nelle tecniche di distensione (training, dinamica mentale...) hanno un’azione positiva. Per effettuare l’esperienza, si inserisce la spina di alimentazione di un riproduttore, (per esempio un magnetofono), nell’ingresso dell'apparecchiatura a circuito a soglia che, tramite delle sonde, viene collegato alla pianta. Si verifica se il tipo di musica è gradito oppure no. Nel primo caso la pianta reagirà in modo tale da tenere inserito il circuito, al contrario reagirà disinserendolo.

3° Esperienza - simulazioni metereologiche

Materiale necessario :

- pianta
- riproduttore sonoro
- fitorilevatore
- registrazione di effetti sonori
L’idea di questa esperienza prende forma dalla verifica di una possibile percezione del vegetale al sopraggiungere di eventi ambientali naturali quali: vento, pioggia, temporale... Si opera collegando la pianta in esame (tramite due sensori) all’apparecchiatura elettronica “fitorilevatore”; si diffondono nell’ambente (uno alla volta) i vari effetti sonori che si trovano normalmente in commercio, riprodotti su dischi o nastri. La reazione della pianta si palesa tramite l’indicatore visivo-sonoro del fitorilevatore, che indicherà la probabile percezione dell’evento.

4° Esperienza - modulazione sonora

Materiale necessario :

- pianta
- apparecchiatura elettronica “fitomusic”
In questo caso, l’esperimento si presenta molto semplice, grazie all’uso di una apparecchiatura elettronica appositamente ideata, che assolve in toto i vari compiti necessari al fine prefissato. Il fine consiste nel prelevare le variazioni bioelettriche vitali della pianta e trasformarle in una successione di note sonore poste su tre ottave. Ciò che ne consegue è l’ascolto di un effetto sonoro melodico, gradito all’orecchio umano, che è direttamente dipendente dalle reazioni biologiche della pianta. Potremmo dire, tra le virgolette, che ciò che si ascolta è una trasduzione sonora delle attività vitali del vegetale in esame. L’esperimento nell’esperimento consiste nel registrare questo suono e poi farlo “riascoltare” alla stessa pianta e notare se la nuova trasduzione presenta dei legami con quella registrata precedentemente. In questo caso occorre avere in aggiunta un normale registratore magnetico.

>>>>> Ascolta la musica delle piante <<<<<

5° Esperienza - percezione ambientale

Materiale necessario :

- pianta
- apparecchiatura elettronica “Biospeaker”
- materiale vario (vedasi testo)
Il Biospeaker è una apparecchiatura elettronica in grado di trasformare le variazioni bioelettriche delle piante in parole di senso compiuto. Si potrebbe definire un biofeedback parlante. La possibilità di sperimentazione è vasta, ed è rivolta alla constatazione di una possibile correlazione tra ambiente-stimolo (al quale la pianta è sottoposta) e reazioni di tipo bioelettrico della pianta stessa. Ad esempio, sottoponendo la pianta ad uno stress termico e luminoso (ad esempio una luce intensa nelle vicinanze) il Biospeaker tradurrà le variazioni elettriche in parole tipo: troppo, luce, stop... Nel nostro caso l’esperimento può essere indirizzato alla verifica di stimolazioni sonore. Questa apparecchiatura può (in parte) far ripetere le varie esperienze proposte nelle precedenti schede.

Valerio Sanfo

http://www.valeriosanfo.it/Valerio_Sanfo_Ricerche/Valerio_Sanfo_ricerche_sensibilit%C3%A0_vegetale_premesse.html

Nessun commento:

Posta un commento