venerdì 25 settembre 2015

Henrietta Lacks e la linea cellulare HeLa


Sposata con un cugino che lavora in un cantiere navale del Maryland, a trent’anni Henrietta resta incinta del quinto figlio, perde sangue e soffre di dolori che continuano dopo il parto
È nera, vige la segregazione, l’ospedale più vicino che accetta di ricoverarla è il Johns Hopkins di Baltimora, dove Richard Telinde le pratica una biopsia e identifica un cancro alla cervice dell’utero, un adenocarcinoma diverso da quelli che si conoscevano

Nonostante la radioterapia, le metastasi proliferano e lei muore otto mesi dopo

Le cellule prelevate per la biopsia hanno 82 cromosomi invece di 46 e sono prive dei meccanismi che limitano il numero di volte in cui le cellule sane possono dividersi

La loro potenza devastante suggerisce a Telinde di usarle per far ricerca sul cancro e le dà a Mary Kubichek che ne scopre per prima la capacità di sopravvivenza
Grazie ai suoi risultati, George e Margaret Gey che da vent’anni cercano di coltivare cellule umane in vitro come già si faceva con quelle di topo, questa volta ci riescono. La linea HeLa si riproduce in bottiglie di plastica con un brodo nutritivo in incubatori a 37° C, e se non serve viene congelata in fialette poste in contenitori di azoto liquido a -85° C

L’idea di “consenso informato” era di là da venire, tanto più nel caso di una paziente, nera, di un ospedale pubblico (negli Stati Uniti non è ancora riconosciuta la proprietà privata dei propri tessuti); 
senza chiedere l’autorizzazione della famiglia, George Gey distribuisce gratuitamente le HeLa ai laboratori che ne fanno richiesta

Nel 1954 quando Jonas Salk deve testare il suo vaccino contro la polio, altri ricercatori trovano il modo di farle proliferare ancora più velocemente

Nascono aziende biotech che ne ottengono una produzione industriale e grandi profitti, negli stessi anni in cui i figli di Henrietta s’ammalano e non possono farsi curare perché la famiglia è troppo povera per permettersi un’assicurazione

Solo nel 1970, la figlia Deborah, apprende dai giornalisti l’esistenza delle cellule, e da quel momento viene contattata da persone a volte prive di scrupoli che vogliono farle rivendicare la propria “eredità”

Ma Stanley Gartler e Walter Nelson-Rees stanno scoprendo in quel periodo il lato oscuro delle HeLa
Ne sono stati derivati molti ceppi diversi e questi hanno contaminato circa il 10% delle colture di cellule umane, insieme ai risultati di innumerevoli esperimenti, anche se la comunità dei ricercatori è tuttora restia ad ammetterlo

Tra l’altro la contaminazione avrebbe creato un incidente diplomatico tra Stati Uniti e Unione Sovietica, scrive Michael Gold

Durante “la guerra contro il cancro” lanciata nel 1972 dal presidente Nixon, con l’alleanza di alcuni laboratori sovietici, questi ricevettero le HeLa e ci fu il sospetto che gli americani tentassero di sabotarne le ricerche

Nel 1996, la città di Atlanta rende omaggio a Henrietta Lacks e in suo onore viene istituita la prima delle conferenze annuali HeLa per la salute femminile alla Morehouse School of Medicine

 Seguono altri riconoscimenti tra cui il The Way of All Flesh, documentario di Adam Curtis, Modern Times, che vince il premio per il miglior documentario scientifico al festival del cinema di San Francisco nel 1998, e Coloured Bodies, il film di Charlene Gilbert (2001)

FONTI
Michael Gold, A Conspiracy of Cells: A woman’s immortal legacy and the medical scandal it caused, State University of New York Press 1986

Rebecca Skloot, The Immortal Life of Henrietta Lacks, New York, Random House 2010



Henrietta Lacks (Roanoke, 1º agosto 1920 – Baltimora, 4 ottobre 1951) è stata una donna statunitense morta a causa di un tumore, il cui nome è legato a una linea cellulare denominata HeLa

Durante una biopsia le furono prelevate alcune cellule tumorali uterine, successivamente commercializzate con il nome HeLa. Tali cellule sono ad oggi una delle più importanti e diffuse scoperte nell'ambito della ricerca medica genetica, grazie ad alcune caratteristiche che le rendono speciali. Le cellule di Henrietta Lacks riproducevano un'intera generazione in sole 24 ore, e per questo sono dette naturalmente 'immortalizzate', possono cioè essere trasmesse in vitro senza morire. Hanno la particolarità di avere 82 cromosomi, molti di più rispetto alle cellule normali. Queste caratteristiche genetiche sono dovute al fatto che l'enzima Telomerasi è stato mutato dal virus del papilloma umano e ciò consente alle cellule di non invecchiare mai.

Si è molto dibattuto sul fatto che la donatrice non fosse stata informata e che quindi non avesse dato alcun consenso. Ancora oggi, la questione è oggetto di discussioni, sia etiche che economiche. Nel 2013, la situazione si è complicata dopo che il sequenziamento del DNA è stato pubblicato su di una banca dati pubblica con una violazione della privacy anche dei familiari (il DNA è condiviso con i familiari).
Quindi, dopo un esame della questione della privacy, è stato raggiunto un accordo con i familiari di Henrietta. Due di loro faranno parte di un comitato di sei membri che esaminerà le richieste dei ricercatori che intendono usare il DNA delle linee cellulari HeLa


http://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/henrietta-lacks/


https://it.wikipedia.org/wiki/Henrietta_Lacks

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