I criminali, durante la loro carriera eversiva, hanno partecipato a numerosi attentati, come l’esplosione di un ordigno in un carcere in costruzione nel 1993, un attacco contro l’ambasciata Usa a Bonn nel 1991, una rapina (fallita) in una banca. Membri della cosidetta terza generazione della Raf, hanno creato nel 1998 una loro cellula quando l’organizzazione fondata da Andreas Baader e Ulrike Meinhof fu sciolta. L’anno dopo il trio usando mitra e lanciagranate si porta via l’equivalente di 500 mila euro: anche in quell’occasione il target è un veicolo di un istituto di credito. Operazione tentata ancora, senza successo, nel giugno e nel dicembre del 2015.
Identico il modus operandi. Il terzetto prende di mira i furgoni con fucili d’assalto e Rpg, non esita ad aprire il fuoco, però non riesce nell’intento. Un passamontagna abbandonato nella fuga porterà ad una svolta nell’inchiesta, la Scientifica recupera il Dna dei banditi e i test riveleranno la loro identità.
Per la polizia i ricercati non sarebbero più coinvolti in attività terroristiche e le rapine servirebbe solo per sostenere la loro latitanza.
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