venerdì 29 gennaio 2016

Brigatisti della RAF continuano a rapinar portavalori

Sono gli irriducibili della Raf. Burkhard Garweg, 47 anni. Ernst-Volker Staub, 61. Daniela Klette, 57. Per la polizia tedesca gli ex terroristi della Rote Armee Fraktion sono coinvolti in una tentata rapina ad un furgone blindato, colpo fallito questa estate a Brema. Un’accusa sostenuta dalle tracce di Dna recuperate sulla scena del crimine. Il 6 giugno i tre, mascherati e armati, hanno bloccato un veicolo porta-valori, hanno sparato ma non sono riusciti a entrare nel mezzo e sono stati costretti a fuggire.


I criminali, durante la loro carriera eversiva, hanno partecipato a numerosi attentati, come l’esplosione di un ordigno in un carcere in costruzione nel 1993, un attacco contro l’ambasciata Usa a Bonn nel 1991, una rapina (fallita) in una banca. Membri della cosidetta terza generazione della Raf, hanno creato nel 1998 una loro cellula quando l’organizzazione fondata da Andreas Baader e Ulrike Meinhof fu sciolta. L’anno dopo il trio usando mitra e lanciagranate si porta via l’equivalente di 500 mila euro: anche in quell’occasione il target è un veicolo di un istituto di credito. Operazione tentata ancora, senza successo, nel giugno e nel dicembre del 2015.
Identico il modus operandi. Il terzetto prende di mira i furgoni con fucili d’assalto e Rpg, non esita ad aprire il fuoco, però non riesce nell’intento. Un passamontagna abbandonato nella fuga porterà ad una svolta nell’inchiesta, la Scientifica recupera il Dna dei banditi e i test riveleranno la loro identità.

Per la polizia i ricercati non sarebbero più coinvolti in attività terroristiche e le rapine servirebbe solo per sostenere la loro latitanza. 


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