venerdì 27 gennaio 2017

Harvard: migliaia di piloti di voli commerciali depressi e con tendenze suicide

La ricerca è stata condotta dall’Università americana inviando un questionario, da compilare in forma strettamente anonima dopo l’incidente di Germanwings nel quale morirono 149 persone

Migliaia di piloti di voli commerciali sono depressi e hanno tendenze suicide. Lo rivela uno studio dell’università di Harvard negli Stati Uniti, pubblicato da Environmental Health. La ricerca è stata condotto dopo l’incidente di Germanwings, nel quale 149 persone sono morte a causa dello stato depressivo del pilota Andreas Lubitz, che ha portato l’aereo a schiantarsi su una montagna.

 La ricerca è stata condotta inviando un questionario, da compilare in forma strettamente anonima, a migliaia di piloti. Dei 1848 piloti che hanno risposto alla parte che riguardava il loro stato mentale, 223 (il 12,6 per cento) hanno manifestato sintomi di depressione. Ancora più preoccupanti le risposte di 75 piloti (il 4,1 per cento) che hanno confessato di avere pensieri autolesionisti o di essere a volte convinti che la morte per loro sia la soluzione migliore. Di questi, 49 avevano pilotato un aereo civile nell’ultimo mese.  

I risultati dell’indagine giustificano molte preoccupazioni: se il 4,1 per cento che dice di avere pensieri autolesionisti è rapportato al numero di piloti in attività, circa 140.000 nel mondo, significa che 5.700 piloti volano in uno stato mentale che pone in pericolo la vita dei passeggeri.

Le ragioni di queste difficoltà psicologiche, che sono più evidenti tra i piloti donna, vanno ricercate nello stress, nell’harrassment sessuale e verbale che subiscono a bordo e nella riduzione del loro salario. Molti vanno al lavoro anche se malati per non rischiare di perdere il posto; altri, ha denunciato la British Airline Pilots Association, dormono in auto tra un volo e l’altro per non affrontare il costo di andare a casa
 L’84% dei piloti di British Airways ha detto che la propria situazione finanziaria è peggiorata dopo essere stati assunti dalla compagnia, causando stress e depressione. Recentemente sono stati proclamati in Europa alcuni scioperi per protestare contro le condizioni di lavoro dei piloti, costretti a turni massacranti che compromettono la sicurezza.

Esperti come Madeleine McGivern, capo di un gruppo di lavoro sul benessere mentale, sostengono che i temi della depressione e dello stress debbano diventare trasparenti anche nel mondo dell’aviazione civile, consentendo ai piloti di parlarne liberamente per trovare soluzioni che aumentino la sicurezza dei voli


http://www.lastampa.it/2016/12/15/societa/harvard-migliaia-di-piloti-di-voli-commerciali-sono-depressi-e-hanno-tendenze-suicide-Ce8KU23VEy7VKxe21C0XOP/pagina.html

Nessun commento:

Posta un commento