Luis Sepúlveda (Ovalle, 4 ottobre 1949) è uno scrittore, giornalista, sceneggiatore, regista e attivista cileno naturalizzato francese
Nato in Cile, Sepúlveda ha lasciato il suo Paese al termine di un'intensa stagione di attività politica, conclusasi drammaticamente con l'incarcerazione da parte del regime del generale Augusto Pinochet
Ha viaggiato a lungo in America Latina e poi nel resto del mondo, anche al seguito degli equipaggi di Greenpeace
Dopo aver risieduto ad Amburgo e a Parigi, è andato a vivere in Spagna, nelle Asturie
Autore di libri di poesia, «radioromanzi» e racconti – parla correttamente spagnolo, inglese, francese e italiano – ha conquistato la scena letteraria con il suo primo romanzo, Il vecchio che leggeva romanzi d'amore, apparso per la prima volta in Spagna nel 1989 e in Italia nel 1993
Amatissimo dal suo pubblico, in particolare dai lettori italiani, ha pubblicato da allora numerosi altri romanzi, raccolte di racconti e libri di viaggio, tra i quali spicca Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, uno dei libri più letti degli ultimi anni
Origini familiari
Gerardo Sepúlveda Tapia (conosciuto anche con il nome di battaglia "Ricardo Blanco"), nonno di Luis Sepúlveda, era un anarchico andaluso che fuggì in America del Sud per evitare una condanna a morte che pendeva su di lui
Anche la sua nascita porta questi segni: nacque infatti in una camera d'albergo mentre i suoi genitori fuggivano a seguito di una denuncia – sempre per motivi politici – contro suo padre fatta dal ricco nonno materno
Periodo giovanile
Il giovane Luis crebbe a Valparaíso, in Cile, con il nonno paterno e con uno zio, anch'egli anarchico, che gli instillarono l'amore per i romanzi di avventura di Salgari, Conrad, Melville
La vocazione letteraria si manifestò poco dopo e a scuola scriveva racconti e poesie per il giornalino d'istituto. Quindicenne si iscrisse alla Gioventù comunista. A diciassette anni iniziò a lavorare come redattore del quotidiano Clarìn e poi in radio
Nel 1969 vinse il Premio Casa de las Americas per il suo primo libro di racconti, Crònicas de Pedro Nadie, e una borsa di studio di cinque anni per l'Università Lomonosov di Mosca
Nella capitale sovietica rimase però solo pochi mesi; venne infatti espulso per "atteggiamenti contrari alla morale proletaria" a causa dei contatti con alcuni dissidenti, secondo altri avrebbe avuto una relazione con una professoressa che, oltretutto, era moglie del direttore dell'Istituto ricerche marxiste e dovette rientrare in Cile
Produzione letteraria e impegno politico
« Il treno parte da Antofagasta, sulla costa settentrionale cilena, e inizia un viaggio di seicento chilometri in direzione nord-est, attraverso il deserto più arido del pianeta, quello di Atacama, e dopo due giorni penosi riesce a risalire i cinquemila e tanti metri che lo portano fino a Ollagüe, sulla frontiera con la Bolivia. È un treno molto lento »
(Luis Sepúlveda, Patagonia Express, 1995)
Dopo il ritorno in Cile abbandonò la casa paterna per contrasti con il padre e, al contempo, venne espulso anche dalla Gioventù comunista. Si trasferì allora in Bolivia, dove militò tra le file dell'Esercito di Liberazione Nazionale
Tornato in Cile e conseguito il diploma di regista teatrale, continuò a scrivere racconti e lavorò ad allestimenti teatrali e alla radio (oltre ad essere responsabile di una cooperativa agricola)
Entrò anche a far parte del Partito Socialista e della guardia personale del presidente cileno Salvador Allende, il Grupo de Amigos Personales (GAP)
A seguito del colpo di Stato militare di Pinochet, Luis Sepúlveda, che si trovava nel palazzo presidenziale (dove morì Allende), venne arrestato e torturato
Passò sette mesi in una cella minuscola in cui era impossibile stare anche solo sdraiati o in piedi
Grazie alle forti pressioni di Amnesty International venne scarcerato e ricominciò a fare teatro ispirato alle sue convinzioni politiche
Questo gli costò un secondo arresto: data la notorietà del personaggio, la giunta militare, che in quegli anni fu responsabile del dramma dei desaparecidos cileni, lo processò ufficialmente ed egli ebbe una condanna all'ergastolo che poi, sempre su pressione di Amnesty International, fu commutata nella pena di otto anni d'esilio
In tutto passò due anni e mezzo in carcere
Nel 1977 lasciò il Cile per andare in aereo in Svezia, dove avrebbe dovuto insegnare lo spagnolo. Al primo scalo, a Buenos Aires, Sepulveda scappò con l'intenzione di recarsi in Uruguay
Molti dei suoi amici argentini e uruguaiani erano in prigione o erano stati uccisi dai governi dittatoriali di quei Paesi, perciò si diresse prima verso il Brasile, a San Paolo, e poi in Paraguay, Paese che dovette in seguito lasciare per problemi con il regime locale
Si stabilì infine a Quito, in Ecuador, ospite del suo amico Jorge Enrique Adoum. Qui riprese a fare teatro e prese parte a una spedizione dell'UNESCO dedicata allo studio dell'impatto della civiltà sugli indios Shuar
Durante la spedizione ebbe modo di vivere per sette mesi a stretto contatto con gli indios (nativi americani) e arrivò a capire i motivi per i quali i principi del marxismo-leninismo che aveva studiato non erano applicabili all'America Latina, in quanto abitata per la maggior parte da popolazioni rurali dipendenti dall'ambiente naturale
Nel 1979 raggiunse le Brigate Internazionali Simon Bolivar che stavano combattendo in Nicaragua
Dopo la vittoria nella rivoluzione iniziò a lavorare come giornalista e l'anno successivo si trasferì in Europa
Si stabilì ad Amburgo per la sua ammirazione nei confronti della letteratura tedesca (aveva imparato la lingua in carcere), specialmente per i romantici come Novalis e Hölderlin
Lavorò come giornalista facendo molti viaggi tra Sud America e Africa
Visse poi in Francia per un lungo periodo e prese la cittadinanza francese
Nel 1982 venne in contatto con l'organizzazione ecologista Greenpeace e lavorò fino al 1987 come membro di equipaggio su una delle loro navi; successivamente agì come coordinatore tra i vari settori dell'organizzazione
Nel 1989 poté ritornare in Cile, ma dal 1996 vive a Gijón (nelle Asturie), in Spagna
Premi e riconoscimenti
Luis Sepulveda ha ricevuto, tra gli altri, i seguenti premi letterari:
Premio "Casa de las Americas" (1969)
Premio "Gabriela Mistral" per la poesia (1976)
Premio "Città Alcala de Henares" (1985)
Premio "Tigre Juan" (1988)
Premio "Racconto breve "La Felguera"" (1990)
Premio "France Culture Award Etrangère" (1992)
Premio "Relais H Prix d'Evasion romana" (1992)
Premio "Ennio Premio Internazionale Flaiano" (1994)
Premio "Internazionale Grinzane Cavour" (1996)
Premio "Ovidio International Award" (1996)
Premio "Terra Award" (1997)
Premio della Critica in Cile (2001)
Premio "Primavera Fiction Prize" (2009)
Premio Chiara alla Carriera (2014)
Premio "Taobuk Award" per l'eccellenza letteraria (2014)
Luis Sepulveda ha ricevuto, tra le altre, le seguenti onorificenze:
Cavaliere delle Arti e delle Lettere della Repubblica francese
Dottore Honoris Causa dalla Facoltà di Lettere presso l'Università di Tolone (Francia)
Dottore Honoris Causa dalla Facoltà di Lettere presso l'Università di Urbino (Italia)
Cittadino onorario del comune di Pietrasanta (LU) dal 2005
Filmografia
2002 - Nowhere è il primo film diretto dallo scrittore Luis Sepúlveda, uscito nelle sale nel 2002
2002 - Corazonverde – documentario di cui è regista insieme a Diego Meza
Da alcuni suoi romanzi sono stati ricavati film di successo:
1998 - La gabbianella e il gatto, regia di Enzo D'Alò – film d'animazione, sceneggiatore.
2001 - Il vecchio che leggeva romanzi d'amore, regia di Rolf de Heer con Richard Dreyfuss (Antonio José Bolívar Proaño), Hugo Weaving (Rubicondo) e Timothy Spall (Luis Agalla) – sceneggiatore
https://it.wikipedia.org/wiki/Luis_Sep%C3%BAlveda
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