Così il governo di Madrid ha deciso di inviare le pattuglie della polizia nazionale (decine di auto hanno lasciato il porto dove erano radunate) davanti ai seggi per sostituirsi agli agenti catalani
In alcuni seggi ci sono stati anche scontri tra popolazione e polizia in tenuta anti sommossa: almeno 40 i feriti durante una carica. In più di una circostanza la polizia spagnola ha usato proiettili di folla contri i manifestanti: ci sarebbe un ferito.
La ministra catalana dell'Educazione Clara Ponsati ha denunciato di essere stata aggredita da agenti della polizia spagnola quando hanno fatto irruzione in un seggio a Barcellona
"La polizia nazionale e la Guardia Civil hanno dovuto agire perchè i Mossos d'Esquadra hanno messo criteri politici davanti a quelli professionali", ha dichiarato il rappresentante del governo di Madrid in Catalogna, Enric Millo. "Siamo stati obbligati a fare quello che non volevamo fare", ha precisato.
• IRRUZIONE NEL SEGGIO DI PUIGDEMONT
La polizia spagnola ha fatto irruzione nel seggio elettorale dove era previsto votasse il presidente Carles Puigdemont a Girona sfondando le porte che era stato chiuse dai cittadini presenti. Gli agenti hanno fatto irruzione all'interno accolti dal grido "Voterem" degli elettori, che hanno poi iniziato a cantare Els Segadors, l'inno nazionale catalano
Le urne e le schede sono state portate via dai volontari catalani. Il 'President' è poi riuscito a votare in un altro seggio a Girona. Almeno tre i feriti, fra cui un'anziana signora nell'irruzione della polizia spagnola nel collegio Freire del quartiere di Roquetes a Barcellona
Gli agenti spagnoli, in tenuta antisommossa, sono intervenuti con la forza in diversi collegi elettorali dove si sono registrati tafferugli con i votanti
• POLIZIA SPAGNOLA USA PROIETTILI DI GOMMA
La polizia spagnola ha usato proiettili di gomma in diverse occasioni, in particolare contro le persone che cercavano di allontanarsi dal seggio Ramon Llull di Barcellona. Ci sarebbe almeno un ferito
Sui social network girano numerosi filmati
Un ricercatore di Princeton, Jordi Graupera, ha postato un video nel quale un membro della Guardia Civil spara verso la folla a Barcellona e una foto in cui si vede il proiettile di gomma, di color verde
Anche l'account Twitter di The Local Spain parla di polizia che usa proiettili di gomma. Il presidente del governo catalano, Carles Puigdemont ha affermato che Madrid sta rispondendo a "urne, schede e seggi nelle scuole" con "manganelli e proiettili di gomma". Questo, ha sottolineato, "è un esempio di azioni ingiustificate ed ingiustificabili"
• LE REAZIONI
La "brutalità ingiustificata" della polizia contro gli elettori catalani è "una vergogna che accompagnerà per sempre l'immagine dello Stato spagnolo" ha detto il presidente catalano Carles Puigdemont
"Immagini indegne da Barcellona. Un governo che usa la violenza per sgomberare e chiudere i seggi elettorali, prendendosela con anziani e bambini, è una vergogna", è il commento del segretario della Lega Matteo Salvini sul referendum in Catalogna. "La Spagna dovrà spiegare al mondo che cosa ha fatto oggi in Catalogna", ha dichiarato la presidente del parlamento catalano Carme Forcadell
L'ex capitano del Barcellona, Carles Puyol, scrive su Twitter a proposito del referendum della Catalogna: "Votare è democrazia!"
"Barcellona è una città di pace e non ha paura" ha twittato il sindaco di Barcellona Ada Colau. Duro l'intervento del leader di Podemos Pablo Iglesias: "Manganelli, anziani travolti. Quanto sta facendo il Partido Popular alla nostra democrazia mi ripugna. Sono corrotti, ipocriti, inutili"
• IL PRESIDIO NOTTURNO DEI SEGGI
Lunghe code e assembramenti davanti ai luoghi del voto. Migliaia di persone si sono radunate qui tutta la notte in quella che per i catalani diventa a questo punto anche una prova di forza e di propaganda contro il governo di Madrid, che ha messo in pratica ogni misura possibile per evitare il voto. La mossa che Barcellona aveva annunciato ieri ("troveremo modo di far votare comunque") è arrivata poco prima delle 8 del mattino, a un'ora dell'apertura prevista dei seggi
La Generalitat ha lanciato il 'censo universal', una misura che consente il voto di ogni elettore in "qualsiasi seggio elettorale aperto" anche se non è quello di appartenenza dell'elettore e la possibilità di votare con le schede stampate a casa
• L'IMPONENTE SPIEGAMENTO DI POLIZIA
Migliaia di poliziotti sono stati spediti da tutta la Spagna per impedire il referendum e tenere sotto controllo la situazione. Un convoglio di circa 30 furgoni della polizia non contrassegnati e un camion pieno di poliziotti hanno lasciato il porto di Barcellona poco dopo le 5 del mattino diretti verso le sezioni sedi di seggio
Malgrado l'esplicito divieto delle autorità del governo centrale, moltissimi seggi sono rimasti presidiati dagli indipendentisti per l'intera nottata
LO SCAMBIO DI ACCUSE ALLA VIGILIA DEL VOTO
I giorni della vigilia sono stati un crescendo di accuse e di mosse e contromosse del governo spagnolo e del governo della Generalitat (la Regione) catalana. Oltre a sbarrare i seggi, il governo di Madrid ha preso il controllo del centro Telecomunicazioni Ctti della Generalitat, per staccare le applicazioni che consentono il conteggio dei risultati, ma anche un possibile ricorso al voto elettronico. Dura la reazione ufficiale degli indipendentisti: "È un attacco alla democrazia, votiamo lo stesso"
A prendere posizione è anche Pep Guardiola, l'allenatore catalano del Manchester City. "Io ho votato - dice -. Non si vota per l'indipendenza, ma per la democrazia"
http://www.repubblica.it/esteri/2017/10/01/news/ore_di_attesa_e_tensione_a_barcellona_i_poliziotti_lasciano_il_porto_verso_i_seggi-177000380/
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