Fanno parte di un lotto venduto dall'azienda CBC alla polizia federale di Brasilia il 29 dicembre del 2006 i proiettili usati per uccidere Marielle Franco, consigliera comunale di Rio de Janeiro e il suo autista nel centro della grande città brasiliana
Lo rivela una fonte della polizia di Rio, citata dalla Tv Globo
Le munizioni usate sono originali e sono di calibro 9, mentre dei tredici sparati dai sicari quattro hanno colpito Marielle Franco alla testa e tre il suo autista.
Non solo, secondo il sito Uol munizioni dello stesso lotto vennero usate anche in una strage, compiuta nell'agosto 2015 nello stato di San Paolo, in cui vennero uccise 23 persone e che in qualche modo riportava alla polizia
Per quella strage, infatti, furono arrestati 3 agenti della polizia militare ed uno della polizia civile, che avrebbero agito per vendicare la morte, in due distinti tentativi di rapina, di un agente della polizia militare ad Osasco ed una guardia civile a Barueri.
Sul fronte delle indagini si è appreso inoltre che l'auto Cobalt usata dai killer dell'attivista aveva una targa di Nova Iguacu che corrisponde a un altro veicolo, dunque è stata clonata
Il ministro brasiliano della Sicurezza pubblica, Raul Jungmann, ha assicurato che seguirà personalmente gli sviluppi per individuare i responsabili del "barbaro omicidio"
"Voglio dire al popolo carioca, ai familiari della consigliera, ai suoi amici, a tutti coloro che lottavano con lei per i diritti di tutti e di tutte, che prenderemo e puniremo i responsabili di questo barbaro crimine. Faremo giustizia, a qualsiasi costo", ha detto Jungmann al termine di una riunione al Centro integrato di controllo e comando delle forze di sicurezza di Rio de Janeiro
Il procuratore generale della Repubblica, Raquel Dodge, ha annunciato oggi l'apertura di un'inchiesta e non ha escluso che la competenza delle indagini possa passare dalla polizia di Rio a quella federale.
• LE INDAGINI
Va avanti senza sosta il lavoro degli investigatori che ritengono che Franco sia rimasta vittima di un agguato compiuto da diversi sicari a bordo di almeno due auto
Gli investigatori hanno infatti scoperto attraverso i filmati di alcune telecamere di sicurezza che un'auto ha atteso per due ore davanti alla Casas das Pretas, l'associazione dove l'attivista per i diritti umani uccisa stava partecipando ad un evento contro il razzismo.
Quando Marielle Franco è uscita, i sicari hanno seguito per almeno quattro chilometri la sua auto prima di tendere l'agguato mortale
La vettura dei sicari si è affiancata a quella della consigliera comunale ed è partita una raffica di colpi da circa due metri di distanza
Quattro proiettili hanno raggiunto la donna, 38 anni, e tre il suo autista, Anderson Gomes, 39, morti all'istante
Illesa invece un'assistente di Marielle Franco, che sta collaborando alle indagini
La principale pista che la polizia carioca sta seguendo è quella di un'esecuzione, visto che i banditi hanno aperto il fuoco per uccidere e non hanno prelevato nulla.
Sul luogo dell'agguato sono stati trovati nove bossoli calibro 9. Secondo i rilievi balistici, i colpi sono andati quasi tutti a segno e pertanto gli investigatori ritengono che a sparare siano stati sicari esperti.
Marielle Franco era una delle voci più autorevoli contro la violenza della polizia militare nelle favelas di Rio
Al suo primo mandato al consiglio comunale, era cresciuta nella favela Complexo da Marè, che comprende 16 baraccopoli, e si era dichiarata contraria alla militarizzazione delle forze di polizia decisa dal governo centrale giusto un mese fa
• LACRIME E PROTESTE
Nel giorno dei funerali applausi e proteste hanno accompagnato l'ultimo saluto all'attivista: durante l'omelia, il prete ha espresso profonda indignazione per l'omicidio della paladina dei diritti umani
"È mattanza di poveri, è mattanza di neri, mattanza di chi lotta", ha detto il sacerdote
All'uscita del feretro dalla chiesa, qualcuno ha intonato più volte il nome di Marielle e la folla ha risposto:
'Presente!'
Alle esequie erano presenti anche la vedova e il figlio di due anni di Gomes, che lavorava per Uber e saltuariamente accompagnava
Marielle nei suoi spostamenti.
Ma migliaia di persone sono scese in piazza in diverse città del Brasile
La figlia di Marielle, Luyara, ha scritto sui social:
"Hanno ucciso mia madre e altri 46 mila elettori! Continueremo la tua lotta! Ti amo"
http://www.repubblica.it/esteri/2018/03/16/news/brasile_omicidio_marielle_proiettili_dotazione_polizia-191475619/
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