domenica 12 agosto 2018

INTERNET a rischio nelle città costiere: i cavi sotterranei in fibra ottica non sono protetti dall’aumento del livello del mare


L’innalzamento del livello del mare, causato dai cambiamenti climatici, minaccia anche le comunicazioni via Internet. Migliaia di chilometri di cavi sotterranei in fibra ottica negli Usa sono a rischio perché potrebbero essere sommersi dall’acqua entro solo 15 anni


Sono le conclusioni di uno studio condotto da ricercatori della University of Wisconsin–Madison e della University of Oregon, i cui risultati sono stati svelati durante un incontro organizzato nella città di Montreal da Association for Computing Machinery, Internet Society e Institute of Electrical and Electronics Engineers


INTERNET VULNERABILE 

Oltre 6000 chilometri di cavi in fibra ottica sotterranei, che non hanno lo stesso grado di protezione e resistenza all’acqua di quelli sottomarini, e 1100 hub di traffico Internet sono a rischio per il fenomeno dell’aumento del livello del mare

 Il danneggiamento di questa infrastruttura, che non è stata progettata per tenere conto degli effetti dei cambiamenti climatici, si verificherà, entro il 2033, prima di quanto si potesse preventivare in base alle stime di durata

Sono previsioni che i ricercatori hanno potuto elaborare grazie ai dati combinati ottenuti da Internet Atlas, mappa della struttura della Rete su scala globale, e dal Noaa, agenzia federale Usa specializzata nello studio del clima

Secondo Paul Barford, docente di informatica della University of Wisconsin–Madison e uno degli autori del documento
 Lights Out: Climate Change Risk to Internet Infrastructure,
 i maggiori rischi per le infrastrutture di Internet sono legati ai centri abitati della costa

 Spesso coincidenti con i punti di approdo dei cavi sottomarini transatlantici, spina dorsale delle reti di comunicazione globale

Le aree più vulnerabili identificate sono le città di Miami, Seattle e soprattutto New York, zona su cui tende a concentrarsi un più grande flusso di dati

IMPATTO DI DISASTRI NATURALI E CAMBIAMENTI CLIMATICI  

La vicinanza alle coste è una sfortunata coincidenza che mette a repentaglio la tecnologia fisica di Internet

 Quella di Ramakrishnan Durairajan, Carol Barford, Paul Barford è una ricerca che per la prima volta mette a fuoco in modo specifico le conseguenze dell’aumento del livello dei mari sulle strutture della Rete

Negli anni passati si è già potuto constatare come eventi estremi, quali ondate di calore o tempeste, abbiano potuto produrre gravi danni

Nel 2012, ad esempio, l’uragano Sandy ha messo in ginocchio il sistema di comunicazione online a New York per via delle alluvioni, tanto da spingere Christopher D. Levendos, manager di Verizon, a parlare di fallimento catastrofico

Mentre nel 2015, un’ondata di calore in Australia ha messo in crisi i sistemi di raffreddamento di data center nevralgici provocando un blocco prolungato di Internet

Stesso risultato determinato con effetti potenziati dall’uragano Irma, scatenatosi in Florida nel 2017




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