venerdì 24 agosto 2018

La finestra di OVERTON e INCEPTION: come INNESTARE un idea


La finestra di Overton (in lingua originale “The Overton Window”) è uno schema di comunicazione, di persuasione e di manipolazione delle masse, creato e ideato dall’attivista e sociologo statunitense Joseph P. Overton


In altre parole, attraverso questo schema è possibile attuare un’abile e quanto mai sottile forma di persuasione occulta, una sorta di ingegneria civile, messa in atto dalle menti del pensiero sociale e pubblicista, per far sì che l’atteggiamento dell’opinione pubblica rispetto a una certa idea si sposti in una determinata direzione

Attraverso la finestra di Overton, quindi, possiamo “vedere” con i nostri occhi come avviene la persuasione politica, sociale ed economica nella nostra società contemporanea, e dei meccanismi che possono essere utilizzati per tali scopi

Sulla base di questo schema, infatti, si possono costruire (e sono state costruite) campagne a favore di alcune idee non ancora accettate dalla società

Tramite una progressione geometrica che coinvolge tv, giornali, internet, istituzioni e politica, l’inaccettabile diventa accettabile, e addirittura conforme e legalizzato. Quindi, un’idea del tutto inaccettabile qualche anno prima, diventa, dopo i vari passaggi proposti dallo schema, un’idea del tutto accettata e radicata all’interno della società, tanto da diventare Legge

Senza forzature, senza violenza fisica, la violenza, semmai, è subdola, riguarda la mente e le coscienze dell’umanità. Tutto questo “trasbordo ideologico inavvertito”, può essere attuato perché viviamo in una società che crede ciecamente a tutto ciò che proviene dai media, una società “pronta”, imbevuta di relativismo etico e che è ormai priva di valori non negoziabili

Secondo Overton quindi, qualsiasi idea, anche la più incredibile, per potersi sviluppare e instaurare nella società, possiede una sua finestra di opportunità

Il semplice apparire di questa idea, sempre attraverso la finestra di Overton, permette il passaggio dallo stadio di “impensabile” a quello radicale, di un pubblico dibattito, prima dalla sua adozione da parte della coscienza di massa e il suo successivo inserimento nella legge

Ovviamente il tutto diventa fattibile attraverso le tecniche più sottili di manipolazione, efficaci e coerenti, si tratta di portare il dibattito dell’idea stessa fino al cuore della società, per fare sì che il cittadino comune si appropri di una certa idea e la faccia sua

Spesso possiamo assistere a delle vere e proprie azioni teatrali, dove è sufficiente che un personaggio pubblico, un personaggio famoso o un politico promuova un’idea in modo caricaturale ed estremo, e che poi il resto della classe sociale e politica smentisca con grande foga

Ma ecco, l’idea è nata, e secondo lo schema di Overton, una finestra è già pronta e la danza dei furbetti può cominciare. Le idee, sempre secondo lo schema, attraversano le seguenti fasi: 

impensabili (inaccettabile, vietato) 
-> radicali (vietato ma con delle eccezioni) 
-> accettabili 
-> sensate (razionali) 
-> diffuse (socialmente accettabili) 
-> legalizzate (consacrazione nella politica statale)

Dovete sapere che Joseph P. Overton era l’ex vice-presidente del centro d’analisi americano Mackinac Center for Public Policy, un istituto che oggi possiamo definire come “think tank”, ovvero, secondo Wikipedia: “..una società o un gruppo, tendenzialmente indipendente dalle forze politiche (anche se non mancano think tank governativi), che si occupa di analisi delle politiche pubbliche e quindi nei settori che vanno dalla politica sociale (social policy) alla strategia politica, dall’economia alla scienza e la tecnologia, dalle politiche industriali o commerciali alle consulenze militari.”

Sempre secondo Wikipedia: “Overton morì il 30 giugno 2003 all’aeroporto di Caro a seguito delle ferite riportate in un incidente aereo occorso durante il suo primo volo con un mono-posto ultra-leggero, assistito dall’istruttore di volo a terra. Le cause dell’incidente non furono immediatamente chiare.” Piccola partentesi per dare un accenno di identità al nome di Overton.

Il futuro? 
Potrebbe riguardare argomenti come il lavoro gratuito, il divieto di manifestare, l’abolizione dei sindacati e del concetto di tutela sociale, l’accettazione acritica del proprio status sociale subordinato, la psicopolizia, la pedofilia, il razzismo, il fascismo, la tortura, fino all’accettazione di un sistema dittatoriale!

Uno dei trucchi previsti consiste nel cambiare nome a quel concetto, per farlo apparire da subito “più bello”

Lo scopo è di staccare nella coscienza collettiva la forma della parola dal suo contenuto

 Molte guerre sono diventate missioni di pace 

Si approva la legge, l’argomento arriva nelle scuole e negli asili nido e una nuova generazione già non sa che si può pensare diversamente.

Funziona così, ognuno è libero di associarsi o dissociarsi dall’idea, ma quell’idea, sia ben chiaro, non arriva dal nulla, ma fa parte di un progetto ampio, studiato a tavolino

Lo dico perché la maggioranza dei nostri contemporanei pensa che i cambiamenti sociali in atto siano la naturale e ineluttabile conseguenza del “Progresso” che, come ripetono alla lettera, non si può fermare

E tante altre “idee” sono ancora in una fase intermedia, ma un giorno si ritroveranno ad essere “legalizzate”

Un metodo, questo di Overton, che si allinea molto con il “principio della rana bollita” citato da Noam Chomsky, uno dei grandi intellettuali della nostra epoca;

 un principio per mostrarci cosa c’è nel mare della manipolazione mentale in atto: la “strategia della gradualità”

Per far accettare una misura inaccettabile, oltre a seguire lo schema di Overton, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi

 Oppure pensate sul serio che l’attuale crisi economica in atto sia frutto del “caso” o di uno “sbaglio” di valutazione?!

 È in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) sono state imposte durante gli ultimi anni. Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantiscono più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta, e invece, gradualmente, sono stati accettati dalla società

“È la crisi..” mi sento rispondere quotidianamente. Del resto lo dice anche la Televisione, quindi sarà sicuramente vero! 








http://www.amicidilazzaro.it/index.php/la-finestra-di-overton-come-rendere-accettabile-una-idea-inaccettabile/

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