sabato 4 agosto 2018

The Game Changers: gli ATLETI migliorano la prestazione con una dieta VEGAN, documentario del grande James CAMERON


ATLETI VEGAN: UN SEGNO E UN SIMBOLO


Secondo i dati del sondaggio Eurispes 2018, il numero delle persone vegetariane e vegane in Italia è circa costante nel tempo, tra il 7 e l’8% della popolazione

L’aumento del numero di persone che credono che l’alimentazione cruelty free possa aiutare a cambiare il mondo in meglio, dare cibo a chi soffre la fame, salvare Animali e Ambiente farà comodo!

 Una ricerca dell’Università di Oxford stima che se il consumo di proteine animali fosse interamente eliminato, entro il 2050 si risparmierebbero 1.500 miliardi di dollari in costi sanitari e ambientali

Se nel 2050 ci fosse un cambiamento verso le diete vegetali, 600 miliardi di dollari in danni climatici e 1 trilione di dollari nei costi sanitari potrebbero esserere spesi per il raggiungimento di altri importanti e migliori obiettivi

Fortunatamente la stessa ricerca Eurispes ci dice che tra i non vegani la maggioranza dei giovani giudica in maniera positiva la scelta vegana:

mentre infatti la popolazione più in età è pressoché equamente divisa tra pro e contro, nelle due fasce d’età più giovani prese in esame, si dichiarano favorevoli alla scelta vegan rispettivamente il 58,8% e il 55,2%, e quindi – dando fiducia a questo tipo di ricerca demografica – possiamo ben sperare

THE GAME CHANGERS, IL FILM DI JAMES CAMERON SUGLI ATLETI VEGAN

È una buona e importante notizia che James Cameron – il regista hollywoodiano autore di Titanic e di Avatar, i due film che hanno incassato di più nella storia del cinema – e sua moglie Suzy Amis Cameron abbiano presentato il 19 gennaio scorso al Sundance Film Festival a Park City, nello Utah, il documentario vegano The Game Changers

Per realizzarlo Cameron ha collaborato anche con il regista Louie Psihoyos, vincitore dell’Oscar 2010 per il miglior film documentario con The Cove (La baia), un documentario sull’uccisione dei delfini in Giappone e con il campione di Mixed Martial Arts della UFC (Ultimate Fighting Championship) James Wilks

 Tutti insieme hanno concorso a mettere in risalto il potere di una dieta a base vegetale, capace anche di migliorare le prestazioni sportive di chi la segue

Anche altri atleti sono seguiti dall’occhio attento del regista: Patrik Baboumian, il pesista germanico nato in Armenia, l’olimpionico Kendrick James Farris, il surfista Tia Blanco, l’ultramaratoneta da record Scott Jurek e, ultimo non ultimo, Arnold Schwarzenegger

Grandi nomi dello sport che hanno fatto da tempo la scelta vegana e che hanno milioni di followers

La pubblicità del film dice: «Molti altri documentari hanno attirato l’attenzione sui problemi della carne o sui benefici della scelta vegan, ma i Cameron e Psihoyos dissipano con cura tutti i miti e le “verità” riguardo la salute collegata a una dieta a base vegetale, in questo film divertente e accattivante

Se hai ancora dubbi sulla potenza di una dieta a base vegetale, questo documentario è per te»

ATLETI VEGAN:
 I TEST CHE PROVANO LA SALUBRITÀ DELLE “CLEAN PROTEIN”

Per dimostrare il potere di una dieta a base vegetale, i registi seguono anche un certo numero di atleti professionisti durante le visite mediche e i test che vengono loro fatti

Tra questi, merita di essere accennato quello del dottor Robert Vogel, co-presidente della sottocommissione della NFL National Football League che si occupa degli studi sull’endotelio, le cellule che rivestono l’interno dei vasi sanguigni

Vogel somministra a tre giocatori dei Miami Dolphins alcuni burritos, le tortillas ripiene, alcune con proteine animali e altre con base vegetale

Nel documentario si vede che, dopo aver prelevato il sangue e confrontato i campioni ottenuti in seguito all’acquisizione di proteine animali e di proteine vegetali, Vogel scopre che lo stesso atleta ha una funzione endoteliale più alta quando mangia a base vegetale

In altre parole, mangiare cibo a base di animali peggiora le prestazioni perché riduce il flusso sanguigno sotto sforzo, mentre il contrario accade quando ci si nutre di cibi a base vegetale, perché i vasi sanguigni, non più ricoperti internamente da una pellicola di colesterolo, mantengono la loro elasticità e possono espandersi sotto sforzo aumentando il flusso sanguigno e quindi la prestazione sportiva

ATLETI VEGAN IN ITALIA

Chi volesse saperne di più sul legami tra alimentazione e prestazione fisica, tra cibo e sport, può leggere il libro di Antonella Bellutti dal titolo La vita è come andare in bicicletta (Edizioni Sonda, 2017):
 due volte medaglia d’oro olimpionica di ciclismo nel 1996 e nel 2000, l’autrice racconta la sua ossessione per il cibo e per il peso collegati alla prestazione sportiva e ai controlli quotidiani che la prassi dell’allenamento prevede e di come, una volta scoperta l’alimentazione vegana, tutto sia cambiato, permettendole di raggiungere i massimi livelli agonistici senza avere problemi e malesseri

ATLETI VEGAN: ALIMENTAZIONE; ETICA E CONSAPEVOLEZZA

È interessante scoprire nel libro di Antonella Bellutti, così come nelle interviste che Cameron fa agli atleti americani, che nella maggior parte dei casi gli atleti scelgono una dieta vegan mentre diventano consapevoli delle sofferenze inflitte agli Animali e delle conseguenze che l’alimentazione carnea continua a imporre all’Ambiente e alla mancanza di cibo per 815 milioni di persone che soffrono la fame

Come se la potenza fisica e la predisposizione alla vittoria siano dovute a un insieme di fattori che comprendono non solo un’alimentazione a base vegetale ma una visione del mondo e una consapevolezza personali legati alla responsabilità collettiva

Ilaria Beretta

Il regista e ambientalista vegano James Cameron è il produttore esecutivo del documentario The Game Changers, uscito quest’anno

L’obiettivo è raccontare la vita straordinaria di atleti, militari, scienziati, icone culturali che hanno scelto di seguire un’alimentazione senza carne per dimostrare che non servono prodotti animali per vivere bene, in salute ed essere uomini e donne di successo, in tutti gli ambiti

Il film nasce dalla collaborazione tra il papà di Avatar, il regista Louis Psihoyos (che ha già diretto The Cove, il documentario premio Oscar sulla mattanza dei delfini in Giappone) e il campione di arti marziali miste James Wilks.

“L’uomo più forte del mondo è vegano” racconta Psihoyos.

L’uomo più veloce al mondo, Carl Lewis, il primo a battere il record dei 10 secondi, ha compiuto questa impresa quando era vegano
Vogliamo sfatare il mito che occorrano proteine animali per diventare veri uomini”

Le riprese e la raccolta di materiale hanno richiesto più di due anni di lavoro, non resta che vederlo di persona

Nel frattempo, per gli appassionati del genere, i documentari sui danni che il consumo smodato di carne sta provocando al nostro pianeta e alla nostra salute certo non mancano e noi abbiamo stilato una lista di 10 film per cambiare prospettiva

Quando il regista diventa attivista


I fan di James Cameron certo conosceranno il documentario Eating You Alive, in cui tra le altre star (attori come Samuel L. Jackson, atleti, medici), anche il regista di Titanic racconta quanto sia cambiata in meglio la sua vita rinunciando alla carne.

Il documentario, uscito l’anno scorso, indaga, attraverso dati e interviste, il legame tra alimentazione e problemi di salute (come cardiopatie, obesità e diabete), spiega quanto i cibi spazzatura possano avvelenare noi ignari consumatori e quanto invece una dieta vegana o a base vegetale possa migliorare la qualità della vita.

“Cosa c’è nel tuo piatto?” chiede Samuel L. Jackson allo spettatore alla fine del trailer
una domanda che dovremmo porci più spesso




Nessun commento:

Posta un commento