lunedì 21 settembre 2015

Nfl: giocatori hanno paura dei danni permanenti e si ritirano a 24 anni, il caso Borland

Il 24enne linebacker dei 49ers rinuncia dopo una sola stagione a un quadriennale da 3 milioni di dollari: "Troppe botte, non voglio fare la fine di Webster, Duerson e Easterling"



Adesso hanno paura anche loro. I super eroi del football Nfl. Quelli che non si risparmiano colpi durissimi durante l’ora di gioco. Quelli dell’affresco cinematografico di "Ogni Maledetta Domenica". Ma alla pelle ci tengono pure loro. Ci tiene il signor Chris Borland, 24 anni, linebacker, quindi giocatore di difesa, dei San Francisco 49ers. Che, dopo una sola stagione giocata nella Nfl (retribuita "discretamente", per la prossima lo avrebbero pagato 540.000 dollari, cui rinuncerà, il quadriennale complessivo valeva 3 milioni, e sarebbe stato titolare) si ritira. Troppa paura dei tanti, troppi traumi cranici di cui sono costantemente vittima i giocatori di football. E troppa paura, soprattutto, per le loro conseguenze. Adesso gli studi neurologici (la Nfl, pur recalcitrante, è stata costretta a rendere conto alle famiglie dei giocatori che hanno chiesto risarcimenti danni post mortem, e al sindacato giocatori) sono circostanziati. "Ho letto le storie di Mike Webster, Dave Duerson e Ray Easterling. Per essere il tipo di giocatore che mi immagino avrei dovuto prendermi dei rischi, e non me la sento. Non voglio fare la loro fine".

PRECEDENTI DA BRIVIDI
Boom. Sono tutti ex giocatori Nlfl vittime dell’encefalopatia cronica traumatica, una patologia neurodegenerativa. Collegata ai tanti colpi subiti alla testa in partita. Che hanno causato danni permanenti al cervello. E quindi dolori muscolari costanti, perdita di memoria, depressione relativa, demenza accompagnata alla conseguente disgregazione del nucleo familiare, voglia di farla finita (Duerson e Easterling si sono suicidati
).

DECISIONE RAGIONATA 
Borland già in prestagione aveva cominciato ad avere dubbi sul suo futuro in Nfl. E scritto una lettera ai genitori in cui annunciava loro che la sua carriera da professionista non sarebbe stata lunga. Perché temeva per la sua salute a lungo termine. "Ho sofferto già due volte un trauma cranico. Uno da ragazzino, giocando a calcio. L’altro giocando a football, alle superiori". E ha giocato sopra a un altro infortunio che temeva analogo durante l’ultima prestagione, preoccupato di non fermarsi per "fare la squadra". "Poi però mi sono documentato. E ho pensato, chi me lo fa fare? Voglio vivere una vita lunga e in salute. E non puoi aspettare di vedere diagnosticati i primi sintomi per preoccuparti. A quel punto è troppo tardi”. Borland è il quarto giocatore di 30 anni o meno che si ritira questa primavera. Un suo compagno di squadra, l’altro linebacker, Willis e il Qb dei Titans Locker sono ben più famosi. 


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