Scontri a Barcellona dove si è riaccesa la mobilitazione indipendentista alla vigilia dell'anniversario del referendum "cancellato" da Madrid
Per molte ore è andata in scena una guerriglia urbana a colpi di manganello e polveri colorate: alcuni militanti si sono scontrati con un corteo di nazionalisti e Guardia Civil, e la polizia locale, i Mossos catalani, per tenerli lontani ha caricato i "fratelli" indipendentisti per ben tre volte, lasciando sul campo diversi contusi, alcuni anche al volto, arrestando due secessionisti
Per evitare che due manifestazioni contrapposte venissero in contatto, la questura aveva messo in campo un eccezionale dispiegamento di forze mettendo la città sotto assedio per gran parte della giornata:
da un lato sfilava il sindacato di polizia Jusapol che sostiene l'equiparazione dei salari della Guardia Civil con quelli dei Mossos catalani, ma che celebrava anche la repressione messa in atto durante e subito dopo il referendum
Dall'altro, diversi gruppi indipendentisti si erano accampati fin da ieri sera in piazza San Jaume per celebrare il referendum e opporsi al corteo nazionalista
La questura aveva concordato percorsi separati proprio per evitare lo scontro, ma verso mezzogiorno qualcuno ha deciso di ignorare le prescrizioni
Alcuni indipendentisti hanno lasciato la piazza San Jaume diretti in via Laietana, dove erano schierate una quindicina di camionette di polizia e una cinquantina di agenti che hanno tentato di farli arretrare a spintoni e colpi di manganello
Poco dopo è iniziato 'l'attaccò con polveri colorate
Dopo almeno tre cariche di polizia, la situazione è tornata alla normalità
Circa seimila persone, intanto, ha poi precisato la polizia locale, erano rimaste a manifestare pacificamente a piazza San Jaume:
hanno preparato un pasto comunitario, letto poesie e cantato inni indipendentisti, per poi raccogliere le tende dove avevano passato la notte
In molti hanno espresso ai giornalisti la loro indignazione per la convocazione di un «omaggio alla violenza poliziesca» proprio nell'anniversario del referendum indipendentista, affermando di non capire perché fosse stata autorizzata
A Barcellona ci sono stati scontri tra alcuni indipendentisti catalani e i Mossos d’Esquadra, la polizia catalana, che hanno prodotto una serie di foto colorate e insolite, dovute alla polvere colorata e alla vernice lanciate dai manifestanti. L' Associated Press ha scritto che gli scontri sono iniziati perché un indipendentista ha tirato della polvere colorata contro un uomo che partecipava a un’altra marcia organizzata in favore della polizia spagnola
Gli indipendentisti stavano partecipando a una contro-manifestazione, contro quella che sosteneva la polizia spagnola
La marcia a supporto della polizia spagnola era stata organizzata dal sindacato JUSAPOL, che chiede che i membri della polizia nazionale e della Guardia Civil, un corpo della gendarmeria, siano pagati tanto quanto i membri dei Mossos d’Esquadra. La situazione a Barcellona è particolarmente tesa anche perché l’1 ottobre sarà l’anniversario del referendum per l’indipendenza della Catalogna, in cui vinsero i sì e che fu organizzato nonostante fosse ritenuto illegale dal governo spagnolo e dal Tribunale Costituzionale
I membri della polizia nazionale e della Guardia Civil cercarono in alcuni casi di ostacolare il voto con la violenza, su ordine del governo spagnolo
I Mossos furono creati nel Diciottesimo secolo dall’amministrazione borbonica e nel corso del Novecento furono eliminati e poi reintrodotti dalla dittatura militare spagnola
Oggi sono uno dei quattro corpi autonomi di polizia in Spagna – anche se per funzioni e grandezza sono paragonabili solo alla polizia dei Paesi Baschi – e hanno grandi poteri, alcuni dei quali condivisi con la Polizia nazionale spagnola
L’1 ottobre 2017 non si opposero alle votazioni per il referendum, e in molte occasioni hanno mostrato solidarietà per la causa indipendentista, diventandone un simbolo
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