Manifestazioni, strade bloccate con copertoni o da persone che si sono stese a terra, la linea ferroviaria dell'alta velocità interrotta da decine di manifestanti e bandiere catalane ovunque
La Catalogna che vuole l'indipendenza dalla Spagna ricorda così il primo anniversario del referendum sulla secessione
Centinaia di attivisti hanno occupato i binari della linea dell'alta velocità a Girona, a nord di Barcellona, mentre le strade principali di Barcellona e Lleida sono state bloccate, così come l'autostrada AP-7 che porta al confine francese
A Girona, raccontano i giornali, un centinaio di militanti indipendentisti ha fatto irruzione nella sede locale della Generalitat, l'istituzione a capo della Catalogna riconosciuta da Madrid, e ha strappato la bandiera spagnola
Una delle proteste principali ha avuto luogo Sant Julia de Ramis, la città dove l'allora presidente della Catalogna Carles Puigdemont avrebbe dovuto votare lo scorso anno:
la scuola fu circondata dalle forze di sicurezza spagnole, che entrarono nell'edificio ferendo decine di persone,
le immagini di quelle ore fecero il giro del mondo, sollevando un'ondata di indignazione
Puigdemont votò da un'altra parte, ma quello che accadde a Sant Julia de Ramis segnò l'intero processo del referendum
"Non dimentichiamo, non perdoniamo", si legge in un poster attaccato sulla scuola locale
Ai manifestanti è arrivato un messaggio dello stesso Puigdemont:
"Non allontaniamoci dall'unico possibile modo di vivere all'interno di una piena democrazia: una Repubblica catalana riconosciuta internazionalmente"
Puigdemont vive in Belgio, ma è ricercato dalle autorità spagnole per secessione
https://www.repubblica.it/esteri/2018/10/01/news/catalogna_un_anno_dopo_strade_bloccate_per_ricordare_il_referendum-207840088/
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