Il suo movimento ha cancellato i 5 Stelle dall'Alto Adige, i grillini avevano preso quasi il 20% alle politiche del 2018 e ora sono a malapena sopra il 2%
Fino a 5 anni fa non lo conosceva nessuno in Alto Adige
Fino a pochi giorni fa era un emerito sconosciuto per la maggioranza del resto d’Italia
Ora invece Paul Köllensperger, cognome che tradisce l’origine altoatesina, è sulla bocca di tutti, dopo essere finito, votato, sulle schede di un numero talmente numeroso di suoi concittadini da vedere la sua lista seconda in Alto Adige dietro a Südtiroler Volkspartei, ma davanti alla Lega
L’uomo del giorno ha creato il suo Team Köllensperger a pochi mesi dalle elezioni e si è portato a casa il 15,2% cancellando praticamente il Movimento 5 Stelle in Alto Adige, fermo al 2,5%
Con lui se ne sono andati molti dei pilastri pentastellati di zona
Il dissidio per le regole per la scelta dei candidati:
era contrario alle limitazioni che vietano la candidatura ai non iscritti alla piattaforma Rousseau
Lui è sempre stato un autonomo, anche nel Movimento dove era arrivato da illustre sconosciuto riuscendo però a guadagnarsi il sostegno personale degli ambientalisti grazie alla battaglia contro l’uso dei pesticidi, ma anche del sindacato dei medici
Infatti non solo ha portato con sé ex pentastellati, ma ha visto il sostegno di gruppi che sarebbero stati in passato elettori Svp
L’apertura è il suo marchio di fabbrica
Lo disse già lasciando i 5 Stelle e indicando i suoi candidati ideali
«Persone intelligenti e oneste che abbiano voglia di spendersi per il bene dell’Alto Adige. Indipendenza, imparzialità e buon senso sono le basi del team. Guardo molto ai civici che ricordano il Movimento degli albori tra condivisione, partecipazione e istanze dal basso
Questa la nostra azione politica»
C’è chi ha detto che la situazione altoatesina ricalca lo scenario nazionale, con la Lega più forte del M5S diviso in troppe anime al suo interno
Vero solo in parte
Forse più simile è il caso Parma con il fuoriuscito Pizzarotti, sindaco, rimasto in politica e capace di portare via voti ai pentastellati
Il solo Koellensperger ha conquistato 29.530 voti diretti
Ma Köllensperger chi è?
Classe 1970, imprenditore del settore informatico (turismo on line marketing digitale) e delle energie rinnovabili, studi di economia a Bologna interrotti per la nascita della prima figlia
È sposato e di figlie ne ha tre, tutte femmine
È di lingua tedesca, sui social del suo Team tutto è scritto prima in tedesco che in italiano
Per lui hanno votato gli elettori di lingua tedesca delusi da Svp e contrari alla secessione
Nonostante i tanti voti non sarà vicepresidente della giunta perché per statuto deve essere italiano essendo il primo partito di lingua tedesca
È personaggio pragmatico a detta di molti e troverà modo di esprimere comunque la forza e la posizione del suo movimento
«Siamo la nuova Volkspartei» ha detto a voler intendere che è lui il nuovo partito del popolo, letteralmente in tedesco, e non ha neanche rinnegato le origini pentastellate scegliendo il giallo come colore per il suo Team
Nelle dichiarazioni pare stupito. «Il successo della nostra lista è incredibile se pensiamo che il progetto è partito appena tre mesi fa»
Nella testa il piano politico però sembra chiar
«Per troppo tempo l’Alto Adige (caso che considera unico in Italia ndr) è stato governato da un unico partito
Ci siamo presentati con una visione autonomista ed europeista e siamo stati premiati dai cittadini
Finalmente esiste una vera alternativa alla Svp»
Quindi pronto a coalizioni
Dice il sito del consiglio provinciale, dove è stato dal 2013 unico rappresentante M5S che «il poco tempo libero lo trascorre preferibilmente con i figli e dedicandosi ai suoi hobby: mangiare bene, leggere e viaggiare»
Ne avrà sempre meno visto il galoppare della sua ascesa politica
È «l’uomo del giorno» in Alto Adige:
la sua lista, il Team Köllensperger, ha ottenuto il 15,2 per cento dei voti, davanti alla Lega (11,1) e secondo solo alla Svp (41,90)
Ma chi è Paul Köllensperger? Quarantotto anni, imprenditore del settore informatico, sposato, una figlia, cinque anni fa aveva stupito tutti imponendosi alle primarie del Movimento 5 stelle da «illustre sconosciuto»
In questi 5 anni, in Consiglio Provinciale,è diventato un punto di riferimento di tantissime realtà forti sul territorio, dal sindacato dei medici ai movimenti ambientalisti che si battono contro, ad esempio, l’abuso dei pesticidi in agricoltura
Ha messo insieme una lista molto forte e, poche settimane prima del voto, è uscito dal Movimento in polemica con le regole per la scelta dei candidati: non condivideva infatti le limitazioni che vietano la candidatura ai non iscritti alla piattaforma Rousseau
La sua fuoriuscita ha portato con sé un buon numero di attivisti storici del M5S e si è trascinata una serie di personaggi che, fino a poco fa, sarebbe stato naturale vedere con la Svp:
primari, sindacalisti sudtirolesi, eccetera
Ha letteralmente «asfaltato» la destra secessionista che paga le polemiche che ci sono state sulla questione del doppio passaporto
Kollensperger è stato visto come alternativo ma non destabilizzante, mentre lo scenario «catalano» proposto dai secessionisti ha spaventato i sudtirolesi che si sono allontanati in massa da questo progetto (passando dal 20-15 al 10 per cento)
Paradossalmente, però, lo straordinario risultato di Kollensperger non si tradurrà in un ruolo decisivo nella prossima giunta:
per statuto il vicepresidente deve essere italiano e quindi l’Svp cercherà un’alleanza con un partito che ha eletti con dichiarazione di appartenenza etnica italiana
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