Mentre la nave umanitaria Sea Watch 3, con 47 migranti a bordo salvati sabato scorso, naviga al largo della Sicilia orientale sucitando le ire di Salvini, il tribunale dei ministri di Catania vuole processare il titolare del Viminale per la vicenda della nave Diciotti
Il collegio di giudici, nonostante la procura di Catania avesse chiesto l’archiviazione, ha deciso di chiedere al Senato l’autorizzazione a procedere per il ministro dell’Interno, per sequestro di persona e abuso di potere
La Giunta per le elezioni e le immunità parlamentari del Senato, presieduta dal senatore Maurizio Gasparri, ha ricevuto la richiesta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania
«Ci riprovano, torno ad essere indagato per sequestro di persona e di minori, con una pena prevista da 3 a 15 anni Manco fossi uno spacciatore o uno stupratore - ha detto Salvini in diretta Facebook -
Ora la parola passa al Senato e ai senatori che dovranno dire si o no, libero o innocente, a processo o no
Ma lo dico fin da ora, io non cambio di un centimetro la mia posizione»
Nell’agosto scorso, la nave della Guardia costiera italiana Ubaldio Diciotti, con a bordo 177 migranti salvati nel Mediterraneo centrale, vagò per giorni in attesa di un porto dove portare i migranti
Fu la procura di Agrigento, quando la nave era finalmente arrivata a Catania ma senza ancora poter fare sbarcare i 177, ad aprire un’inchiesta e a indagare il ministro dell’Interno
Gli atti, per competenza, finirono a Palermo dove la procura, nel trasmettere gli atti al tribunale dei ministri del capoluogo della Sicilia, ridimensionò le accuse
A sua volta, il tribunale dei ministri di Palermo si spogliò del caso ritenendosi incompetente
Così, il fascicolo finì a Catania dove la procura, nello scorso novembre, chiese al tribunale dei ministri etneo l’archiviazione delle accuse per il ministro, atto che Salvini lesse in diretta social
Tuttavia, il tribunale dei ministri etneo si è mostrato di diverso avviso, chiedendo alla procura di richiedere al Sanato l’autorizzazione a procedere:
«Riunione il 7 dicembre e comunicazione il 24 gennaio - ha commentato ora Salvini con un ironico applauso verso la telecamera che lo riprendeva - in un’azienda qualunque, qualcuno dovrebbe dare le dimissioni
I giudici facciano i giudici, i ministri fanno i ministri ed esercitano i loro poteri»
Poco prima Salvini aveva tuonato contro la Sea Watch 3 in cerca di un porto sicuro per i 47 migranti che ha a bordo da cinque giorni e che nessuno tra i paesi contattati, Italia, Malta, Olanda e perfino la Libia, vuol dare
«Ennesima provocazione in vista: dopo aver sostato per giorni in acque maltesi, la nave olandese Sea Watch 3 con 47 a bordo si sta dirigendo verso l’Italia - ha detto il ministro dell’Interno -. Ribadisco che la nostra linea non cambia, né cambierà. Nessuno sbarcherà in Italia
Pronti a mandare medicine, viveri e ciò che dovesse servire ma i porti italiani sono e resteranno chiusi»
Posizione condivisa anche dall’altro vice premier, il ministro Di Maio:
«La nave Ong Sea Watch, che sta navigando verso la Sicilia, avrà da parte del governo italiano, qualora ne avesse bisogno, supporto medico e sanitario
Dopo di che, invito a puntare la prua verso Marsiglia e far sbarcare le persone sul suolo francese, anziché aspettare inutilmente nelle acque italiane per giorni»
La Ong tedesca in un tweet ha chiarito il motivo dell’avvicinamento alla Sicilia: «Sul nostro mare si sta abbattendo un ciclone mediterraneo, fenomeno meteo piuttosto raro con onde di 7 metri, pioggia e vento gelido
#SeaWatch sta navigando in questa tempesta cercando un riparo con a bordo 47 naufraghi soccorsi sabato scorso»
https://www.lastampa.it/2019/01/24/italia/la-nave-sea-watch-verso-litalia-salvini-ennesima-provocazione-nessuno-sbarcher-CneNKGvvFg0CZuyuT0jG0L/pagina.html
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