lunedì 25 febbraio 2019

Allarme GLIFOSATO: aumenta del 41% il CANCRO a linfonodi e sistema linfatico

L’esposizione al glifosato, forse il più famoso erbicida, incrementa del 41% il rischio di sviluppare un linfoma non Hodgkin, il tumore maligno che origina dai linfociti, cioè le cellule principali del sistema immunitario
Non sembrerebbero esserci dunque più dubbi sull’effetto cancerogeno di questo prodotto utilizzato in agricoltura per distruggere le piante infestanti che potrebbero danneggiare le piante, ma impiegato anche per eliminare le stesse piante dai marciapiedi e dalle ferrovie
 Ecco cosa c’è da sapere

Glifosato e tumori
 Partendo dagli studi contraddittori sugli effetti del glifosato, gli scienziati della University of Washington hanno deciso di prendere in analisi la letteratura scientifica sull’argomento mettendo a confronto i dati dal 2001 al 2018

I risultati ottenuti non sembrano mostrare dubbi: 
per le persone esposte al glifosato, il rischio di sviluppare un linfoma non Hodgkin aumenta del 41%
 Insomma il glifosato sarebbe cancerogeno

L’ECHA, l’Agenzia europea delle sostanze chimiche, ha affermato che il glifosato è da considerarsi una sostanza dannosa per gli occhi e tossica per la vita acquatica con effetti che durano nel tempo

L’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, sostiene che “è improbabile che la sostanza sia genotossica” (danneggiamanto del DNA)
 In questo caso però secondo Greenpeace la valutazione si è basata su ricerche effettuate dai produttori di glifosato, quindi ovviamente non è imparziale

L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è giunta alla conclusione che, per quanto ci riguarda, esistono “limitate prove di cancerogenicità” e che quindi il glifosato debba essere inserito tra le sostanze “probabilmente cancerogene per l'uomo”

 In questo caso però a non essere d’accordo è l’EFSA, secondo la quale l'OMS avrebbe effettuato le analisi in questione con approcci diversi

L’IARC, l’International Agency for Research on Cancer, ha classificato il glifosato come ‘probabilmente cancerogeno per l’uomo’

Conclusioni
 I pareri discordanti in generale sulla questione non negano comunque i risultati ottenuti della University of Washington che ha riscontrato l’incremento del rischio in relazione al linfoma non Hodgkin







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