"Chi ha sempre predicato che i politici devono difendersi nei processi e non dai processi perché nessuno può essere sottratto alla legge e dunque alla magistratura, non può avere dubbi sull'autorizzazione a procedere per Salvini
Soprattutto dopo che i ministri Di Maio e Toninelli si sono di fatto autodenunciati, con una memoria a sostegno della sua condotta, da inviare ai magistrati perché decidano se indagare anche su di loro:
se uno si autodenuncia,
poi non può impedire ai giudici di pronunciarsi
Sarebbe un altro controsenso"
Secondo Travaglio nella gestione del caso Diciotti i 5 stelle hanno progressivamente "perso la testa, la calma e la compattezza"
I giudici non stanno chiedendo al Parlamento di assolvere o condannare Matteo Salvini, quanto piuttosto il permesso di giudicarlo
E secondo il direttore non ci sono dubbi sul voto che dovrebbero esprimere gli iscritti pentastellati sulla piattaforma Rousseau
"Qualunque persona perbene di qualsiasi orientamento,
e a maggior ragione un militante M5S, deve dire Sì al processo a Salvini:
sia che lo ritenga un bieco sequestratore, sia che lo giudichi un benemerito difensore dei patrii confini
Affinché a giudicarlo sia un tribunale e non la sua maggioranza parlamentare"
Travaglio chiede che su Rousseau ci sia una votazione regolare,
con un quesito non orientato, "non deve essere suggestivo, ma neutro" e non dovrebbe essere introdotto da un video di Mario Giarrusso "con il rischio che la sua irruenza, anche animata dalle migliori intenzioni, sortisca un appello non proprio asettico"
https://www.huffingtonpost.it/2019/02/16/marco-travaglio-sul-caso-diciotti-m5s-in-crisi-didentita-iscritti-votino-si-al-processo-a-salvini_a_23670885/
si
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